La principessa di papà!

664 64 8
                                    

15 novembre 1967

Come ogni anno, a novembre, si teneva la festa popolare del paese.

C'erano canti, balli, orchestre e spettacoli vari che animavano la gente per una settimana intera.

Per la festa ogni anno veniva scielta un'icona, cioè una bambina dai 3 ai 10 che avesse la giusta eleganza e raffinatezza per proclamare l'occasione.

La selezione di codesta bambina avveniva per via di un giudice. Mio padre.

Siccome io avevo sempre rispecchiato in pieno le qualità richieste, per anni avevo preso io il posto da reginetta del palco.

La candidata scielta doveva indossare un vestito pomposo da principessa e sfilare fra il pubblico.

Papà mi adorava ogni volta che lo facevo.

Ormai erano 4 anni che celebravo questa festa da protagonista ed ero pronta per affrontare anche il quinto.

Fra l'altro, con tutto l'allenamento fatto giocando con la mia creaturina dai capelli rossi, ero più agguerrita che mai.

********

Se c'era una cosa che io e Lily da piccole adoravamo, era giocare alle principesse.

Poggiato sul tappeto della mia camemeretta risedeva un enorme castello rosa.

L'aveva costruito mio padre quando avevo 1 anno con le scatole di cartone.

Io lo adoravo!!

Dalla parte opposta della stanza giaceva un vecchio baule dove io e mia sorella avevamo deciso di conservare i nostri travestimenti.

Così quel pomeriggio ci preparammo per far vedere ai nostri genitori una parte dello spettacolo

che avremmo presentato il giorno della selezione.

Cominciò Lily.

Ovviamente impacciata com'era inciampò su quasi tutti gli oggetti che li captavano davanti

e solo alla fine riuscì a fare un inchino decente.

Quando toccò a me papà mi fece l'ochhiolino e io ricambiai con sguardo fiero.

Feci la mia parte impecabilmente come sempre e con il sorriso stampato in faccia.

Quando mi avviai verso di lui per sapere il suo parere mi rispose

"Perfetta solo tu riesci a farla Tunia e...."

Ma non finì la frase perchè venne interrotto dalla voce acida di mia madre

(che usava solo con me).

"Già, perfetta... peccato tu non abbia preso la bellezza di tua sorella!

Non sarai mai la vera principessa di tuo padere"

E detto questo si girò verso mio padre con uno sguardo quasi schifato che lui ricambio.

Non credevo ai miei occhi e alle mie orecchie...

'No cioè sul serio? Nono devo aver frainteso un'altra volta' mi ripetei.

Ma anche con questo non potei non pensare e ripensare alla scena appena assistita.

Qualcosa dentro di me cominciava a prendere fuoco.. e non era solo a causa dei miei....

...qualcosa, anche se non sapevo bene il motivo,

se la prendeva anche con la creaturina dai capelli rossi che amavo tanto.....

Petunia EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora