Capitolo 14

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Note dell'autrice: questa è la prima volta che riesco a concludere degnamente una fanfiction, senza tagliare parti o avere fretta perché ho perso l'ispirazione. 
Ringrazio chi è arrivatx fino a qui con me, sono consapevole che sia una storia su wattpad e la qualità sia in linea con la piattaforma (tono neutrale, nessun giudizio), ma sono comunque fiera di questo piccolo traguardo raggiunto.

Chi ha visto l'anime e ama le opening quanto me, coglierà le citazioni che ho sparso in giro (vi consiglio le cover in inglese di AmaLee e Studio Yuraki, per non parlare del canale italiano Thymeka, anche se su Black Clover purtroppo non ha fatto molto).

Bando alle ciance, vi lascio all'ultimo capitolo di "Quel regale asterisco blu"! 👇

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Sono passati pochi mesi dalla fine degli scontri con l'Occhio magico della notte bianca.
E sono cambiate tante cose.

Da dove partire?

Qualche giorno dopo il ritorno della quiete, io e Julius Novachrono abbiamo rinunciato ai nostri incarichi istituzionali. Fuegoleon Vermillion ha ottenuto il ruolo di Imperatore Magico e Yami Sukehiro quello di vice.

Perché? L'intento era ed è quello di lanciare un messaggio forte nel Regno di Clover, ossia che una nuova ricostruzione è possibile solo se inclusiva ed equa.

Non importa da dove tu venga, se sei un orfano, uno straniero o un nobile, e quanta magia tu abbia, tutti a questo mondo possono splendere.

E l'idea di avere come leader un integerrimo nobile di sangue reale e uno straniero che si è costruito la propria vita a Clover partendo da zero ci è sembrata la più azzeccata.

Per i posti vacanti di Comandati delle compagnie del Leone Cremisi e del Toro Nero?

La scelta è stata piuttosto semplice.
Leopold Vermillion ha preso il posto del fratello maggiore, mentre per il Toro Nero l'incarico è stato assegnato ad Asta per il valore e il coraggio dimostrati nei momenti critici.

Non so se quel ragazzo riuscirà davvero a diventare Imperatore Magico, ma ne ha tutti i requisiti.

William Vengeance, dopo che l'elfo Patrick ha abbandonato il suo corpo, voleva fare ammenda andando in esilio.
Ma Julius, in uno dei suoi ultimi atti da Imperatore, lo ha convinto a rimanere come Comandante dell'Alba Dorata e impegnarsi nella ricostruzione del Regno.

Molti sono rimasti stupiti da questa decisione, ma chi conosce Julius sa che preferisce costruire più che distruggere. E dare una seconda possibilità quando lo ritiene giusto.

E, parlando di ricostruzione, c'è un altro lieto fine.

«Elyod, a cosa pensi?» esclama Julius, distraendomi dai miei pensieri. Mi volto verso di lui e gli sorrido teneramente.

«Agli ultimi mesi, ai tanti cambiamenti...» commento, facendomi stringere in un caldo abbraccio.

Dopo le dimissioni, Julius mi ha chiesto di ufficializzare la nostra unione e adesso siamo pubblicamente compagni di vita.
E come luna di miele: un viaggio di tempo indeterminato per scoprire ogni singolo angolo del nostro regno. Avventura, esplorazione, ma anche bei paesaggi e un sacco di nuovi amici.

«Hai ragione, ci sono stati tanti cambiamenti, ma sono contento che qualcosa sia rimasto» sussurra accarezzandomi e guidando il mio viso verso il suo.

Poco prima di chiudere gli occhi e lasciarmi coinvolgere dai dolci baci che solo lui sa dare, rubo qualche sprazzo del suo volto.

E, ormai da settimane, quel regale asterisco blu (che un tempo Julius aveva tatuato sulla fronte) è completamente scomparso.

Mi ha spiegato che, quando era ancora un giovane mago, aveva trovato in gran segreto un manufatto antico che permetteva di custodire parte del proprio mana, in modo tale da poterlo liberare al bisogno.

L'asterisco blu sulla fronte segnava il legame tra lui e il manufatto, venutosi a spezzare quando Julius, in punto di morte, ha fatto uso di quel mana per sopravvivere.

E ricordo ancora il mio stupore quando, dopo questa spiegazione, mi disse «Per fortuna che mi hai portato a Kiten! L'oggetto magico si trovava proprio in quei dintorni, se ne fossi rimasto lontano non sarei riuscito ad attivare la magia.»

E così, in quell'occasione, ho capito perché l'istinto mi aveva portato a fuggire verso quel luogo. Evidentemente il mio inconscio ricordava quanto spesso quella zona venisse citata da Julius.

Adesso, però, abbiamo messo da parte il passato.

Vogliamo pensare al presente.

Stiamo splendendo come abbiamo sempre sognato e ignoriamo le ombre, sono ai nostri piedi. Adesso possiamo prendere questo mondo e farlo cambiare, possiamo costruire il futuro alla nostra maniera. Abbiamo vinto la partita.


Quel regale asterisco bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora