《Non eri quello omofobo tu?》
《Tze, ho fatto sesso con te solo per bruciare 276 calorie.》
Nel bel mezzo della notte, Jisung, decide di scappare dalla sua clinica per disturbi alimentari, incontrando davanti alla porta di ingresso un ragazzo sconosciu...
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Chapter 3:"un Jisung canterino"
Il biondo si alzò velocemente dalla tavola, uscendo dalla clinica sotto gli sguardi di tutti.
《Jisung, aspetta!》provò a fermarlo una dottoressa, che venne poi bloccata da Chris.
Le abbassó il braccio lentamente, sospirando.
《Penso che una boccata d'aria possa fargli bene, meglio lasciarlo solo, dopo andró a cercarlo io.》disse quest'ultimo risiedendosi a tavola con il resto dei pazienti.
***
《Jisung, cosa ci fai quì tutto solo?》
Erano passate 3 ore da quando non tornava alla clinica, così Chan aveva deciso di andare a cercarlo. Sapeva che fosse un ragazzo responsabile infondo e che quindi non sarebbe andato tanto lontano, infatti lo trovó poche case avanti alla clinica seduto su un'alta rampa di scale.
《Sto pranzando.》gli rispose il minore.
Il più grande lo osservò esasperato: aveva solo una bottiglia d'acqua in mano.
《Ti ho lasciato un po' di tempo per te, ma non credi sia il momento di collaborare? Se continui così mi costringi a rivedere le regole della clinica e renderle più rigide.》
Chris non era arrabbiato, affatto, era solo un po' triste. Avrebbe voluto che Jisung si aprisse con lui, ma sembrava essere un ragazzo molto riservato, era davvero difficile comunicare a lui.
Lo aveva osservato per tanto tempo, e poteva affermare che Jisung stesse molto male. Oltre al disturbo alimentare, aveva tantissimi altri problemi e pensieri che gli frullavano nella testa, non lasciandogli un attimo di pace.
Voleva davvero aiutarlo.
Il problema era che...
Jisung stesso non voleva farsi aiutare.
《Su, ora torniamo in clinica.》gli porse una mano, che prontaneamente il più piccolo ignorò alzandosi per conto suo.
Nonostante ció Chris sorrise, mentre camminava con Jisung al suo fianco.
Quel giorno Jisung non si presentò a pranzo, costringendo Chris a mettere l'ennesimo pallino rosso accanto al suo nome.
Era tornato in camera sua, e aveva impugnato la sua chitarra, anche se non trovò il plettro-probabilmente andato perso di nuovo- strimpellò lo stesso qualche canzoncina giusto per distrarsi.
Il resto delle persone presenti nella clinica, stavano pranzando al piano di sotto, quindi si lasciò andare canticchiando qualche lyrics che ricordava.
Immerso nella sua performance sul letto, non si accorse del suo compagno di stanza che era rimasto ad osservarlo in silenzio fin da quando aveva iniziato.