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Louis andò dalla libreria alla drogheria e scorse la lista sciatta che Niall aveva scritto in fretta quella mattina, mentre si faceva strada tra casse di frutta e verdura fresca, il caldo sole picchiava su di lui. Tutta la città era ora molto sveglia e in movimento, per fortuna quando arrivò dal droghiere era quasi vuoto e non c'era nessuno in cui imbattersi. Si diresse verso gli scaffali sul retro che contenevano la maggior parte degli ingredienti di cui un fornaio come Niall aveva bisogno.

"Abbiamo uova, olio, farina e ...?? Gesù Niall devi lavorare sulla tua scrittura" Alcuni occhi curiosi da lontano osservavano ogni sua mossa. Volti familiari lo guardavano sapendo quanto fosse strano il ragazzo Tomlinson, così come quelli nuovi, probabilmente chiedendosi con chi diavolo stesse parlando. Louis li ignorò mentre si avvicinavano alla sezione che portava i condimenti e raccolse un piccolo barattolo di cannella. "Niall la zucca con due C, e... oh il sale! Adesso mi serve solo... lo zu-"

"Prova a trovare qualcosa più dolce di te, Tomlinson"

Louis riconobbe la voce. Poteva riconoscere quella voce da un miglio di distanza. Merda Louis imprecò. Ma fece come sempre, lo ignorò e si avviò rapidamente verso l'isola che conteneva i barattoli di zucchero, sperando di sfuggirgli. Louis non era dell'umore giusto per vedere quest'uomo oggi.
"Dove stai andando, bella?" L'uomo scherzò, facendo ridere intorno a sé la sua sempre presente folla. Louis smise di ragionare su quello che stava cercando, raggiunse lo zucchero sul ripiano più alto dell'isola e, ignorando i commenti rozzi dell'uomo, si alzò in punta di piedi e cercò di raggiungere il barattolo pieno che giaceva sul ripiano superiore. Tentò di prenderlo ma era abbastanza basso di statura e non poteva fare più di tanto per cambiarlo. Provò a saltare un po' ma neanche ciò è servì a nulla.

Dal nulla l'uomo apparve di fronte a Louis senza nemmeno muovere i piedi o allungare troppo il braccio muscoloso, afferrando il barattolo per lui. Louis si comportò come se non fosse nemmeno lì, ignorando il sorrisetto stampato sulle sue labbra e quello che teneva in mano. Louis cercava ancora.Ostinatamente.Di prendere lui stesso quel dannato barattolo.

"Prendi questo"

"Non ne ho bisogno, riesco a prenderne uno da solo" saltò di nuovo.

"Louis, andiamo tesoro"

"Non chiamarmi così!" Louis sputò. "Che ne dici se torni dai tuoi amici e te ne vai"

"Oh, beh qualcuno oggi è di ottimo umore"

Le dita di Louis toccarono il barattolo sullo scaffale più alto. C'era quasi "Sa Tomlinson, dico che nei miei quasi ventisei anni di vita non ho mai incontrato nessuno così testardo come lei" Louis finalmente con un grande salto e il braccio e le dita allungati più che poteva, afferrò lo zucchero dallo scaffale "Grazie, Gaston. È stata una delle cose più belle cose che mi abbia mai detto. Ne sono veramente, onorato" Lo prese in giro Louis, mettendo il suo zucchero nel cestino con il resto degli ingredienti e voltando le spalle all'uomo che tutti in città ammiravano, incredibilmente bello, impeccabilmente forte e sorprendentemente "benedetto in taglia".
Gaston era l'uomo che ogni donna voleva, ma sarebbero state assolutamente deluse di sapere che all'uomo non piacevano solo le donne ma anche gli uomini, forse loro anche di più. Ma quell'uomo era un codardo e non l'avrebbe mai ammesso per paura di ciò che la città avrebbe pensato o detto di lui. Gaston il bello? Sì. Gaston il forte? Sì. Gaston il coraggioso? No. La sua forza era una semplice copertura per coprire la sua codardia. Aveva sempre cercato di essere coinvolto sentimentalmente con Louis.

Louis era un uomo omosessuale e tutti ne erano consapevoli, e a Gaston era sempre piaciuto, ma nessuno lo sapeva. E a un certo punto Louis si era pure innamorato di lui, erano stati insieme in segreto, Louis molto vulnerabilmente pensava che fossero innamorati persi. Ma col passare del tempo la loro relazione fu completamente rovinata dalla codardia e dal rifiuto dell'altro di ammettere chi fosse veramente.

I 3 re bestiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora