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Pov's Richie

Le due settimane successive furono insopportabili.

Dopo che mi fui sfogato con Beverly, nei giorni successivi continuai ad andare all'ospedale a trovare Eddie.

I dottori dicevano che c'era un 50% di possibilità che sopravvisse, e l'altro 50% ve lo faccio solo immaginare.

L'unica cosa che mi rassicurava, era che negli ultimi giorni, il suo battuto era leggermente aumentato... Anche se sapevo benissimo che non era detto che si riprendesse.

Quella mattina, come nella mia routine da almeno 14 giorni, mi preparai per andare all'ospedale.

Quando fui arrivato, entrai e trovai Bill che parlava con uno dei medici, e gli altri ragazzi che parlavano tra di loro.

Mi avvicinai al gruppo e vidi che ognuno di loro stava sorridendo. Cosa al quanto strana.

Appena mi vide, Beverly mi abbracciò, ma non come l'ultima volta, stavolta stava ridendo.

Sempre più confuso, non capendo quello che stava succedendo, Bill si avvicinò a me.

Bill: "Allora... C-c-cosa f-faresti se ti d-dicessi che si è s-s-svegliato?"

Non ci volevo credere. Se mi stavano prendendo per il culo avrei commesso un omicidio.

Mi girai verso di lui.

Richie: "Mi stai prendendo per il culo?!"

Lui scosse la testa.

Sentii il battito improvvisamente aumentarmi. Mi sarebbe potuto venire un infarto. Quando Bev mi lasciò, corsi verso la camera di Eddie, senza proferire parola con gli altri, senza aspettare nemmeno un secondo di più.

Mi fermai davanti alla porta con la mano sospesa nel vuoto sopra la maniglia.

Presi coraggio e l'abbassai, cercando di placare la mia emozione.

Quando fui entrato lo vidi lì. Seduto con la schiena contro la testata del letto, con gli occhi aperti.

Appena sentì la porta aprirsi, alzò lo sguardo, e quando si accorse di avermi davanti, mi sorrise.

Quel sorriso che non vedevo da due settimane... Quel sorriso che mi era mancato talmente tanto.

Vedendolo già più in forze, corsi e lo abbracciai.

Lui fu inizialmente un po' stupito dal mio gesto, ma pochi secondi dopo ricambiò senza esitare troppo.

Non dissi nulla finché non ci fummo staccati,  e mi sedetti sul bordo del letto.

Richie: "Come stai?" Chiesi iniziando ad accarezzare il dorso della sua mano.

Eddie: "Bene..." Disse abbassando lo sguardo sorridendo al mio gesto.

Vederlo sorridere in quel modo dopo tutto quello che aveva passato mi fece un certo effetto. In quel momento capii quanto lui fosse forte internamente, al contrario di quello che si potrebbe dire solo vedendolo.

Richie: "Mi sei mancato tanto..."

Sorrise ancora di più a quella frase, anche se con un po' di imbarazzo.

Ad un certo punto non resistetti più e lo baciai.

Quelle labbra che non assaporavo da talmente tanto tempo...

Stranamente questa volta fu lui a chiedere l'accesso alla mia bocca con la lingua...

Non glielo negai, e rimanemmo così per un po', finché non ci dovemmo staccare per mancanza d'aria.

Eddie: "Cazzo se mi sei mancato anche tu!"

Risi a quell'affermazione e mi avvicinai di più a lui accarezzandogli i capelli. Iniziai a fargli diversi succhiotti sul collo, e lo sentii sospirare di piacere.

Quando mi staccai lui mi saltò addosso abbracciandomi.

Richie: "Ehi piccolo, che succede?"

Lui scrollò le spalle.

Eddie: "Nulla, è che ti amo... E non te lo dico da troppo tempo."

Sorrisi più di quanto non avessi fatto prima e gli sussurrai all'orecchio:

"Ti amo tanto anch'io."

Poi mi venne a chiamare un dottore dicendo che dovevo uscire perché era finito l'orario di visite. Quando uscì, lo baciai e dissi:

"Allora ci vediamo domani..."

Eddie: "Ok." Disse sorridendomi.

Poi uscii a mia volta.

*Spazio autrice*
Anche oggi un nuovo capitolo (in ritardo)🙃
Visto che non ho tanto da dire... A domani con un altro capitolo 😊❤️

The Kissing Bridge - Reddie (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora