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C'era una volta, in una terra lontana, tre giovani principi da mozzare il fiato: Harry, Edward e Marcel, figli di un ricco sovrano francese.

Vivevano tutti e tre in un castello splendente nascosto tra alberi alti e fiori, un castello che all'epoca era lo spettacolo più bello di tutto il paese. Cherubini scolpiti che vomitano acqua all'ingresso, cespugli di rose e fiori di ciliegio che ne ricoprono il perimetro, per non parlare della struttura in pietra calcarea, la più resistente del reame.
Questi giovani belli, nati tra ricchezze sconfinate e infinte voglie, avevano tutto ciò che il loro cuore potesse desiderare. Soldi anche quando il loro tempo sarebbe passato e oltre, i migliori lavoratori più efficienti e la bellezza più straordinaria che un uomo o una donna avessero mai visto e desiderato. Tuttavia, i loro tesori erano ormai abbondanti da un pò, a causa di un triste segreto. Quando re Desmond lo scoprì, proibì ai suoi figli di lasciare la villa circondandola con un alto cancello di ferro. Come prigionieri, bloccati e indesiderati...
I tre avevano già cercato l'amore da bambini, qualcuno a cui appartenere e a cui conferire il loro sentimento. Ma, quando fu scoperto ciò, fu strappato via da loro padre. Isolati in quella stanza, non dovevano mai lasciare la struttura. Lontani dal mondo che li circondava, lontani dall'amore. Sebbene fossero ricchi e belli, erano soli, e la solitudine presto trasformò i loro cuori in pietra. Prima di morire loro padre espresse richiesta che i tre principi prendessero e condividessero la ricchezza di famiglia con una moglie già scelta e un po' di eredi. Edward, il più forte tra i suoi fratelli, si rifiutò, negando l'esistenza dell'amore e giurando di non sposarsi mai, mancando di rispetto a suo padre nei suoi ultimi giorni di vita. Come punizione l'uomo chiese, su letto di morte, il pagamento di un vecchio debito a una magica creatura. Ad una donna fu detto di andare al castello nel mezzo di una gelida notte d'inverno, e di offrire ai tre una sola rosa in cambio di riparo dal freddo pungente. Come previsto, sogghignando per il regalo, allontanarono la vecchia, disgustati dalla sua faccia smunta e dai vestiti orrendi.
Ma la vecchia li avvertì di non lasciarsi ingannare dall'aspetto esteriore dei mortali, perché la bellezza si trova dentro. Quando i giovani principi la congedarono di nuovo, l'orrore della vecchia si dissolse in una bellissima incantatrice. Che non aveva alcun amore nel suo cuore, né pietà.
I giovani cercarono di scusarsi, non avevano idea che nascondessero dentro di sé una bellezza così straordinaria, ma era troppo tardi.

Come punizione, la bella fata trasformò i tre bei uomini in orrende bestie, liberandoli del loro bell'aspetto. Scambiando la pelle morbida in strati di pelliccia scura, le ciocche sane per criniera folta, i perfetti denti di porcellana per zanne macchiate di sangue e sporcizia, le morbide mani tramutate in grandi zampe animalesche e artigli scuri che potevano lacerare la pietra più spessa. Il corpo, la faccia, orribili, ricoperti di pelliccia e muscoli che li rendevano bestiali. Al fine di abbinare al fuori ciò che tenevano dentro. Ma i loro occhi, i loro magnifici occhi verdi rimasero, trattenendo la poca umanità che avevano.
Questa era la punizione del padre per i tre giovani.

Quando suo padre morì, l'incantatrice lanciò un orribile incantesimo sulla casa, e tutto ciò che avevano appassì. La dimora splendente era ora una prigione oscura, i cherubini scolpiti si trasformarono in mostri di pietra, i fiori divennero marci, i cancelli di ferro si ricoprirono in ruggine, le pareti si spaccarono e si indebolirono ma non per trattenere le più brutte delle bestie e, i suoi lavoratori si trasformarono in oggetti inanimati inutili per chiunque sarebbe stato solo per sempre.

Vergognandosi della loro orribile forma mostruosa, gli uomini una volta belli e ora bestie, si nascosero nella torre, l'unica finestra sul mondo esterno uno specchio che mostrava qualunque cosa quando richiesto. Ma non potevano sopportare di usarlo, significava che dovevano guardare se stessi, cosa che si rifiutavano di fare e ne guardarono mai attraverso le finestre di vetro trasparente; temevano che qualcuno guardandoli dall'esterno avrebbe visto la loro orrenda mostruosità.

E la rosa; la rosa che lei gli aveva offerto, una rosa incantata che fioriva i lucenti petali fino al loro trentesimo anno venne posta sotto una campana di vetro, al sicuro, fuori da tutto.
Fino ad allora, se avessero imparato ad amare qualcun altro e guadagnarsi il suo amore in cambio, prima del momento in cui sarebbe caduto l'ultimo petalo, allora l'incantesimo si sarebbe spezzato. Altrimenti sarebbe stati condannati a rimanere bestie nel corpo per tutta la vita.
Con il passare degli anni caddero nella disperazione e nella grande solitudine. Harry e Marcel persero ogni speranza che Edward ormai aveva perso da tempo; chi potrebbe mai amare una bestia?

I 3 re bestiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora