Capitolo 28

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Allison's pov

Stiamo camminando verso la destinazione sconosciuta del nostro appuntamento e sento il mio stomaco contorcersi ad ogni passo.

"Allora, ci sono novità?" mi chiede Luke cercando di smorzare l'imbarazzo creatosi.

"Beh, non molto. Forse qualcuna ma non so se ti possano interessare perchè, possiamo dire, sono solo delle mie paranoie..."

"No, dai, sono curioso di sapere cosa ti preoccupa." risponde subito girandosi a guardarmi per poi riportare lo sguardo sul marciapiede.

"Uhm...sono molto curiosa di sapere con chi parla Niall di recente, ma..." alzo le spalle "...cerco di passarci sopra perchè potrebbe essere stupido anche solo pensarci, però è difficile." rispondo sinceramente scuotendo la testa per i miei pensieri.

"Ma non è stupido." commento e mi volto verso di lui.

"Ah no?"

"No." ribadisce "Gli vuoi bene, è giusto che ti preoccupi, basta non esagerare." mi rassicura. Annuisco sorridendo, adesso mi sembra stupido essere nervosa per questo appuntamento. Con Luke mi sento sempre in pace.

"Okay." esclama improvvisamente fermandosi "Spero non ti dispiaccia troppi che abbia scelto questo posto." sorride guardandomi attentamente. Riporto lo sguardo davanti a me e mi si presenta quella che sembra essere una sala giochi. Luke mi mostra ancora un sorriso, mi prende per mano e mi trascina dentro l'edificio. Appena entriamo sentiamo i suoni dei giochi venire da ovunque, le macchinette dove devi sperare in un po' di fortuna, i dischi dell'air hockey e le palle da bowling che buttano giù i birilli.

"Buenos dìas!" esclama un uomo paffuto dietro al bancone all'entrata.

"Salve! Vorremo giocare a bowling." dice Luke avvicinandosi.

"L'australiano! Che bello rivederti!" saluta l'uomo allargando le braccia con il suo accento.
"Ho tenuto da parte le tua pista, ditemi il vostro numero così potrete andare a giocare." ci ordina gentilmente l'uomo. Dopo aver detto il numero delle nostre scarpe si allontana nel retro.

"Luke, ma io non sono brava a giocare." ammetto leggermente in imbarazzo.

"Non importa. Ti insegno io, sempre se vuoi." risponde tranquillo. Annuisco felice mentre l'uomo ci porta le nostre scarpe.

"È la pista numero 7! Buon divertimento ragazzi." ci dice l'uomo, io e Luke ringranziamo per poi spostarci sulla pista.

"Come hai fatto a prenotare una pista?" chiedo mentre mi preparo per giocare.

"È bastato qualche autografo per le sue figlie Esmeralda e Belinda." risponde divertito.

"Da quando corrompi le persone?!" chiedo stupita.

"L'ho fatto solo questa volta, non è un crimine!" esclama e io ridacchio per la sua reazione.

"Allora." dico alzandomi "Insegnami a giocare."

"Va bene. È la prima volta che giochi?" chiede prendendo una palla giallo fluorescente.

"Ho già giocato un paio di volte ma poi mi arrendevo e lasciavo sempre giocare Anna." ammetto.

"Non ti preoccupare, adesso ci sono io." risponde sicuro di sè. Alzo gli occhi al cielo.

"Comunque, è molto semplice." comincia a spiegarmi passandomi la palla e io automaticamente metto le dita nei fori della sfera gialla.

"Devi prendere bene la mira e tenere il polso dritto. Tutto qui. E ricordati di trasportare la palla e di non lanciarla o rischi di rompere il pavimento." spiega.

You Saved Me || 1D & 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora