I'm wearing a stranger's clothes! No wait, it's just Zach's hoodie

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« Woke up in the morning wearing someone else's clothes - Old Me by 5SOS »

Oddio, mi scoppia la testa quasi...dai, proviamo ad aprire gli occhi...non ci riesco proprio, se li apro la testa mi gira peggio di una trottola e non riesco più a capire nulla... non ricordo niente di quello che è successo, so solo che mi sono seduta sul divano vicino a Vedika ad ascoltare le prove dei ragazzi e poi più nulla, so solo che la testa mi gira e gli occhi non hanno alcuna intenzione di aprirsi. 

Ci riprovo un paio di volte finché non mi riesce di tenere gli occhi aperti, abbastanza da osservare il luogo dove mi trovo. É una stanza buia, credo sia una camera da letto, poiché sembro essere sdraiata sul letto di quest'ultima, abbastanza comodo, a dire il vero... Noto anche che ho ancora addosso la felpa del mio bff, Zach, sa ancora di lui...che dolce che è..mi era mancato, sul serio.

Faccio appena in tempo a riconoscere queste poche cose che sento un rumore provenire dall'unico punto di luce, anche se fioca, della stanza: la porta socchiusa verso la mia sinistra.

Entra qualcuno, che alla luce della porta aperta vedo essere senza maglia (ma io incontri normali no mai vero?!) che dice: Ti sei svegliata finalmente!

Questo mi fa prendere un colpo, o meglio, l'insieme dello spavento che ho preso dalla voce che ha parlato e la vista del ragazzo.

Lui dice, non so ancora chi dei ragazzi sia, o chiunque sia, perché potrebbe anche non essere uno dei Why Don't We, per quel che ne so, pare leggermi nel pensiero e intuire il motivo del mio silenzio e mi chiede: Vuoi che mi metta una maglia?

Io, ancora un po' stordita, annuisco e poi da scema mi rendo conto che, al buio, lui non mi riesca a vedere, per cui dico: Meglio sarebbe, grazie.

Vedo il ragazzo infilarsi in velocità una maglia presa da una pila lì vicino e poi sedersi vicino a me, sul letto. Vedo solo il suo profilo scuro nella penombra, non riesco bene a riconoscerlo. 

Gli chiedo: Ma che ore sono?

Lui si controlla l'orologio che ha sul polso (con le luci a LED, elettronico) e dice: sono le 11:30. Vuoi che ti porti a casa?

E io gli dico: Sì, ma prima dimmi come cavolo sono finita qui.

Lui: Qui come casa di Jonah oppure qui come la stanza in cui siamo?

Lei: Qui, qui nella stanza. Ma prima, se gentilmente accendessi una luce, mi sarebbe molto più semplice parlarti.

Lui: Agli ordini, Luce.

E con questo si alza e accende la luce, e questa illumina una stanza leggermente in disordine, con qualche paio di scarpe scompaiato in giro per la stanza. Dopo aver osservato bene la stanza, mi giro a guardare lui. E lo riconosco: è Daniel Fricking Hot James Seavey.

Daniel: Va meglio?

Vorrei dirgli di no, che preferivo non sapere di star parlando con la mia crush, ma non posso mica dirgli questo, per cui dico: S-sì, grazie.

Daniel: Volevi sapere come sei arrivata nella mia stanza, vero?

Io: S-sì...

Daniel: Beh, dopo le prove della band, tu ti sei addormentata sul divano dove ti eri seduta, in salotto. Corbyn, Zach e Jack se ne sono andati per le loro strade. Vedika ci ha lasciato detto di dirti che sarebbe passata più tardi a darti una mano a casa, a sistemare. Io e Jonah ci siamo fatti una doccia, non insieme ovvio, mentre tu te la dormivi tranquilla in camera mia. Ti ho portato io qui perché non dormissi sul divano tutta messa male, spero non ti sia dispiaciuto...Poi sono venuto qui, pensando che dormissi, per cambiarmi, e ti ho trovata sveglia. Non è successo nulla di quello che credo tu stia pensando, puoi stare tranquilla.

Io: Ah, per fortuna, sennò giuro che mi buttavo da un balcone. (cit me e la mia passione per i balconi)

Daniel: E perché mai? Perché avresti dovuto buttarti da un balcone? Cioè, ti saresti suicidata solo per il semplice fatto che noi due avessimo dormito insieme? 

Io: beh, Daniel...cerca di capirmi: primo, mi sembri ancora mio fratello; secondo, diciamo che è meglio non dirlo quello che volevo dire...

Daniel: E cosa volevi dire?

Io: No niente, lascia stare, è una cavolata, davvero. Riportami a casa, piuttosto, e portati un cambio di vestiti e tutta la tua buona volontà dietro, che rimani a mangiare da me e poi mi aiuti a sistemare, intesi?

Daniel: Intesi. Dammi 10 minuti e possiamo andare.

Io: Ok.

In auto, 10 minuti più tardi...

Daniel: Comunque, Luce, che volevi dire prima?

Io: No, niente, è una cavolata, te l'ho già detto, Daniel, lascia stare.

Daniel: Luce, dai, sono io...

Io: Ed è proprio questo il problema.

Daniel: Ehm...Ma cos-? Non sto capendo...

Io: Se non ci arrivi da solo meglio che lasci stare anche solo a provarci, a dirtelo.

Daniel: No, dai...Sei vergine, è questo che vuoi dire? Dico in entrambi i sensi...

Io: Sì, sia come segno zodiacale sia l'altro senso. Ti stupisce? Caxxi tuoi.

Daniel: No, è solo che...no vabbé niente. (è solo che cosa, Daniel? Ti piace Luce per caso? O c'è qualcos'altro?)

Io: Ecco bravo, non dire nulla. Meglio che fai partire l'auto, che sennò stiamo fermi qua, nel vialetto della casa di Jonah.

Daniel: Giusto, giusto.

Il ragazzo pare essersi appena risvegliato dai suoi pensieri...boh vabbé.

Spazio Autrice:

Ciauu, come state? Sono tornata dopo una settimana di solo studio...mi è mancato scrivere! Comunque, e se Daniel provasse qualcosa per Luce? Vedremo... Buona ultima settimana di scuola people! Forse pubblicherò un aggiornamento a Natale o alla Vigilia, vedremo... vi amo e grazie di aver fatto salire questa storia ad oltre 200 letture, sono super felice...comunque, penso proprio che ci saranno credo almeno 2 o 3 sequel...non so...vedremo quanti filoni di storie riesco a tenere su...vi adoro.

Notte,

Lizzy.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 13, 2023 ⏰

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