Quando ho scoperto di avere un tumore al cervello, stavo per muorire dentro. Tutta la mia vita, anche se breve, tutto quello che stavo costruendo, andato in fumo, così, in un attimo. Mi sarei messo a piangere all'istante. Stavo muorendo, non riuscivo a crederci. Muorire a 16 anni. Ma come diavolo era successo?! Come era possibile?! I dottori mi dissero, dobbiamo operarlo all'istante, o non ci sarà più niente da fare. Io ero li che stavo per scoppiare. Mi sarei sparato in quel preciso istante se solo avessi avuto una pistola. I miei acconsentirono immediatamente e mi dissero di farmi coraggio e che sarebbe tornato tutto apposto. Sapevo sia io che loro che non sarebbe stato così. Erano più confortanti per loro che per me le loro parole. Appena mi portarono il cellulare in ospedale, avvisai tutti, ogni persona, il mio gruppo, la mia ragazza, la mia classe. Dissi a tutti la stessa cosa: "non so se mi vedrete ancora". All'inizio pensarono scherzassi, ma bastó una foto di me nel letto dell'ospedale per placare quella opinione. Si misero a piangere tutti. Ero molto legato sia alla mia classe che al mio gruppo. La mia ragazza, non ne parliamo. Ogni sera piangeva. E io piangevo con lei. Ho passato i momenti più brutti della mia vita. Poi arrivò il giorno, il dottore mi fece. Andiamo Erik, è ora. Io ero completamente morto all'istante, mi sembrava che il diavolo mi stesse mangiando dentro. Non so quanto sia durato l'intervento, non ho mai avuto la voglia di saperlo. So solo che quando mi riportarono in camera, mia mamma mi salto al collo con le lacrime agli occhi. E io idem. Non fu l'unica che mi salto al collo, c'era anche lei, Martina, la mia ragazza. Era con me anche in quel momento, muorii a vederla. Con la frase: "poi bisogna far ricrescere questi capelli" riuscì anche strapparci una risata a tutti. Fu il fracasso che successe ridendo tutti, che mi fece notare quanta gente c'era nella stanza! Ci sarà stato 20 persone, perché di più non c'è ne stavano. C'era gente del gruppo, di classe, insomma, c'era il bordello! Ma non fu tutta quella gente che mi stupí.
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Quando il mondo crolló
RomanceSi chiamava Erik. Aveva 16 anni ed era un ragazzo come tutti. Conduceva una vita serena. Avvolte era triste, altre felici, come tutti i ragazzi della sua età. Ma non sapeva di essere destinato ad un'evento inaspettato che gli avrebbe cambiato la vit...