11 - Goodbye to Pocatello

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La pioggia batteva come un tamburo sul tettuccio mezzo arrugginito della vecchia roulotte, ancora parcheggiata nel vicolo sul retro del club il Gatto Fucsia.

«Com'è che abbiamo deciso di venire a riscuotere il premio della gara di bellezza?» polemizzò Bambam.

Liling sospirò paziente. «Le hai sentite anche tu le streghe no, al parco due minuti fa. Se restiamo a Pocatello i Cacciatori non ci daranno tregua, e potrebbero andarci di mezzo gente innocente».

Il proposito di preservare gli innocenti fece ricordare a Bambam la cameriera dell'hotel e il ragazzo col quale s'era scontrata in strada. Se fosse successo qualcosa a loro, non se lo sarebbe perdonato. Non le importava che fossero degli estranei, e anche un po' maleducati per averla apostrofata come una poco di buono. Per esorcizzare l'angoscia, si unì alle amiche che stavano fissando la roulotte.

Per Melalla, Rowenda e Malvina fu suggestivo osservare Ebony, Liling e Bambam rimanere inebetite difronte a quel mezzo di trasporto, che loro ritenevano essere una carrozza magica. Sapere che poteva muoversi senza cavalli, trasportare persone e appresso un bel po' di oggetti, come fosse una casa in scala ridotta, le meravigliò.

«Almeno l'organizzazione non vi difetta…» si sforzò di fare un complimento Malvina.

«Si vede che non è più tempo di scope per viaggiare!» raddrizzò il tiro Rowenda. Melalla invece le esortò a dare gli ultimi aiuti necessari alle giovani.

«Ora che avete saputo tutto e accettato il vostro compito, dovete decidere una destinazione verso cui andare. Ricordate che ovunque la vostra scelta cadrà, lì troverete l'erede di Noviluna»

Bambam sbuffò tristemente. «Bella fregatura! Questo vuol dire che ovunque andremo insieme, troveremo guai a non finire!»

Anche se era notte e pioveva, Rowenda notò i lucciconi che la messicana stava trattenendo eroicamente. «Ma sarete insieme cara. È questo il bello!» cercò di consolarla prima di distrarla con un argomento che immaginò di suo gradimento. «E dimmi, c'è qualcosa che vorresti portare con te in viaggio?»

Bambam sighiozzò tenendo gli occhi asciutti, e poi si sfogò elencando la collezione di vestiti in suo possesso, ovviamente firmati, rimasti al Black Swan Inn hotel. Rowenda li recuperò magicamente. Alla drag queen non importò dell'incantesimo o della pozione che la nobile strega aveva adoperato, vedere la sua roba costosa, messa in ordine dentro la roulotte, le fece quasi dimenticare la brutta giornata. Tuttavia non la rallegrò come aveva immaginato. Il suo mondo, assieme a quello delle amiche, era ufficialmente andato in pezzi.

Melalla e Malvina presero ad esempio il gesto dell'amica, e così anche gli effetti personali più necessari di Ebony e Liling finirono nella roulotte scassata. Melalla riuscì pure a ficcarci l'amato divano blu della sua preferita. Le ruote mezze sgonfie, gravate dal carico, abbassarono di parecchi centimetri il livello dell'abitacolo. Alla mora quel particolare non sfuggì. Sapeva di essere l'unica autista disponibile.
«Chissà se ce la faremo a partire!» esclamò.

«Ce la stanno mettendo davvero tutta pur di buttarci fuori da Pocatello e mandarci a… com'è che si chiama? Val Palandrana?» sindacò Bambam, sentendosi bagnare dalla pioggia.

«Holywood, tesoro, si chiama Holywood il luogo che, noi di comune accordo, abbiamo deciso di raggiungere» le ricordò Eby. «E sospetto che quelle tre vecchie lo sapevano già!» sussurrò.

Liling, con un sorriso accennato, sospirò. «Avete notato Madam Chantilly con quanto sollievo ci ha consegnato il nostro premio?»

«La capisco. Far demolire questo mezzo di trasporto le sarebbe costato un botto…» comprese la mora.

Drag Witches - pozioni e pasticciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora