1. Ali spezzate

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'8:25 ' era questo l'orario che segnava l'orologio luminoso presente sulla scrivania. Mi trovavo nella sala computer dove erano presenti tutti gli attrezzi e i monitor specializzati per rintracciare qualsiasi forma di vita che non facesse parte del mondo umano. 
Quella sera era il mio turno di restare sveglio tutta la notte per controllare che non succedesse niente di ambiguo e credetemi se vi dico che era una rottura di coglioni totale, nonostante questo cercavo comunque di passare il tempo in qualche modo; avevo i piedi poggiati sulla scrivania e fra le mani una piccola pallina di gomma, che ogni tanto facevo rimbalzare sul muro, giusto per far passare il tempo e non morire di noia, anche se la cosa era alquanto impossibile siccome già ero morto
Gli unici rumori percepibili in quel momento erano il rimbalzo della pallina contro il muro e i bip di uno dei radar presenti sui monitor, questi tenevano d'occhio le presenze demoniache in tutta la città e anche quelle angeliche.
Sembrava tutto calmo, come non succedeva da tempo, e pensai che forse quella sera ci saremmo potuti riposare, ma mi sbagliavo.

Stavo continuando a lanciare la mia pallina quando, ad un tratto, vidi comparire su uno dei radar un puntino rosso, in contrasto col verde della griglia. Lasciai cadere la pallina a terra ed essa si fermò vicino alla porta chiusa alle mie spalle, feci scendere le gambe dalla scrivania lentamente e mi avvicinai allo schermo, appena quel puntino da piccolo si trasformò in una cerchio grande quanto una monetina i miei occhi si spalancarono e ogni strumento nella stanza iniziò a suonare e ad illuminarsi.

"cazzo" dissi a denti stretti e come un fulmine mi alzai dalla sedia dirigendomi fuori dalla stanza buia. Corsi su per le scale, siccome la stanza si trovava in uno dei piani inferiori della villa dove abitavamo, e andai subito nel salone principale. 
"ragazzi!" urlai appena entrai nella stanza, per fortuna erano tutti lì così non sarei dovuto andare in giro per la casa a cercali uno per uno: Jin e Jimin stavano per terra, uno di fronte all'altro, intenti a giocare a carte, Namjoon era seduto sul divano e come suo solito stava leggendo un libro, Hoseok e Jungkook invece erano intenti a guardare un film in tv, seduti sul divano. 

Tutti i presenti si girarono verso di me e mi guardarono con aria interrogativa, aspettando solamente le mie parole.
"giù, nella metro, qualcuno ha aperto un portale" dissi guardando negli occhi Namjoon, che mi stava osservando da sopra gli occhiali. Rimasero due secondi fermi, tutti, il tempo di metabolizzare la cosa, poi ci fu il caos totale.

Si mossero tutti dalle loro posizioni e come dei lampi corsero su per le scale, al secondo piano, ognuno nelle rispettive stanze, compreso io. Dovevamo equipaggiarci per bene e portare con noi quante più armi possibili. Non era certo la prima volta che ci trovavamo a combattere contro dei demoni, ma da ciò che avevo visto sul monitor erano molto più forti dei soliti demoni che combattevamo, questo voleva dire solo una cosa: erano stati evocati di proposito e da qualcuno molto potente.

"portate tutte le armi ragazzi!" urlai dal corridoio in modo tale che tutti potessero sentirmi, avevamo tutti le stanze su un solo piano.
"sono tanti e sono più forti del normale" continuai. 

Appena entrai nella mia stanza non persi tempo e appena finii di mettermi i vestiti da lotta, che consistevamo in indumenti di pelle abbastanza spessi, in modo tale da provocare minori danni possibili durate i combattimenti, mi diressi subito verso il mio armadio. Appena lo aprii presi subito la valigia contenente tutte le mie armi e la lanciai sul letto poco delicatamente, al suo interno era presente ogni tipo di lama e di coltello, più due grandi spade. Presi subito queste e con un gesto veloce le misi dietro la schiena, nella loro apposita fodera, poi presi due coltelli abbastanza grandi che misi nelle fodere ai lati della mia cintura e infine presi anche due pugnali , più piccoli dei coltelli, che nascosi negli stivali che indossavo.

Appena ebbi finito uscii dalla mia stanza e corsi giù per le scale, così da ritrovarmi di nuovo nel salone principale. Lì con me c'era Namjoon , era risaputo che fosse il più veloce a prepararsi; conoscevo questo ragazzo da tutta la vita, era ed è il mio migliore amico, ed è sempre stato puntuale e preciso, anche se distruggeva tutto ciò che toccava.

BLACK WINGS (YOONMIN)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora