《Non eri quello omofobo tu?》
《Tze, ho fatto sesso con te solo per bruciare 276 calorie.》
Nel bel mezzo della notte, Jisung, decide di scappare dalla sua clinica per disturbi alimentari, incontrando davanti alla porta di ingresso un ragazzo sconosciu...
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Chapter 7: fuck off
《Anche sta sera abbiamo un Jisung canterino》Minho, con un asciugamano in testa, fece la sua entrata nella stanza dove Jisung canticchiava mentre leggeva un libro.
《Oggi niente chitarra?》chiese il maggiore confuso, anche se in realtà sapeva perchè Jisung non potesse suonare.
Sul palmo della sua mano era comparsa una benda che il più piccolo cercava inutilmente di coprire con le maniche della felpa, ma ovviamente Minho lo aveva notato.
Glielo domandò lo stesso per vedere che scusa avrebbe usato.
《Non mi andava.》
Non conosceva la salute mentale del più piccolo ma immaginava fosse davvero grave. Al contrario Minho stava piano piano guarendo e superando la ricaduta, ma Jisung non faceva progressi, anzi sembrava perfino peggiorato.
《Comunque oggi tocca a noi a cucinare e apparecchiare, tra un po' dobbiamo scendere giù.》disse il corvino sporgendosi pericolosamente dalla finestra.
《Devi sapere che ho paura delle altezze, ma sporgermi così e osservare il cielo mi fa venire un'adrenalina assurda proprio perchè mi fa paura. È una bella senzazione.*》
《Ogni giorno che passa diventi sempre più strano. Il cibo ti da alla testa.》
《Non è il cibo, sei tu.》
《Dovevo aspettarmi una risposta simile.》il minore roteò gli occhi e rise piano.
《Fermo fermo fermo! Hai appena riso, ed è a causa mia! Non ti avevo mai visto ridere! Dio mio sei carinissimo》 il moro esplose dalla gioia.
Jisung rimase zitto un po' spaesato, non si era ancora abituato ai complimenti diretti e sinceri del più alto.
Perchè si esalta tanto per una risata? Stupido.
Per scappare dalla conversazione, Jisung uscì dalla stanza dirigendosi in cucina, seguito a ruota da Minho che ancora non si era ripreso dalla sua accennata risata.
Chris russava profondamente sul divano-probabilmente stava recuperando il sonno perso- con la televisione che riproduceva un film di spionaggio, il suo genere preferito.
Minho osservò il foglietto sul frigo che segnava il menù di quella sera: purè e carne impanata.
《Okay, non è poi così complicato forse questa sera riusciamo a cucinare qualcosa di mangiabile.》pensò ad alta voce, tirando fuori dal frigo le fettine di carne, le uova e il pangrattato.
《Io levo il grasso dalla carne, mentre tu sbucci le patate okay?》passò il pelacarote a Jisung che annuì indifferente.
《Fai attenzione.》
Il biondo gli fece il verso alzando gli occhi al cielo.《Non sono un bambino, non trattarmi come tale.》
Minho sospirò e iniziarono a cucinare.
Dopo neanche due minuti a pelare le patate, il più piccolo si sbucció l'indice con la lama.
《Ahio.》gemette a bassa voce.
《Chi non era il bambino?》lo prese in giro il corvino, che aveva velocemente portato il dito infortunato sotto l'acqua.
Lo portò sulle sue labbra lasciandoci il cosìddetto "bacino della bua".
Jisung arrossì fino alla punta delle orecchie iniziando a sgolare a Minho per il gesto appena compiuto.
Poco dopo il maggiore tornò con un cerotto che applicò sull'indice del più piccolo, nonostante gli avesse detto più volte che fosse capace a farlo da solo.
Quando Jisung riprese la patata e il pelacarote in mano, Minho si affrettò a levarglieli scuotendo la testa.
《Meglio se finisco io con le patate, apparecchia intanto.》
《Uff, okay.》
***
Finita la cena i due erano tornati nella propria camera e Jisung aveva ripreso a leggere il libro.
Minho riosservò la mano fasciata del minore, indeciso se iniziare una conversazione o no.
《Perchè lo fai?》chiese di punto in bianco.
Il biondo si giro verso di lui interrogativo, alzando un sopracciglio. 《Fare cosa?》
《Tagliarti.》
Jisung rimase a primo impatto sopreso dall' affermazione del maggiore, poi strinse i denti.
《Non sono affari tuoi.》
《Hai ragione, non lo sono, ma voglio aiutarti.》
《Smettila di recitare la parte dell'amicone, di essere così gentile con me e di provare a conquistarmi, mi fai soltanto incazzare.》
《E tu piantala di rispondermi male dicendo cose che non pensi veramente. Sei ridicolo.》《Voglio realmente aiutarti e fare amicizia con te, se sono sculato magari anche più di una semplice amicizia, ma non puoi semplicemente accettare il mio aiuto e aprirti con me?!》
《No! Lasciami in pace!》il più basso si alzò dal letto per uscire dalla stanza ma venne bloccato da Minho che lo prese per il polso, facendolo gemere dal dolore.
《Farti del male non ti farà mai sentire meglio!》
Sentendo le urla dalla loro camera, Chris aprí la porta interrompendo la litigata.
《Ragazzi calmatevi e non urlat-》il riccio si bloccò notando la benda sulla mano di Jisung diventare rossa a causa della ferita che si era riaperta. 《Jisung, dobbiamo parlare subito.》
Minho lasciò il braccio del piú piccolo, risdraiandosi sul letto a braccia incrociate.
Prima di scendere con Chris, il biondo si giró verso di lui con gli occhi lucidi e le labbra tremanti.
《Vaffanculo Minho.》
Angolo pruu:
Azz prima litigata
Jisung ne ha passate tante, é una persona molto fragile che non ripone piú fiducia in nessuno e che si altera facilmente, mentre Minho è un impiccione ed è molto orgoglioso e testardo, capite che c'è da preoccuparsi quando litigano.
Ma sì sa... L'amore non è bello se non è litgarello
*= questa cosa la faccio sempre io proprio perchè mi cago in mano