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4 anni dopo

Ricordo ancora benissimo il giorno in cui rubai il movimento tridimensionale. Al tempo facevo davvero schifo ad usarlo, infatti mi schiantai contro un muro ma, per fortuna, non mi feci nulla se non qualche livido.
La vita procede come al solito, più o meno.
Mamma si è ammalata, ha una malattia alle gambe e non possiamo portarla all'ospedale. Le cure sono un bene di lusso che non possiamo permetterci.
Papà porta avanti la locanda, anche se da quel che ho capito le cose stanno andando abbastanza male.
Ed io, beh. Ho cominciato a rubare e il movimento tridimensionale mi è di grande aiuto.
Da quando l'ho rubato ogni giorno faccio pratica e posso dire  di essere migliorata tantissimo.

È sera e papà torna a casa, come al solito, la prima cosa che fa è andare da mamma per assicurarsi che stia bene. Ormai non esisto più, ma posso capirlo.

Papà: "oggi cos'hai fatto?"

Non è fiero di quel che faccio, lo si capisce dal tono con cui lo dice, ma credo si renda conto che lo faccio per il nostro bene. A volte mi chiedo se avesse preferito che facessi la prostituta.

T/N: "ero con Darla, ha pagato quello stronzo di Clifton per uno di questi sai?"

Dico indicando il movimento tridimensionale, sbuffando all'idea che l'abbia pagato.

T/N: "non capisco perché non mi abbia chiesto di rubarglielo! Rubo a quello stronzo quasi tutti i giorni!"

Papà mi fissa qualche secondo, prima di andarsene in camera con mamma.
Clifton era il boss del mercato nero quaggiù alla città sotterranea.
E per quanto riguarda il mio lavoro, venivo pagata per rubare carichi e merci a quest'uomo.
Quindi non ero del tutto nel torto alla fine! Io eseguivo solo gli ordini, ero una piccola pedina di un qualcosa più grande di me.

1 mese dopo

I giorni procedono come sempre.
Darla migliora sempre di più col movimento tridimensionale, tant'è che ha cominciato a lavorare con me.

Darla: "qual'è l'incarico del giorno T/N?"

T/N: "dobbiamo rubare delle merci - dico leggendo il piccolo foglio su cui c'era scritto cosa avremmo dovuto fare- e...il carro di Clifton passerà alle 13 sotto Torre dell'Angelo, a quel punto arriviamo noi e senza troppi problemi prendiamo le due borse che vi sono sopra. Non sappiamo cosa contengono quindi stiamo attente come al solito. La consegna avverrà alla parete ovest della grotta"

Darla: "più semplice del previsto"

Mi sorride dolcemente. A volte mi chiedo perché Darla viva qua, una ragazza così dolce e fragile non si merita questa vita. Lavoro anche per portare fuori lei da questa merda di grotta.

Ci battiamo il pugno per poi innalzarci in aria grazie al movimento tridimensionale.

In pochi minuti raggiungiamo il carro, come scritto sul foglio era fermo sotto Torre dell'Angelo, scendiamo e in pochi istanti prendiamo uno zaino a testa e ripartiamo via mentre l'uomo gridava alle nostre spalle.

T/N: "Liscio come l'olio"

Sorrido a Darla continuando a guardare davanti a me, ma come finisco la frase alle nostre spalle 5 persone svoltano l'angolo.
Anch'essi avevano il movimento tridimensionale ed un mantello verde con il cappuccio che gli copriva il volto.

T/N: "e questi chi li ha chiamati?! Come fanno ad essere già qua?!"

Darla: "li seminiamo okay? Alla prossima io giro a destra e tu a sinistra. Ci vediamo alla parete ad ovest!"

Annuisco guardando dove avrei dovuto svoltare.

T/N: "ci vediamo!"

Le grido cambiando improvvisamente direzione aumentando velocità.
Passo sotto ad un ponte, sfregando quasi col sedere per terra, per poi ritornare all'altezza delle finestre delle altre case.
Dietro di me tre guardie mi seguivano, una sembrava molto più esperta delle altre.

Da quando il corpo di guarnigione sapeva muoversi così bene?

Sbuffai infilandomi in una casa, passando da un balcone aperto, raggiungendo l'altro estremo dell'abitazione e uscendone rompendo una finestra.

T/N: "Okay dovrei aver-"

Non faccio in tempo a finire la frase che un uomo incappucciato mi piomba addosso.

Rotoliamo insieme per qualche metro finendo l'uno sopra l'altro.
Improvvisamente le altre due persone che mi inseguivano fino a qualche attimo prima, arrivano alle mie spalle puntandomi una lama alla gola.

Rimango in silenzio terrorizzata dalla situazione, questa è stata un imboscata. Non pensavo avessimo tutta questa fama io e Darla come ladre.

Lo stesso uomo che un attimo prima mi aveva catturata ora è in piedi dinanzi a me, guardandomi dall'alto al basso. Mi sento così debole.

Da dietro l'angolo esce Darla, lei però ha le mani legate, e dietro di lei i due soldati che la stavano inseguendo poco prima ora la tengono ben salda. La portano vicino a me e con un calcio la fanno inginocchiare.

Darla: "ehy! Piano!"

Esclama lei spaventata dalla situazione.

Ora che ci hanno catturate cosa ci faranno? Ci torturerrano? O peggio...ci uccideranno? E il tutto per aver rubato?

Nell'ombra - Levi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora