Io li per li rimasi un po... Come dire... Perplesso, avevo anche un po' paura di rispondergli, ma comunque gli chiesi che successe. Lei, alzò lo sguardo e mi fece:"non so come dirtelo, ma, forse mi trasferisco". Io avevo le lacrime agli occhi, stavo per piangere. Mi disse che era un po che lo sapeva, ma non me l'aveva detto per non farmi stare male, sapeva che questa non era il momento più adatto, ma la data che suo babbo gli aveva detto, era vicina e lei aveva molta paura, perché non voleva che ci lasciassimo. Non sapevo come fare per trattenere le lacrime, finché non sono scoppiato in un singhiozzo enorme. Lei era lì con me, che piangeva e mi abbracciava. Rimase lì tutta la giornata. Poi verso la sera tornó a casa. La notte non riuscivo ad addormentarmi. Mi era impossibile. Chiudevo gli occhi per 30 minuti ma dopo poco avevo un incubo. Quello che mi era successo, il problema con Martina, mi stava mangiando dentro. Non volevo rendere le cose più difficili a lei. Avevo paura a dirglielo, ma elly mi convinse a farlo. Non so come ringraziarla per tutto quello che fa. Quando a Martina gli dissi in che condizioni ero, la risposta mi risultò alquanto inaspettata. Un:"lo so" come risposta, mi lascio perplesso. Poi continuo dicendomi che anche lei stava così. E che stava facendo di tutto per non partire. Una mattina, pensando fosse a scuola, mi chiamò.
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Quando il mondo crolló
RomanceSi chiamava Erik. Aveva 16 anni ed era un ragazzo come tutti. Conduceva una vita serena. Avvolte era triste, altre felici, come tutti i ragazzi della sua età. Ma non sapeva di essere destinato ad un'evento inaspettato che gli avrebbe cambiato la vit...