Petra: "anche il Capitano Levi impugna le lame allo stesso modo"
T/N: "quindi lui combatte così?"
Guardai le lame girate al contrario per poi accennare un piccolo sorriso; ero davvero orgogliosa di me, senza saperlo avevo appena usato la tecnica di colui che definivano come il soldato più forte dell'umanità.
Chissà se sarò mai come lui...
A contrario mio, Petra, sembrava tutt'altro che felice. Mi guardava quasi in cagnesco, per la prima volta in questi giorni sembrava un'altra persona.
T/N: "c'è qualcosa che non va?"
Le chiesi alzando un sopracciglio.
C'era palesemente qualcosa che la turbava, forse la sua era gelosia?
In pochi istanti tornò col suo solito sguardo gentile e la sua espressione si ammorbidì.Petra: "siete state entrambe molto brave! Siete libere di andare, per oggi avete finito"
Annuimmo soddisfatte raggiungendo subito dopo il castello.
Non raggiungemmo nemmeno gli altri per la cena. Eravamo davvero troppo stanche, e ognuna entrò nella rispettiva stanza.La mattina seguente
Dei rumori improvvisi mi svegliarono bruscamente. Era davvero presto, anche troppo, il sole non era ancora sorto e l'orologio segnava le 6:45.
Mi alzai, ancora in pigiama, dirigendomi alla porta, il punto da cui proveniva il rumore.
Un brivido mi percorse la schiena al solo contatto col pavimento gelido.
Indossavo una camicia da notte blu e dei pantaloncini del medesimo colore.T/N: "chi potrà mai essere a quest'ora..."
Sussurrai sbadigliando e appoggiando la mano sulla maniglia della porta ancora mezza addormentata.
Aprii lentamente tirando fuori la testa non appena possibile.Hanji: "buongiorno principessa. Stavi dormendo?"
Sul serio?
T/N: "si...è successo qualcosa?"
Domandai strofinandomi gli occhi.
Hanji: "il capitano Levi ha detto di chiamarti. Ti sta aspettando fuori"
T/N: "a quest'ora?"
Chiesi sospirando, passandomi le mani sulla faccia in segno di esasperazione.
Hanji: "forza e coraggio T/N"
Aggiunse lei sorridendo calorosamente e aprendo le braccia, invitandomi a sorridere con lei.
Forzai un sorriso, che alla fine risultò quasi come un paralisi facciale, per poi chiudere la porta e andare a vestirmi.
Nel giro di 10 minuti ero pronta e così uscii avviandomi in direzione del capitano Levi.Appena lo vidi mi avvicinai a lui, e quando mi ci trovai di fronte feci il saluto militare. O almeno ci provai, non mi ero allenata molto a farlo, infatti invertii le braccia.
T/N: "Buongiorno Capitano!"
Dissi alzando la voce e tirando su il mento.
Levi: "le tue braccia"
T/N: "cosa?"
Levi: "sono al contrario"
T/N: "oh..."
Abbassai lo sguardo imbarazzata, mentre tutta la fiducia che fino ad un secondo prima avevo improvvisamente scomparì. Lentamente mi sciolsi da quella posizione, stiracchiandomi la schiena, mandando al vento tutta quella compostezza che avevo assunto.
Levi: "non c'è bisogno che tu lo faccia con me comunque"
T/N: "mh?"
Levi: "il saluto militare, non c'è bisogno che tu lo faccia"
Annuii guardandolo ancora assonnata.
Se mai avessi incontrato un uomo simile nel sottosuolo penso che gli avrei rotto qualche dente! Davvero, al solo pensiero della sua scarpa sul mio volto mi salivano i nervi a fior di pelle.T/N: "perché così presto?"
Levi: "questo dovrebbe essere l'ultimo dei tuoi problemi"
T/N: "perché mai? Sono solamente le 7!"
Levi: "perché sta sera tornerai nella tua stanza piangendo per la fatica che farai oggi, e andremo avanti così per altri due mesi"
Lo guardai senza rispondere, non avevo alcuna forza di ribattere così rimasi in silenzio ad ascoltare.
Mi fece fare quasi 2 ore di allenamento. Ero distrutta. Ed erano solamente le 9.Levi: "ora che ti sei riscaldata, possiamo provare a combattere. Immagino tu sappia farlo anche senza i miei insegnamenti, d'altronde sei cresciuta anche tu nel sottosuolo"
"Anche tu"? Che strano...quindi anche lui era cresciuto nel sottosuolo?
Ci mettemmo entrambi in posizione, avevamo due tecniche davvero molto differenti.
Lui preferiva colpire sempre per primo, e non aveva paura nel farlo.
Non si faceva alcuno scrupolo a colpire forte, anche se di fronte aveva me.E va bene stronzo. Vorrà dire che mi dovrò impegnare.
Lui era forte, ma io ero molto più agile. Sapevo difendermi senza alcun problema e conoscevo qualche tecnica imparata dai miei vecchi amici nel sottosuolo.
In più con tutte le risse che facevano al vecchio bar avevo imparato davvero un sacco di cose, come sferrare un colpo, come rompere un braccio al tuo opponente. Mi venne insegnato anche come uccidere un uomo a mani nude, non che ne avessi mai avuto la necessità.Tra me e lui ci fu un duro incontro, durò quasi un ora.
Ero stanchissima non ce la facevo più, stavo sudando e mi tremavano le gambe.
Invece lui era impassibile, nemmeno un goccia di sudore, eppure si era allenato con me tutta la mattina.
Non sembrava per niente stanco, anzi, sembrava che dovesse ancora iniziare ad allenarsi!T/N: "ma come fai..."
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Nell'ombra - Levi x Reader
Fanfiction♡ storia in corso ♡ T/N è una giovane ragazza che conduce una vita fuori dalla norma, vive con la sua famiglia nella città sotterranea e per tirare avanti le cuoia intraprenderà una carriera da criminale assieme alla sua amica Darla. Ma un giorno, d...