L'apparizione di Ebony, Bambam e Liling di fronte agli agenti di polizia, ora dall'aspetto di soldati coloniali, avvenne platealmente all'entrata della stazione della polizia.
«Eccoci! Siamo qui! Chi ci fucila per primo?» gridò Bambam.«Zitta cretina!» soffiò Liling. «Dobbiamo morire tra le fiamme, non ridotte a colobrodo!»
Appena le videro, la reazione degli uomini in divisa fu rapida. Sembrava le stessero aspettando. Non mostrarono nessuna emozione a riguardo del battibecco tra la orientale e la messicana, erano spenti dentro i loro animi. L'incantesimo di Eritto li aveva cambiati profondamente non solo negli abiti ma anche nella concezione comune all'epoca di Salem, quando ogni forma di stregoneria era punita con la pena capitale. Non si fecero pregare per arrestarle, ammanettarle con grosse catene rosse e a buttarle come sacchi di patate, una sopra l'altra, dentro la cella più remota della zona carceraria della struttura di detenzione.
Le avevano strattonate, insultate e se non fosse stato per il palese ordine di tenerle in vita, le avrebbero davvero fucilate appena apparse e senza provare rimorso.
Tutto intorno all'edificio era cambiato. Non c'erano più le panchine di ferro, ma rastrelliere dove assicurare con le briglie i pochi cavalli che avevano sostituito le poche auto una volta circolanti. Le strade senza asfalto erano ancora più polverose. Al minimo cenno di vento, ruotò in mezzo alla strada un terzetto di palle di fieno sfuggito dai campi attigui. Ma ciò che colpì maggiormente era che l'ambiente aveva acquisito toni grigi.
Dentro l'ufficio riconobbero Trixy Shine, seduta su una panca, che sostituiva la più moderna scrivania di prima. La bionda nasuta e parente alla lontana dalla fu miss Norveilla, aveva un atteggiamento più autoritario del solito. Era stata lei ad aver impartito l'ordine di ammanettare le streghe con le catene che le aveva fornito Eritto. Nessuno avrebbe aiutato le sventurate, nemmeno lo sceriffo Belmer, quello che una volta si era dimostrato più comprensivo. Vederlo ora accanto a Trixy, faceva paura. L'intelligenza che brillava nei suoi occhi azzurri non c'era più. Persino la sua bellezza, dono dei lineamenti nordici, sembrava offuscata. Anche lui era spento. Trasudava cattiveria innaturale e malvagità in ogni atteggiamento.
Non c'erano più le simpatiche scenate inscenate dagli altri sottoposti. La burloneria dei più giovani era sostituita da un insieme di atteggiamenti scurrili inguardabili. Solo l'obeso mister Philips, zio di Ralph e proprietario dell'unica officina meccanica, si era mostrato a suo agio in quanto a meschinità e fu l'unico a schiaffeggiare Ebony appena la vide, approfittando del fatto che non poteva difendersi.
La colpì senza motivo, solo per il gusto di mostrarsi come il verme che le drag queens avevano riconosciuto essere già dal primo incontro dell'anno precedente. A sottolineare la sua "cortesia", si prodigò a commentare in maniera lasciva tutte le nefandezze che aveva desiderio di fare con lei e le altre ragazze. Sembrava che su lui l'incantesimo incattivente di Eritto fosse stato superfluo. Quello era malvagio già di suo.
«Bene, anzi, male! Cosa facciamo adesso Eby?» domandò Bamby dopo essersi messa in piedi malgrado le mani incatenate dietro la schiena.
Eby imitò la compagna. «Non ci crederai, ma credo di aver un'idea»
«Serve che la attui in fretta, cara Eby!» biascicò Liling barcollando. «Ci hanno sbattute letteralmente in gattabuia. Però non ci sono guardie. La cosa è sospetta. Menomale che hai avuto la buona idea di cambiarci d'abito. Sembriamo un po' tre Daisy dei cugini Duke, però...» di fatti avevano tutte addosso jeans comodi e top ricavati da camiciole a scacchi. I capelli legati con legacci di fortuna. Praticamente le uniche poche cose risparmiate dall'esplosione del camper. Le borsette regalate da Malvina, inspiegabilmente, rimasero in loro possesso. Lì per lì nemmeno le ragazze fecero caso. Era evidente che gli uomini d'armi non ne sospettavano la natura magica.
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Drag Witches - pozioni e pasticci
FantasiIn questo pazzo mondo, se si esprimono desideri piantando una patata, può succedere che si avverino. Può sembrare una follia, ma a volte è così. Forse non si realizzeranno nei modi immaginati o nelle misure cercate, ma sì, i desideri possono avverar...