《Non eri quello omofobo tu?》
《Tze, ho fatto sesso con te solo per bruciare 276 calorie.》
Nel bel mezzo della notte, Jisung, decide di scappare dalla sua clinica per disturbi alimentari, incontrando davanti alla porta di ingresso un ragazzo sconosciu...
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Chapter 13: Do it for me, for god's sake!
Una volta arrivato in bagno chiuse la porta, e si appoggiò al muro lasciandosi scivolare lentamente sul pavimento.
Si coprì il viso con le maniche della felpa e portò le ginocchia al petto, tirando su col naso mentre calde lacrime scendevano sulle sue guance.
Non voglio essere gay.
Non mi sarebbe dovuto piacere fare sesso con un uomo, invece ho amato ogni singolo dettaglio. Dai suoi gemiti ai piccoli sorrisi che mi rivolgeva.
Essere gay è sbagliato, io sono sbagliato, è inutile, per quanto mi impegni le ragazze non mi piaceranno mai.
È terribilmente sbagliato, ma è stato così bello...
Flashback
👉🏻👌🏻🧹🧹🧹🍑🍌
Minho decise di accontentare il minore. Si sedette sul letto, gli sfilò la tuta e lo prese in braccio per le natiche facendolo accomodare sul cavallo dei pantaloni.
L'erezione del più grande-ancora avvolta dal tessuto dei pantaloni- si trovava proprio sopra il sedere del piú piccolo.
Lo ribaciò con calma, facendo scorrere una mano per tutto il suo petto fino ad arrivare all' elastico dei boxer e prendere l'asta pulsante -ancora neanche sfiorata- del biondo in mano.
Iniziò da subito con movimenti decisi per vedere il più basso impazzire completamente sotto il suo tocco.
Sentendo l'erezione del maggiore stuzzicargli l'entrata iniziò a strusciarsi con il sedere su di essa, mentre Minho continuava con il suo lavoro.
Venne dopo poco tempo e già stanco si appoggiò alla spalla del corvino spiaccicandoci la guancia sopra.
Il respiro pesante del più piccolo gli solleticava il collo, e rabrividì più volte a causa delle scariche che gli provocava.
Osservò il corpicino nudo e gracile del biondino ancora tremante per l'orgasmo appena raggiunto, con un sorriso intenerito.
Anche in queste sistuazioni, dove non ha un minimo di decenza, risulta sempre così carino...
Adesso quello impaziente era Minho, ma non era sicuro che Jisung volesse continuare.
Prima ancora che potesse chiderglielo lui stesso, Jisung si rimise composto piantando lo sguardo negli occhi del maggiore. 《Continuiamo.》
Appena ebbe il concesso del moro lo spoglió dei suoi pantaloni e delle sue mutande. Il biondo sì levò del tutto i boxer e li lanciò altrove.