Capitolo 12

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La macchina si ferma e così fa il mio cuore per un secondo, la casa davanti ai miei occhi è enorme e il mio sguardo  vaga in ogni angolo visibile. Vengo richiamata da jungkook che mi incita ad uscire per entrare nell'abitazione ma poco prima di aprire la porta blocco hobi che stava per infilare le chiavi nella porta -ragazzi, io mi sono contenuta con tutti e tre, ma sapete vero che mi dovrete reggere appena entrata in casa, vero? No perchè il mio povero cuore da army non regge sappiatelo- dico preoccupata e alle mie parole segue una risata unanime -io ti adoro già- afferma tae e subito mi stampo un sorriso da ebete in faccia e mi nascondo dietro jungkook -aiuto io muoio prima dei ventanni- e dopo la mia ennesima cazzata hobi apre la porta di casa e urla -siamo ritornati merde- scoppio a ridere ma vengo subito bloccata dalla comparsa dei restanti quattro membri -sempre così volgare...- sento dire da nam -jungkookie il mio piccolo coniglietto! Oh e tu devi essere Laura, spero che il nostro bambino ti abbia trattato bene e che sia stato sempre un gentiluomo, anche perchè  se non sta attento qui ti ruba qualcun'altro- dice Jin avvicinandosi a me e porgendomi la mano ma dopo le ultime parole le mie gambe cedono leggermente e apro gli occhi scolvolta -voi mi volete morta, io lo so che qui mi volete morta- affermo ridendo nervosa, jin guarda confuso jungkook che prontamente risponde -è un' army- e l' "oh" che risuona nella stanza mi fa arrossire -allora non ci dobbiamo nemmeno presentare... Ti voglio già bene- dice jimin facendoci ridere tutti.
Dopo i primi minuti di "riconciliazione" io e jungkook andiamo nella nostra stanza, o meglio, la stanza è di jungkook ma la divideremo dato che non ci sono altre stanze, ci si potrebbe chiedere "ma dopo che vi siete baciati, che ti ha portato in Corea a vivere con lui, ancora non affermi la vostra relazione?" bhè lui non mi ha mai veramente chiesto se volessi essere la sua ragazza, anche se è praticamente scontato voglio che lui me lo chieda prima di potermi definire tale. La stanza di jk è grandissima, piena di poster di band e foto, il letto è fortunatamente matrimoniale e una gran libreria cattura la mia attenzione -sapevo ti piacesse leggere, ma qui ci saranno un centinaio di libri- dico affascinata -bhè mi piace molto- risponde imbarazzato, mi giro verso di lui e lo guardo negli occhi -sai cosa vorrei fare ora?- deglutisce e mi guarda intensamente -cosa?- sorrido e mi avvicino alla sua maglia togliendola -che, che fai Laura?- tolgo anche la mia maglia rimanendo in intimo e continuo a sorridere, in questi mesi non sono mancati i momenti intimi ma non c'è mai stata una prima volta, anche perchè per me lo sarebbe davvero. Mi infilo la sua maglia e mi butto nel letto lasciando jungkook sconvolto -ho capito che era fraintendibile ma non ho nemmeno la forza di pensarlo dopo tutte quelle ore di viaggio- dico vedendolo ancora sconvolto dalla situazione -bhè effettivamente- si stende accanto a me e mi abbraccia -ora riposo un po'- dico mentre gli do un bacio sul petto -notte piccolina- e dopo poco mi lascio coccolare dal suo profumo e tutta la stanchezza che ho represso durante il viaggio e mi addormento.
Mi sveglio e sento il vuoto accanto a me, apro leggermente gli occhi e vedo che jungkook si è alzato, sbuffo e guardo l'ora spalancando gli occhi alla vista dell'orario, le 20 cavolo... Mi alzo di fretta e con la poca forza che ho mi faccio una coda e scendo le scale non preoccupandomi di avere solo la maglietta di jk addosso. Arrivo in cucina e trovo  tutti i ragazzi intenti ad apparecchiare la tavola -non avete ancora mangiato?- chiedo mettendomi all'angolo della porta, i ragazzi mi guardano e a poco non gli cade la bocca da quanto la stanno aprendo -ragazzi tutto ok? Non avete mai visto delle gambe?- schiocco le dita davanti a loro e si riprendono -bhè vedi Laura, considerando il nostro lavoro è un po' difficile vedere molto- dice jimin -parla per te- aggiunge suga e subito il compagno arrossisce -va bhè comunque, perchè non avete ancora cenato?- incrocio le braccia al petto e aspetto una risposta -stavi dormendo e non ti abbiamo voluta svegliare, kookie ci ha detto che non hai dormito per tutto il viaggio- arrossisco per la loro premura e faccio un leggero sorriso -grazie mille ma avreste dovuto mangiare, sarete affamati...- scuotono la testa contemporaneamente e accennano un sorriso -non ti preoccupare, ora mangia- dice jin porgendomi il piatto.
Dopo la cena ci mettiamo tutti sull'enorme divano del loro salotto, la casa è come immaginavo immensa e temo che ci metteró un po' prima di memorizzare ogni stanza -allora Laura, ti va di giocare ad obbligo o verità?- dice jimin accanto a me, annuisco e inizia a parlare -ok allora inizio io, Laura obbligo o verità?- come immaginavo sono la solita ad iniziare, penso qualche secondo e poi rispondo -verità- accenna un sorriso e mi fa la domanda -chi è il tuo preferito? O come dite voi Army, bias?- arrossisco di colpo e mi lascio scappare una piccola risata isterica -bhè... Jungkook- dico con il tono più basso che la mia voce riesce ad emettere ma evidentemente sufficiente perchè tutti mi sentano, guardo jungkook e lo trovo a guardarmi sorridente cosa che mi fa arrossire -ok tocca a me, suga obbligo o verità?- lo vedo trasalire, probabilmente era distratto -obbligo- penso a cosa potrei chiedergli e subito mi illumino -cantami un pezzo di people- gli altri fischiano in segno di apprezzamento e vedo il diretto interessato arrossire -allora sei davvero esperta- sussurra e io non posso che sorridere -bhè abbastanza- yoongi inizia a cantare people e il mio cuore si scalda, amo il suo rap e la sua voce nelle canzoni registrate ma dal vivo è mille volte meglio e quando finisce di cantare inizio ad applaudire e sorrido soddisfatta.
Il gioco si prolunga per almeno un paio d'ore, penso di aver fatto qualsiasi cosa possibile in questa terra e raccontato le più imbarazzanti perle della mia vita ma devo ammettere che i ragazzi non sono stati da meno -allora Laura ultimo turno, obbligo o verità?- dice taehyung -obbligo- rispondo sicura -devi baciare, sulle labbra non fare la bambina, la persona più bella della stanza- spalanco gli occhi sorpresa e non tardo a controbattere -scherzi spero... Primo non vorrei offendere nessuno, secondo è imbarazzante baciare una persona davanti a tutti- ma l'espressione di tae non cambia e inizio a perdere le speranze -niente ma, nessuno si offenderà e poi dai, hai diciotto anni non dieci un bacio a stampo non significa niente- sbuffo e realizzo che è inutile combattere tanto l'idea non cambierà, mi alzo al centro della stanza e mi guardo attorno cercandolo, mi avvicino a lui e gli prendo il viso tra le mani -non avevo dubbi- dice a fior di labbra e prima che me ne penta azzero le distanze, le labbra di jungkook sono così dannatamente assuefacenti che faccio durare il bacio qualche secondo in più per il semplice gusto di quel contatto e il suo sapore mischiato col mio -e per fortuna che ti vergognavi- dice jimin ridendo e questo mi porta a staccarmi velocemente da jungkook allontanandomi leggermente -va bhè è tardi che ne dite di andare a dormire?- dico cercando di nascondere il mio imbarazzo il più che posso -ottima idea, buonanotte- aggiunge jungkook che non tarda a prendermi la mano e portarmi in camera.
Sotto le coperte mi avvicino a jungkook e lo abbraccio come ogni sera da qualche mese a questa parte -aspettati una bella punizione per non avermi detto che parlavi coreano... Ma dai come ti è venuto in mente di farmi scervellare per più di tre mesi?- dice leggermente irritato -bhè prendila positivamente, ora sei molto più allenato con l'inglese- tento di salvermi ma questa volta credo di non avere possibilità di vincita -non è abbastanza per perdonarti, ma ora dormiamo che ho sonno e domani avremo cose da fare- dice chiudendo gli occhi e stringendomi  a se -notte kookie- e dopo qualche minuto ci addormetiamo entrambi accoccolati come sempre.
Come promesso il capitolo 12 è qui.
Spero vi piaccia♡

io e luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora