Corbyn taci una buona volta!

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...Più tardi...

Siamo appena arrivati davanti alla casa che, in teoria, dovrebbe essere di Jonah ma i ragazzi ne approfittano vivamente e ci vivono anche loro. 

Posso capire che Jonah non ne sia troppo felice...anche io ho avuto un'esperienza del genere con le mie compagne di gita in 1a superiore...è stato molto bello a parte il fatto che avevamo delle specie di case singole e io finii per dormire sul divano perché non avevano abbastanza case a tre camere da letto libere al camp dove ci avevano portati con la scuola e le altre non avevano la minima intenzione di lasciarmi dormire nel letto al loro posto...non mi lasciarono nemmeno un cassetto! E dovevamo rimanere lì una settimana...non mi lasciarono altra scelta che tenere tutti i miei averi nella valigia, e ascoltare la musica andando a correre lungo il pontile vicino al lago alle 6 di mattina...sfortunatamente mi era stato esplicitamente vietato portare il mio adorato skate per cui dovevo farmi bastare le mie gambe per allontanarmi dalle mie roomates. 

Il posto era questo (chissà se lo riconoscete):

Un posto davvero magico, si, che avrei amato molto di più se avessi avuto delle coinquiline un tantino più simpatiche, tipo le mie due migliori amiche Vedika Lewis e Sarah Scott, con me da quando eravamo davvero piccolissime; oppure mia sorella Ma...

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Un posto davvero magico, si, che avrei amato molto di più se avessi avuto delle coinquiline un tantino più simpatiche, tipo le mie due migliori amiche Vedika Lewis e Sarah Scott, con me da quando eravamo davvero piccolissime; oppure mia sorella Maeva, che avrebbe reso tutto molto più bello e mi avrebbe dato degli spunti per delle attività nuove per sfruttare questo bel luogo... Comunque, tornando al presente...

Arrivati davanti a casa di Jonah, suoniamo il citofono.

Dopo poco, vedo venirci incontro una testa riccia conosciuta sotto il nome di Jack e una testa finta bionda, la quale credo dovrebbe essere Corbyn.

Corbyn: "Ragazzi, ma quanto ci avete messo?! Ah, c'è un ospite..." dice, notandomi.

"Lucinda, si, la sorella di Thomas Preston eccetera eccetera...Lo so che in giro mi si ricorda solo per quello, ma preferirei che almeno voi cercaste di ricordare almeno il mio nome o, se proprio, il mio soprannome, ma questa è una storia che non succede mai, per cui fa niente. Andate a fare le prove, tanto io c'ho da fare lo stesso..." e così dicendo me ne vado camminando nella strada deserta, sotto la pioggia iniziata a scendere da poco.

Sottovoce Corbyn mormora: "drama queen", ma non fa in tempo a dirlo che Zach gli tira un pizzicotto, il quale gli provoca un urletto da femminuccia che fa morire dal ridere Jack. Né Daniel né Jonah si accorgono della gag che i tre idioti avevano appena fatto, il primo perché era intento a guardare dove stessi andando, mentre il secondo stava fissando il primo con un'espressione alquanto strana...(#Donah lol)

"Per quando devo venire a darti una mano a casa, Luce? E dov'è che abiti, che non lo so?" dice Daniel, ma io sento solo dei pezzi strascicati di quello che sta dicendo e mi sono alquanto incomprensibili. 

Zach, ascoltando le parole di Daniel, si rende conto di quello che era successo prima e si innervosisce non poco...

"Ma voi non lo capite proprio, eh?!" dice Zach ai ragazzi. "Luce è ancora in trauma per suo fratello, e ora è più nella sua ombra di quanto non lo fosse già prima in quanto sua sorella minore...ed essere ricordata come la sorella del ragazzo morto non è affatto divertente, dovreste essere abbastanza adulti per capirlo da soli! Scusatemi, ma ora vado a vedere come sta la mia migliore amica." E dicendo questo esce dall'atrio della casa di Jonah, in cui erano entrati per non prendere la pioggia, arrabbiato e deluso dal comportamento a dir poco infantile dei suoi amici e compagni di band.

Zach's Pov

Corro fuori dall'atrio di quella casa accompagnato solo dai richiami degli altri ragazzi che mi dicevano di tornare in casa, per non farmi correre sotto la pioggia di metà mattinata per andare dalla mia migliore amica, la quale loro hanno fatto soffrire molto in pochi istanti di semplice conversazione.

La trovo che vaga a caso in una via laterale verso sinistra, diretta molto probabilmente verso la spiaggia, la sua amata spiaggia, il suo luogo preferito in assoluto.

"Cindy-Lu! Lucinda!" la chiamo. Invano, perché il rumore delle auto che arriva dalla strada principale e la pioggia che scende su di noi e su tutto il resto della città annulla il suono delle mie parole. La raggiungo in poco tempo, non senza affondare le mie scarpe da ginnastica e un quarto dei pantaloni della tuta in un paio di pozzanghere inaspettate presenti sul tragitto. Ma non importa, quello che è importante ora è Luce, la mia migliore amica, lei e solamente lei. Vabbè dai, i vestiti e le scarpe si lavano, gli amici ci sono per sempre, le macchie no... boh non so perché ho fatto sto pensiero, I'm stupid... 

"Luce, shh, dai, non piangere...vieni qui." le dico, mimando con le braccia ad un abbraccio. Lei accetta senza troppe obiezioni e rimane lì, con la testa appoggiata lateralmente sul mio petto, piangendo silenziosamente, con qualche occasionale singhiozzo che le scuote leggermente il corpo; il viso rigato da anni di tristezza, repressa sotto un sorriso forzato dalla società, che si riversano tutti in una volta all'esterno in un'onda infinita di lacrime, che escono dagli occhi di chi se la merita di meno tutta questa tristezza: Lucinda.

"Perché sono sempre l'ombra di mio fratello? Perché?!" mi chiede tra i singhiozzi, forse più a sé stessa che a me direttamente. 

"Non lo so, Luce, non lo so davvero...ma devi restare forte, ci saremo anche noi cinque con te, ok? Dai, torniamo a casa di Jonah, che ti do una sistemata come facevamo da piccoli e poi ti ascolti un po' le nostre prove, ok? Così ti rilassi un po' e, come dicevi prima, ti distrai un po'." le dico, cercando di essere il più rassicurante possibile.

I suoi capelli rossi, prima raccolti in treccia, si sono sciolti e ora sono zuppi di pioggia; i suoi occhi azzurri sono ancora lucidi e arrossati dal pianto, le guance rigate dalle lacrime. La maglietta dei Guns N' Roses che indossa, non so se sia bagnata dai resti delle sue lacrime o dalla pioggia che continua a scendere...oppure da un misto di entrambi. Le metto addosso al corpo bagnato, delicatamente, la mia felpa con il cappuccio, pressoché asciutta grazie al giubbotto che avevo indossato, ancora calda di me e della corsa che ho fatto per arrivare da lei.

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Spazio Autrice:

salve gente, scusate il ritardo ma avevo storia da studiare (22 pagine per lunedì/martedì) più biologia per martedì e spagnolo pure... tante cose per scuola insomma. Come vi piace sta storia? Io sto amando l'amicizia tra Luce e Zach, sono troppo cute! E voi, come pensate continuerà la storia? Beh, dovrete aspettare settimana prossima per scoprirlo. Godetevi il capitolo fino ad allora. Notte amori, vi voglio bene.

-Lizzy

A Bet For Love ~ Una Scommessa per Amore - D.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora