Pensieri di un viaggio di ritorno

Capitolo 1

                                            IL TEMPO

Tutto ha inizio in un camper di un nostro amico durante il viaggio di ritorno dalla Croazia, dove abbiamo vissuto tre giorni di assoluto diletto e di distaccamento dalla realtà e dalla routine.

In quel viaggio mi è capitato qualcosa di insolito: sono stato pervaso da una serie di idee confuse, prive di logica che mi hanno provocato una serie di emozioni paragonabili a quelle provate da Renè nel suo errare nei campi, il quale riteneva il linguaggio inadatto ad esprimerle.

Sarà mio compito, dunque, cercare di analizzare le idee che più mi hanno impressionato ed il perché di questa suggestione.

L'idea sulla quale ci soffermiamo, principalmente, durante il corso della nostra vita è senza dubbio quella riguardante il tempo: da Eraclito a Bergson, da Sant'Agostino a Elias. Sono tanti gli intellettuali che hanno contribuito a definire concretamente un concetto di pura astrazione intellettuale. Molti di noi guarderanno a questo tema con l'approccio di chi, stufo di risentire argomenti triti e ritriti sui banchi di scuola, giudica noioso tale argomento. In realtà, riflettendoci su, scopriamo che del tempo noi non conosciamo che la parola stessa, perché diamo per scontato che il tempo sia un'entità di facile apprendimento. Emblematica è in questo caso l'affermazione di Sant'Agostino: "che  cos'è dunque il tempo? Quando nessuno me lo chiede, lo so; ma se qualcuno me lo chiede e voglio spiegarglielo,  non lo so". Questa citazione alimenta la tesi contraria, ovvero la difficoltà nel sapere definire il concetto di tempo. Per poter definire il tempo, secondo il mio punto di vista, utilizzerò un'immagine che spiegherà in maniera diretta le mie impressioni, dal momento che mi troverei in difficoltà a dare una definizione teorica. Il tempo lo immagino come un filo sottile sul quale noi camminiamo emulando i funamboli e siamo impossibilitati a tornare indietro. Durante il nostro cammino troveremo condizioni avverse che metteranno in risalto sia le nostre qualità che le nostre debolezze. Rimarrà in piedi più a lungo solamente chi avrà il coraggio e la determinazione di fronteggiare queste circostanze. Ciò che, indubbiamente, ci tormenta maggiormente del tempo è che esso si pone come un guardiano davanti ai muri del passato e del futuro impedendoci di valicarli e mettendoci di fronte al difficile compito di scegliere su quale binario incanalare il nostro destino. Questo suscita in noi un sentimento d'angoscia che deriva dall'incapacità di poter comprendere in anticipo l'esito delle nostre azioni e quindi dell'ignoto, perché ignoto è il futuro. È di fondamentale importanza, quindi, saper dosare le varie opportunità che ci vengono offerte per non rimanere attratti dalle false apparenze e di cadere, conseguentemente, dal nostro filo.

"Audentes fortuna iuvat" disse Turno, re dei rutuli, ai suoi soldati per incitarli nella lotta contro le truppe di Enea, ovvero la fortuna aiuta gli audaci. Questa massima potrebbe essere ritenuta banale e scontata, ma in realtà come tutte le massime bisogna estrapolarne il significato intrinseco.

Solo chi è audace nelle proprie scelte e perseverante nei propri obiettivi sarà capace di attirare maggiormente l'attenzione della fortuna e portare a termine i progetti stabiliti inizialmente.

Ovviamente l'audacia è una virtù che va coltivata e dev'essere oggetto dell'esperienza per essere  perfezionata.

Per far sì che l'esperienza entri in gioco è necessario che il tempo scorra. Lo scorrere del tempo, però, implica una nostra totale e completa sottomissione alla sua volontà. In questa maniera il tempo assume le sembianze di un dittatore, la cui dittatura, però,  a differenza delle altre verificatesi nel corso della storia, non avrà mai fine. Ogni forma di ribellione è futile, ciò non significa che non esistano modi per indebolire questo "regime dittatoriale": una di queste possibilità consiste nel sfruttare in maniera proficua il tempo a disposizione, che più brevemente possiamo riassumere nella locuzione "carpe diem".