10. Luna

152 13 6
                                    

POV NESSUNO

Il suono di una porta che veniva sbattuta rimbombò forte all'interno della casa ormai vuota.
"AAHHH" urlò Jungsun e con uno scatto, andò verso la sua scrivania scaraventando per terra ogni cosa che era presente su di essa. 
Il suo respiro era affannato, aveva il petto che continuava ad abbassarsi e alzarsi, gli occhi erano rossi per la rabbia e le mani erano stretti in due pugni. 

Taehyung era riuscito a fuggire, la creatura che aveva cercato di creare per così tanto tempo gli era fuggita dalle mani, la creatura che lo avrebbe reso finalmente l'essere più potente del mondo era volata via, e tutto per colpa di uno stupido angelo senza ali. 
Un altro urlò usci dalla sua bocca e, come se un terremoto fosse appena iniziato, tutti i libri presenti sugli scaffali di quella stanza caddero a terra. 

Passarono alcuni momenti in cui l'unica cosa udibile era solo il respiro dello stregone, che in tutti modi cercava di rimanere calmo e di trovare un modo, un qualsiasi modo, per poter riavere la sua adorata arma

Lentamente si diresse dietro la sua scrivania, sul suo viso era appena apparso un ghigno sadico, tanto che persino le mura di quella stanza si chiesero che cosa avesse in mente il loro proprietario.
Si chinò sulle ginocchia trovandosi faccia a faccia con uno dei cassetti della scrivania. 

Con ancora le mani tremanti per ciò che era successo prima, aprì lentamente il cassetto e, sempre con quel ghigno stampato sul volto, prese dal suo interno qualcosa avvolto in un tessuto di velluto rosso... qualcosa di molto pericoloso. 
Delicatamente appoggiò l'involucro sulla scrivania ormai vuota, si rialzò in piedi e si posizionò esattamente davanti all'oggetto avvolto dalla stoffa rossa. 

Lo aprì e una luce argentata si riflettè sul suo viso, illuminando la sua faccia deformata da quella espressione di pura pazzia: gli occhi iniettati di sangue spalancati e quel ghigno,che avrebbe fatto rabbrividire anche il chiaccio. 

"oh, Taehyung, non sai contro chi ti sei messo"

......................................................................

POV JIMIN

Ero sul mio letto, la testa mi scoppiava e il rumore della pioggia che batteva sulla finestra non migliorava di certo la situazione. Erano passati due giorni da quando Jungkook aveva portato in casa nostra quel ragazzo misterioso e, nonostante Hoseok stesse facendo di tutto per farlo riprendere, quello non si era ancora svegliato: continuava a tenere gli occhi chiusi e ogni tanto dalla sua bocca fuoriusciva qualche gemito di dolore, ma niente di più. 

Portai le gambe al petto e le abbracciai, poggiando la testa sulle mie ginocchia osservando le piccole goccioline di pioggia che si infrangevano e colavano sul vetro della finestra illuminate dalla luna che, quella sera, aveva deciso di farsi vedere, nonostante le nuvole presenti nel cielo. 

Dalla notte in cui Yoongi si era offerto di sorvegliare il ragazzo non avevo chiuso occhio, tutte le informazioni di quelle settimane mi avevano destabilizzato e non poco: Prima i demoni, poi la storia della regina Chungha e infine l'angelo dalle ali nere. 
Tutto quello cosa aveva a che fare con noi? Perchè proprio Jungkook l'aveva trovato e non qualcun altro?

Troppe domande mi affollavano la mente e per di più la situazione che in quel momento c'era in casa non era delle migliore: da quando Namjoon aveva alzato la voce con Jungkook non era uscito dalla sua stanza, neanche per mangiare o, per lo meno, io non l'avevo intravisto, neanche quando la sera precedente mi ero offerto io di fare da guardia al ragazzo.
Quella sera di guardia c'era Jungkook che aveva insistito che fosse lui a restare sveglio siccome, secondo lui, anche se non era vero, era colpa sua se si era creata quella sensazione di disagio in casa. 

BLACK WINGS (YOONMIN)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora