I 3 re bestia

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Quando il sole splendente del mattino iniziò a sorgere, raggiungendo il picco sopra le cime, allora i raggi giunsero sopra una piccola città, e tutto cominciò a risvegliarsi: uomini,
animali, esseri animati e bestie. La campana del mattino suonò quando i cittadini iniziarono la loro giornata proprio come ogni giorno.
Le donne indossavano i loro vestiti migliori pronti per fare acquisti e pettegolezzi, e gli uomini indossavano i loro abiti migliori pronti per la vendita o la messa santa.
E se tu fossi stato Monsieur Louis Tomlinson, sempre con il naso ficcato in un libro, sdraiato in un campo di campanule, leggendo e imparando, andando oltre la vita reale immergendoti nel mondo della letteratura e dell'immaginazione, avresti trovato noioso tutto ciò.
Louis Tomlinson, in una città di persone omologhe, era l'unico con un po' di personalità e carattere. Diverso, si potrebbe dire, in modo piacevole. Aveva immaginazione, un'anima tenera e il giusto apprezzamento per la vita intorno a lui; soprattutto per la vita che teneva nelle mani. La vita nelle sue mani, in realtà, era una storia. Affascinare i suoi pensieri era la prima cosa in una mattina assolata e senza nuvole.
Louis inalò le parole sulle pagine permettendo loro di riversarsi sul suo cervello, immergersi ed espandersi. Imparando parole diverse e, ancor di più, diversi modi di vivere. Immaginazione, creatività, qualcosa che sentiva in diritto di avere in una città con tutti quegli omogenei cittadini.
Volevano tutti che i vestiti non passassero mai di moda, che la popolazione non crescesse mai di numero, la vernice non si scheggiasse, il sole sorgesse e tramontasse sempre su quel monte e, i ragazzi come Louis, sposassero le ragazze. Quella città era un piccolo puntino grigio nel mezzo di un mondo pieno di colori e Louis desiderava solo che potessero vedere, immaginare e vivere come lui. Si sentiva intrappolato e desiderava ardentemente liberarsi, ma non aveva il coraggio di fare il primo passo.

Louis si rialzò dal campo di Campanule, senza mai posare il libro, prendendo un respiro profondo ed entrando in città pronto ad ascoltare ciò che gli abitanti del paese gli avrebbero sussurrato alle sue spalle -non così silenziosamente- oggi. Ogni mattina era la stessa storia e presto divenne un rituale. Ma Louis ci era abituato, non gli importava davvero quello che gli altri pensavano di lui.

Teneva solo il naso nel suo libro, lasciando che le parole danzassero nel suo cuore mentre le cattiverie delle persone rimbalzavano su di lui senza influenzarlo minimamente.

Fece passi lenti e cauti in città, il libro che teneva in mano volgeva al termine. Una storia popolare sull'amore, il tradimento e la bellezza.

"La bellezza si trova dentro" Sussurrò Louis leggendo le parole sulla pagina. Sebbene i cittadini di questa piccola città giudicassero Louis molto per le sue scelte, nessuno poteva negare il fatto che esternamente Louis fosse tutt'altro che grottesco.
Il ragazzo infatti, era e sarebbe sempre stato bello. Con la sua pelle abbronzata, i suoi luminosi occhi azzurri e un viso su cui Dio si è decisamente divertito, era magnifico e lo sapevano tutti. Lo sentiva maledettamente ogni mattina dalla gente del paese, insieme alla loro quotidiana esibizione di commenti.

"Ah, quel Louis. Che bel ragazzo è" Avrebbe sentito dire da una donna.

"Bello, certo! Ma sta andando tutto praticamente sprecato. Non è che troverà mai una moglie, considerato il suo ... disordine" Un altro uomo avrebbe risposto.

"Oh sì, devo averlo dimenticato. Che peccato, sua madre sarebbe rimasta così delusa da questo"

Ma Louis avrebbe spazzato via i commenti vili e avrebbe continuato a camminare "In effetti mia madre sarebbe molto orgogliosa di quello che sono!" Avrebbe voluto dire, desiderando di poter dare loro un po' di buon senso. Solo perché trovava il sesso maschile molto più attraente del sesso femminile, non lo rendeva meno ordinario.

Non lo sapeva ancora, ma un giorno avrebbe trovato l'amore e sarebbe stato altrettanto felice, se non più di loro, un giorno...