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?: "ehy! Voi due siete le ragazze della città sotterranea?"

La voce proveniva alle nostre spalle, così mi girai e notai un ragazzo biondo con un bel sorriso stampato in volto.

Ci conoscono già tutti?

?: "piacere io sono Armin!"

Darla: "Darla, e lei è T/N! Il piacere è tutto nostro"

Armin: "ci hanno raccontato di voi i nostri superiori, non immagino quanto possa essere strana questa situazione per voi"

Disse iniziando ad incamminarsi verso un tavolo pieno di altre persone, così lo seguimmo in silenzio.
In effetti aveva ragione, era davvero strano.

Prendemmo posto al tavolo, stringendoci all'angolo per non essere ingombranti e guardando i nostri piatti vuoti.

Armin: "ragazzi, vi presento Darla e T/N"

Wow era così imbarazzante. Le mie guance si tinsero di un fievole rossore sentendo tutto gli sguardi su di noi.

Armin: "invece loro sono Eren, Mikasa, Christa, Ymir, Jean, Sasha, Connie, Berthold, Annie e Reiner"

Ecco. A malapena mi ricordo il mio di nome, figurati se mi ricordo i loro. Come si chiamava quello biondo già? Armin?

La serata bene o male passó abbastanza in fretta tra chiacchiere, risate e qualche battibecco fra Eren e Jean.
I ragazzi non facevano altro che domandare a me e a Darla com'era la nostra vita nella città sotterranea, come biasimarli, anch'io sono curiosa di com'è la loro vita all'interno delle mura!
Il cibo era davvero buono, in più la compagnia non faceva altro che migliorare il tutto.

Finita la cena ci salutammo velocemente, per poi andare ognuno nella propria stanza.

Mi buttai nel letto, non avevo nemmeno la forza di cambiarmi dopo una giornata così faticosa.
Come se non bastasse, il segno sulla faccia non era ancora sparito. Aveva qualche graffio, e probabilmente il giorno dopo mi sarebbe venuto un livido.

Mi accarezzai lievemente il volto con la punta delle dita, prima di cadere in un sonno profondo.

Darla: "buonanotte anche a te, T/N"

Il giorno seguente

Erano le 7 del mattino e avevo un mal di schiena terribile dovuto al calcio che il nano mi aveva dato, in più non avevo dormito poi troppo bene, sarà stato il letto scomodo, oppure lo stress della giornata precedente, fatto sta che mi svegliai spesso durante la notte.

T/N: "Darla? Darla sei sveglia?"

Sussurrai, ricevendo un mugolio come risposta.

T/N: "Darla sono le 9!"

Darla: "COSA?!"

Si alzò di colpo, saltando giù dal letto e correndo a prendere i propri vestiti.
Scoppiai a ridere per quella scenata e lei capì. Mi guardò male, finendo di vestirsi ma senza tornare nel letto.

Mi alzai dal letto anche io e cominciai a vestirmi, uscendo poi dalla stanza seguita da Darla.

Mancava ancora un ora, così decidemmo di entrare in mensa e sederci al tavolo dove avevamo cenato la sera prima.

Era vuota, come immaginavo, tranne per una persona. Il nano. Era seduto qualche tavolo avanti il mio, con una tazzina fra le dita e lo sguardo perso all'interno di essa.

Quanto vorrei pestargli il viso per fargli sentire lo stesso dolore!

T/N: "buongiono"

Mi limitai ad essere educata, accennando un sorriso.
Invece lui nemmeno mi rispose, e tantomeno mi guardò. Che tipetto difficile.

T/N: "io non credo di sapere ancora il suo nome, conosco solo Petra, signore!"

Aggiunsi, cercando un minimo di interazione con lui, il quale continuò bellamente a fingere della mia non-esistenza mentre Darla mi dava qualche gomitata sul braccio per intimarmi a stare zitta.

All'interno della mensa cominciarono ad entrare anche gli altri membri della squadra.

?: "Buongiorno a tutti, oh, ma ci siete pure voi ragazze. Bene allora ne approfitto per presentarvi tutti. Io sono Hanji Zoe, ma chiamatemi Hanji il mio nome non mi fa impazzire.
Loro sono Petra, Mike, Erd, Gunter, Auruo ed infine ultimo, ma non per importanza, Levi"

Disse la donna indicandoli uno ad uno per poi sorriderci ed invitarci a sedere al loro tavolo. Rifiutammo, ma ella insistette talmente tanto che fummo costrette ad accettare.

E così lo stronzo si chiama Levi...

Auruo: "siete sedute al tavolo con i membri della squadra Levi! Mi sembrerebbe cortese salutare almeno"

Petra: "sta un po' zitto!"

Aggiunse lei dandogli un colpetto dietro la testa, il quale portó Auruo a mordersi la lingua.

Trattenni una risata alla scena, forse alla fine non erano così duri come sembravano, tutti tranne Levi almeno, il quale rimase impassibile a fissare la tazzina di caffè, alzando lo sguardo ogni tanto per guardare i membri della squadra.

Nell'ombra - Levi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora