33 - Su con la vita! Dovete morire!

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Sotto un cielo grigio, uno sconfinato esercito di Cacciatori tingeva di nero ogni latitudine del circolo dell'orizzonte. Sembrava una macchia brulicante, era tutto ciò che la Lanterna delle Fate permise di vedere a Ebony Mamì tramite una visione. Nel fulcro di quella massa malvagia riconobbe Bianca Teace, alias Grande Madre Noviluna o almeno una parte della sua emanazione, che stava lottando disperatamente per non soccombere all'orda che la circondava.

Eby poté solo osservare senza intervenire e il suo massimo contributo era disperarsi per la povera puerpera indifesa. Si sentì frustrata. Chiuse gli occhi carichi di rabbia e quando li riaprì lo scenario cambiò. Vide ancora Bianca Teace, stavolta sola, che si inerpicava per un sentiero scosceso in mezzo a una radura che riconobbe grazie allo sciguattio dell'acqua della cascata non lontana da quel sentiero stentato. L'aver appurato le discrete condizioni della donna, non riuscì a darle sollievo. Voleva aiutarla, consapevole che fosse l'unica speranza per risolvere la situazione.

Chiuse ancora una volta gli occhi e ancora una volta la visione la trasportò in tutt'altra parte. Prima di mettere a fuoco la nuova scena, sentì odore di legna bruciata. Sentì il calore aggredirle le gambe e avvertì le braccia legate dietro la schiena, saldamente assicurate a un palo piantato nel bel mezzo di una pira appena accesa. Non lontano riconobbe Eritto, celata tra i suffumigi del fuoco, che ghignava tutta incappucciata. Disgustata da quella, girò lo sguardo e scoprì di essere in mezzo a Liling e Bambam, bloccate alla stessa maniera, completamente terrorizzate. Dinnanzi, la folla vestita di stracci lugubri ben intonati con il crepuscolo più oscuro mai visto, la osservava con gli occhi pieni di malvagità. Ebony non faticò a riconoscere in quella scena l'incubo ricorrente avuto già prima di entrare a far parte di tutta quella storia, quando ancora credeva che le streghe fossero personaggi favolistici.

Ma la grande visione proseguì fino a mostrarle una porta incastonata tra rocce e stalattiti gocciolanti. La vide aprirsi e in fondo all'oscuro antro che le si parò di fronte, distinse una specie di altare dove Bianca Teace col pancione era legata con pesanti catene rosse. Il volto sofferente da stringere il cuore. Quell'ultima visione la scosse profondamente.

Quando si riebbe, sentì il polso sinistro stringere. Prima ancora di svelare le visioni, notò il camper, o per lo meno ciò che era rimasto dopo averne fatto esplodere metà. Le faceva pena vederlo sventrato e impantanato. La serra era a meno di mezzo metro dal rottame. Le vecchie streghe Melalla e le altre erano illese, come anche le sue amiche, che apprensive le chiesero come stava. Ebony scoprì di aver legato al polso un bracciale fatto di steli di piante, adornato con vari fiorellini arancioni. «La Lanterna delle Fate!» la riconobbe, ma non seppe se era un bene. Quella cosa gli aveva mostrato cose terribili, cose che condivise con il resto del gruppo.

Quando finì di raccontare della cattura di Noviluna e della possibile dipartita collettiva al rogo, Melalla e le altre due antiche streghe non parvero impressionate come Liling e Bambam, che al contrario stavano incrociando le gambe da come se la stavano facendo sotto. Le vecchiette infine emisero un giudizio unanime.

«Siete fortunate!»

«Prego?!» fecero eco le giovani.

«Abbiamo avuto la premonizione, anzi, l'annunciazione che schiatteremo il più male possibile e dite che siamo fortunate?» rimbrottò Ebony Mamì, saltellando sui tacchi. «Ma come...»

«Avete in mano una possibile traccia del futuro, e il futuro, care fanciulle, è plasmabile come creta, non è concreto come invece lo è il passato» spiegò Melalla, con la fiducia che le traspariva tra le pieghe delle rughe del viso. Ebony non fece mistero di non essere convinta di quella filosofia, piuttosto era determinata a salvare Bianca Teace, se non altro per il bimbo che portava in grembo. Ne discusse con le amiche e anche quelle erano d'accordo, se ne convinsero velocemente. E la risolutezza della mora contagiò le magiche vecchiette che in un lampo esposero il loro piano. Avevano le lucine agli occhi... un po' meno l'arcigna Malvina, ma ormai le drag queens avevano imparato a conoscerla.

Drag Witches - pozioni e pasticciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora