Se c'era una lezione che le drag queens avevano imparato dacché vivevano a Holywood, era che quando una giornata iniziava con una brutta piega, terminava con una peggiore.
Le ragazze infatti, aspettandosi qualcosa di peggio, dopo essere scampate dalle rappresentanti della famiglia Addams e aver rischiato la pelle con l'auto indemoniata, quasi non fecero caso quando lo sceriffo Belmer, terminato l'inseguimento, stilò un verbale da capogiro. Elencò come un fruttivendolo in servizio ambulante, incurante di attirarre la curiosità della folla assiepata attorno, tutte le infrazioni commesse e alla fine desunse una multa stratosferica.
«Ma potrei comprarmi una macchina più lussuosa se avessi tutti questi soldi!» protestò la mora, ma lo sceriffo fu intransigente.
«Mi spiace miss Mamì, devo dare il buon esempio... sono lo sceriffo, dopotutto»
Ebony cercò una maniera per scendere a patti con quel pasticcio, ma le parve di arrampicarsi sugli specchi. Notò alle spalle dell'agente, Liling affiancata da Ralph, sbucato dalla folla non appena aveva intravisto la orientale. Captò il cenno dell'amica e comprese che il ragazzo dai capelli rossi aveva un'idea per scongiurare un collasso finanziario che avrebbe richiesto almeno trent'anni per essere sanato.
Vinnie Belmer, trasalì quando sentì Ralph chiamarlo.
«Sc-sce-sceriffo, s-s-ono i-i f-fre-freni c-che n-non v-va-vanno b-be-bene. L-li ho s-si-siste-sistemaatii i-io m-ma-male» mentì. Con un gesto lo invitò a seguirlo per spiegargli le meraviglie del motore del macchinone di Bashful. Però, malgrado le sue buone intenzioni, Vinnie rimase sulle sue. Esigeva sapere tutto, anche e soprattutto il motivo della guida spericolata di Ebony. "Come faccio a spiegarti che l'auto era sotto l'effetto di un incantesimo assassino?" si chiedeva la mora.
La situazione stava per degenerare, almeno fino a quando non si fece spazio tra la gente Bianca Teace.
«Ehi, Vì! Perché non le lasci in pace queste ragazze? Su, andiamo al bar a prenderci un frullato di fragole, mi è venuta voglia...» disse languida, mentre si accarezzava la pancia "abitata" dal suo nascituro.
Ebony assistette alla scena e giurò d'aver avvertito un qualcosa di soprannaturale nelle moine della puerpera. Ma non volle indagare, soprattutto perché le brillarono gli occhi quando vide stracciata la multa dalle mani dello stesso sceriffo.
Bambam si sbracciò all'entrata del bar sul versante opposto della piazza.
«Eby! Organizziamo una colletta!» Con un gesto, la mora promise a Bambam che l'avrebbe presa a schiaffi se non la piantava di ricordare allo sceriffo quella dannatissima multa. La messicana, afferrato il concetto, le rimandò un gesto col quale la invitava ad andare da qualche parte nell'universo sconosciuto, poi, mantenendo l'espressione scorbutica, trascinò Bashful ancora svenuto dentro il bar. «Arrangiati, scema!»Ad accoglierla nel locale uno degli ex uomini in nero ora fucsia, che la salutò. «Buongiorno "quell'altra", quale buon vento!»
«Quello che ti congelerà le chiappe se non mi chiami Bambam, e non mi dai una mano con questo tipo!»
indicò Bashful.«Ai vostri ordini, "quell'altra" Bambam» la drag queen sbuffò aria gelida dal naso.
Dopoaver sistemato su uno sgabello di fronte al bancone del bar il peso morto, ordinò all'uomo fucsia di fare la guardia; non voleva cadesse. Certo, sapeva che meritava un letto vero, perché se era stato trovato un bambino, seppur ancora nascente, un piccolo merito gli andava riconosciuto. Però un letto vero non c'era. "Lo sgabello andrà bene lo stesso".
Bambam prese posto dietro il bancone. Notò un libro appoggiato, "L'amore nei secoli dei secoli". «Un altro libro smielato di Liling...» con una schicchera lo fece scivolare in fondo al ripiano, e finalmente iniziò a evadere le ordinazioni del beveraggio.
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Drag Witches - pozioni e pasticci
FantasyIn questo pazzo mondo, se si esprimono desideri piantando una patata, può succedere che si avverino. Può sembrare una follia, ma a volte è così. Forse non si realizzeranno nei modi immaginati o nelle misure cercate, ma sì, i desideri possono avverar...