Un suono di passi strascicati seguito da uno scalpiccio sommesso. Notte. La metropolitana deserta ed il freddo penetrante che si avvinghiava alle ossa.
Il demone correva con la sua andatura traballante ed irregolare, producendo un rumore metallico cantilenante lungo le rotaie, fuggendo dai Cacciatori al suo inseguimento. I passi di questi ultimi che si facevano sempre più lievi e distanti, perdendo terreno, fino ad estinguere totalmente il suono da loro prodotto. Il demone si fermò, guardandosi indietro. Forse avevano rinunciato a dar lui la caccia, in fin dei conti i Nephilim erano strani; era complicato capire cosa frullava loro per la testa.
Attese qualche attimo ancora. Niente, il suono dei passi non giungeva più alle sue orecchie.
Sorrise, soddisfatto.
Dannati Cacciatori, dovevate saperlo che non sarebbe stato così facile prender... Non fece in tempo a formulare quell'ultimo pensiero che sentì qualcosa di freddo che veniva premuto contro la sua schiena. Si voltò di colpo, fendendo l'aria con le sue quattro braccia e scaraventando via il Cacciatore che si era posizionato alle sue spalle.
<< Zack, accidenti, per quale motivo hai esitato? >>
Il demone si voltò nuovamente. Un altro Nephilim era comparso alle sue spalle. Indossava la tenuta dei Cacciatori e brandiva una spada angelica nella mano destra. Aveva i capelli neri, un po' lunghi per un ragazzo, il viso affilato e gli occhi chiari. Gli mancava il lobo dell'orecchio sinistro. Il mostro sibilò stizzito alla consapevolezza di essere stato messo nel sacco.
Il ragazzo scaraventato a terra dal demone si rialzò. Anche lui indossava la tenuta da combattimento dei Cacciatori. Aveva la carnagione chiara, gli occhi scuri ed il volto un po' squadrato. Dal suo aspetto si poteva dedurre facilmente che fosse di origini stranieri e non italiche. Si strofinò una mano sui corti capelli biondi e disse: << Volevo interrogarlo, prima di trafiggerlo. Magari in giro ce ne sono altri, come lui. >> Ed additò il demone.
<< Tu sei sempre troppo buono >> rispose l'altro.
Mentre i due ragazzi discutevano, il demone continuava a girare il capo a destra ed a sinistra, tenendo sott'occhio i suoi due avversari. << Come avete fatto? >> sibilò mostrando le zanne << Il rumore dei vostri passi... era scomparso! >>
Il ragazzo dai capelli corvini sollevò una mano, mostrandone al suo interlocutore il dorso, sul quale spiccava uno strano ghirigoro nero. << Mai sentito parlare della runa del Silenzio? >>
Il demone ringhiò. << Ma l'altro... come ha fatto a superarmi senza che lo notassi? Esiste una stupida runa anche per questo? >>
<< Questo posso spiegarlo io >> intervenne Zack. Il demone si voltò verso di lui. << Portali >> asserì il ragazzo, rigirandosi un pugnale tra le mani, composto << Ne abbiamo fatto aprire uno alla fermata Famagosta, apposta per fronteggiarti, consci del fatto che avresti intrapreso questa strada per sfuggirci. Forse non lo sai, ma sono settimane che pediniamo i tuoi spostamenti ed ideiamo un piano atto a catturarti. >>
Il demone ringhiò nuovamente, ma, dopo di che, sorrise. << Bravi. Un piano perfetto. Ma forse non avete messo in conto la possibilità che potessi... attaccarvi! >> ululò e si gettò contro il Cacciatore dai capelli neri, ruotando su se stesso con vigore.
<< Attento Xavier! >> gridò Zack all'amico. Quello sollevò la spada, chiamandola e facendola sfavillare di luce.
<< Yeiayel! >>
Il demone approfittò della frazione di secondo che servì al ragazzo per sollevare la spada e darle un nome e lo colpì alle gambe. Xavier cadde a terra rovinosamente, con la spada stretta tra le mani.
Zack menò un fendente contro il demone, ferendolo ad un braccio. Nonostante fossero in superiorità numerica, i due Cacciatori avevano, in due, lo stesso numero di braccia del mostro e questo giocava solo a loro svantaggio. Il demone utilizzava due braccia per pararsi il corpo dai colpi e due per attaccare con i suoi artigli.
Xavier si rialzò e con la spada riuscì a mozzare un braccio al demone, che urlò forte per il dolore, inondando il ragazzo del suo sangue nero e viscoso. Zack lanciò il suo pugnale ed inchiodò il demone al muro umido della metropolitana, centrandolo in una mano. Estrasse un'altra spada e si mise davanti al demone, pronto ad attaccarlo alla minima avvisaglia. Xavier gli si affiancò con la lama angelica stretta in pugno ed un rivolo di sangue che gli macchiava il labbro inferiore.
Il mostro sapeva che era finita, che sarebbe morto e sprofondato nell'oscurità e nell'oblio. Era perfettamente conscio che per lui era giunto il momento di scrivere la parola fine. Era solo questione di minuti.
Ma ad un certo punto lo sentì: l'odore di un altro demone. Era così forte e familiare. Non poteva sbagliarsi, era proprio l'odore caratteristico dei demoni. Un odore sottile, ed impercepibile agli altri esseri viventi. Un odore che solo i suoi simili riuscivano a cogliere. Era l'odore di un demone antico e probabilmente molto potente.
Fremette mentre il pugnale che lo inchiodava al muro sfrigolava sulla sua carne ed i Cacciatori lo tenevano a bada con le loro lame.
Sogghignò. Qualcuno era venuto ad aiutarlo. Percepiva addirittura i suoi passi avvicinarsi.
<< Cacciatori! >> urlò, entusiasta << Non mi avrete mai! Mai! Ora è giunta la vostra fine! Pregate, perché per voi non sorgerà più il sole! Dannati Nephil... >> Ma quelle ultime parole gli morirono in gola quando vide la figura che emerse dalle tenebre della galleria.
Una ragazza.
No, una Cacciatrice.
Aveva i capelli ricci, lunghi e raccolti in una coda di cavallo. Altezza nella media. Snella e dall'aspetto calmo, ma determinato.
Il demone era con gli occhi sbarrati.
Non era possibile. Quell'odore proveniva da lei!
La ragazza in tenuta da Cacciatrice si portò davanti al demone, sguainando una lama angelica.
Il demone serrò le mascelle e si dibatté. Conscio che era giunta per lui la fine urlò: << No! Che scherzo è questo!? Non è possibile! Non è vero! >> poi più forte: << Come fai ad essere un demone!? Chi sei tu!? >>
La ragazza lo fissò attraverso due grandi e vacui occhi neri. << Reuel >> disse e la sua lama sfavillò. Con un'agile mossa la ragazza la sollevò e la ficcò nel torace del demone, facendo fondere la sua luce bianca con il sangue nero.
<< Chi l'aveva detto che non avevamo preso in considerazione il fatto che ci attaccassi? >> commentò Xavier con un sorriso.
STAI LEGGENDO
SHADOWHUNTERS - La prospettiva del demone
RomanceFanfiction AU su Shadowhunters. Cosa accadrebbe se l'esperimento compiuto da Valentine Morgenstern sul figlio Sebastian fosse ripetuto? E cosa succederebbe se la vittima di tale sopruso fosse del tutto conscia di essere l'errore di un folle? Reuel...