10. Capricci o sentimenti?

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   Restarono in silenzio mentre lei guardava affascinata la natura che la circondava e lui intento a guardarla curioso.
   Passeggiarono lungo la riva del piccolo torrente e quando c'era un tronco riverso per terra o una buca impossibile da superare per lei, Albert la sollevava per la vita per aiutarla a superare l'ostacolo, facendole sempre battere il cuore senza una minima spiegazione.
   È perchè mi prende sempre alla sprovvista. Se mi avvisasse, il mio cuore non farebbe certi capricci.
   Camminarono per un altro po' e si fermarono difronte ad un albero che era ricoperto di funghi.
   Eadlyn gli spiegò che erano commestibili e che ci si potevano preparare molti piatti differenti.
   Mentre lei spiegava quali erbe potevano condire il piatto, Albert fece un atto inavventato e la baciò.
   Un leggero bacio su quelle labbra che non si erano mai fermate di parlare.
   Lei lo guardò confusa, ma lui non volle darle spiegazioni, continuando a camminare per il sentiero.
   Che cosa gli è saltato in mente di fare? Perchè mi ha baciata? Si chiese toccandosi le labbra che avvertivano ancora il calore di quel bacio.
   "Posso porvi una domanda?" Gli chiese esitante una volta arrivati accanto ad un tronco d'albero sul quale si sedettero per osservare le creature che li circondavano.
   "Mi chieda pure." Le rispose indifferente.
   "Nella stanza accanto alla biblioteca ci sono due ritratti. Volevo solo sapere chi erano le persone raffigurate?" Gli chiese per poi prendere un filo d'erba con il quale iniziò a giocare.
   "Sono i miei genitori." Rispose lui con calma.
   "E dove sono adesso?" Gli chiese curiosa.
   "Non ne ho idea. In paradiso, mi auguro, ammesso che un luogo simile esista. Morirono parecchi anni fa mentre erano in viaggio a Londra, durante un’epidemia di peste." Le rispose pur sapendo la verità ma preferì mentirle.
   Non poteva dirle certo come erano morti. La peste era un'ottima scusa per coprire la verità che lo destava nelle notti e che voleva dimenticare.
   "Mi dispiace, non..." Eadlyn cercò di scusarsi.
   "Come ho detto, accadde parecchio tempo fa." Tagliò corto lui non volendo allungare la conversazione su questo argomento.
   "In questa stanza ci sono due miniature."
   "È mia sorella Ophelia, anche lei morta. Se non vi dispiace, preferirei non parlarne. Ci sono altre questioni che..." S’interruppe sorpreso quando vide un cacciatore aggirarsi per boschi. "Ritorniamo alla residenza. Mettiti questa sopra alla testa e copriti i capelli." Le disse dandole la propria giacca per poi alzarsi assieme a lei.
   Ritornarono in tutta fretta alla residenza, spronando di cavalli ad andare il più velocemente possibile permettendo ad Eadlyn di provare nuovamente quel senso di liberazione oltre che ad avvertire l'adrenalina che non provava da settimane.
   Lasciarono i cavalli una volta arrivati alle scuderie e rientravano in casa dove Albert si accertò che la sua sposa arrivasse in camera per poi andarsene nel suo ufficio.
   Eadlyn non si spiegava i cambiamenti d'umore dell'uomo, ma non voleva darci troppo peso, così decise che era meglio farsi un bagno per mangiare poi qualcosa e prepararsi a dormire.
   Quando finì di asciugarsi, con l'aiuto delle due cameriere, indossò una camicia da notte di pizzo fino ed iniziò a consumare la cena.
   Lucy aveva insistito perchè bevesse un bicchiere di vino per riscaldarsi meglio perchè anche a seguito del bagno caldo, Eadlyn non riusciva a non avere freddo, così accontentò il capriccio della ragazza e bevve tre sorsi di un vino rosso che le riscaldò subito la gola e le rese i riflessi un po' lenti.
   Stava quasi per finire l'acino d'uva che aveva difronte, ma venne interrotta dall'entrata inaspettata di Albert.
   "Puoi portare via il vassoio." Disse guardando la cameriera che era rimasta per farle compagnia.
   "Volevate dirmi qualcosa?" Gli chiese alzandosi in piedi una volta che la cameriera li lasciò soli, avvicinandosi al centro della stanza.
   Eadlyn aveva indosso solo una camicia dal tessuto troppo fino che faceva intravedere le sue gambe sottili ed i seni rotondi, un'immagine che ad Albert costò tutto l'autocontrollo di cui era capace per non saltarle addosso e dare sfogo ai suoi pensieri più peccaminosi.
   "Sono venuto solo per accertarmi che non vi foste impaurita a seguito dell'episodio accaduto nel bosco. È per questo che vi vieto di addentrarvici senza qualcuno con voi." Le disse guardando i suoi occhi chiari come l'acqua mentre si avvicinava a lei.
   "Me la sarei cavata bene anche da sola." Gli rispose rendendosi conto della trasparenza della camicia da notte, pentendosi di aver rifiutato la vestaglia da mettere sopra.
   "Non ne dubito, ma preferirei sapervi al sicuro." Le disse avvicinandosi a lei ancora di più, notando la fessura tra i suoi seni sodi che chiedevano solo di essere toccati.
   "Come mai vi preoccupate di questo? Non sarebbe ottimo per voi non vedermi nemmeno?" Gli chiese lei incrociando le braccia sotto ai seni, tirandoli in su torturandolo.
   "Non voglio essere quel tipo di consorte. Mi è stato affidato un compito ed intendo riuscire a soddisfare i vostri desideri in quanto marito." Le rispose cercando di calmare il fuoco che dirompeva tra le sue gambe.
   "Va bene." Gli rispose lei senza sapere cos'altro dire.
   "Sapete bene che voglio prendermi cura di voi." Le disse accarezzandole la tempia e la guancia, facendo esplodere un calore magnetico nel corpo della ragazza.
   Senza preavviso e con una gentilezza infinita, la avvolse con un braccio per avvicinarla al suo corpo e le diede una scia di baci casti sulla guancia.
   Eadlyn non sapeva cosa stesse provando. Cos'era quello strano calore che la pervadeva e come mai il suo cuore batteva come dopo una corsa?
   Albert si abbassò leggermente fino ad arrivare alle sue labbra, dove lasciò un casto bacio, ma in pochi secondi Eadlyn si ritrovò a contraccambiare il bacio che si faceva sempre più profondo e lascivo, passionale ed erotico.
   Le fece scivolare le spalline facendo cadere la camicia da notte per terra e, non sapendo cosa fare, lei cercò di coprire i seni tondi arrossendo per la situazione scomoda in cui si trovava.
   "Non coprirti. Mi piace vederti." Le disse Albert portandole le braccia lungo i fianchi e la prese in braccio posandola sul letto senza porre fine al bacio ed iniziando a togliersi la camicia che abbandonò tra le lenzuola.
   Eadlyn si chiedeva cosa sarebbe successo e perchè le stava piacendo.
   Una volta aveva sentito uno degli amici di suo fratello parlare della volta in cui aveva baciato una donna mentre era nella sua stanza da letto, ma tutti quanti si interruppero appena notarono la sua presenza ed iniziarono a parlare di cacciagione e lei non seppe mai cos'era successo in seguito.
   "Eadlyn. Ti darà fastidio, ma poi proverai piacere, te lo assicuro." Le disse accarezzandole la guancia ed il collo, sul quale iniziò ad abbandonare dei baci e delle piccole macchioline rossiccie coprirono la pelle candida a seguito dei suoi leggeri morsi.
   Il suo nome pronunciato da lui le fece provare altri sentimenti contrastanti che le fecero vorticare la mente senza sosta.
   Una mano arrivò ad un suo seno che palpò ed iniziò a stuzzicare il capezzolo rosato con due dita, facendolo diventare turgido e duro come un sassolino.
   Eadlyn detestava quell'uomo, eppure non voleva che si fermasse.
   Albert continuò la sua scia di baci fino ad arrivare al secondo capezzolo che iniziò a torturare, succhiandolo e mordendolo leggermente facendo inarcare la schiena ad Eadlyn che si lasciò sfuggire un leggero gemito.
   Non gli sfuggì il modo in cui lei teneva le gambe serrate e le coperte tra le mani mentre guardava il suo corpo snello e con le giuste curve, maledicendosi perchè stava perdendo la testa.
   Voglio affondare in lei adesso e farla tremare e contorcere sotto al mio corpo. Voglio sentirla gemere e pregare di ricevere di più. Diamine. Devo controllarmi. Dopotutto è la sua prima volta ed io sono troppo grande per lei.
   Ritornò a baciarla mentre le sue mani vagavano sul suo corpo.
   Senza preavviso iniziò a scendere verso il petto ed Eadlyn credeva che avrebbe nuovamente posato le labbra sui suoi seni, ma i piani di Albert erano altri. Le baciò il ventre piatto e le cosce facendole provare brividi ed ondate di calore.
   Senza preavviso Albert le fece alzare le ginocchia per poi divaricate le gambe, cosa che la mise in imbarazzo, ma non fermò Albert.
   Iniziò a baciarle l'interno coscia mordicchiando qualche lembo di pelle mentre con una mano le accarezzava il gluteo sodo, facendola bagnare e tremare leggermente.
   Il suo corpo vuole di più...
   Albert si avvicinò pian piano alla sua intimità priva di peli e con due dita allargò le grandi labbra rivelando il suo nucleo rosa sul quale posò le labbra abbandonandoci un leggero bacio.
Posò un dito sulla sua entrata e si rese conto di quanto era bagnata.
   Con un piccolo sorriso sulle labbra fece scorrere la punta della lingua sulla sua intimità provocandole fremiti e gemiti sommessi.
   "A-Albert. È troppo..." Cerco di dire Eadlyn confusa da quelle sensazioni mai provate prima.
È troppo intimo e personale quel punto. Non avrei dovuto bere quel vino e non avrei dovuto abbassare la guardia. Che mi sta succedendo? Perché al mio corpo piace tutto ciò?
   "È troppo intimo? È solo perchè è la tua prima volta. So bene ciò che faccio, quindi non preoccuparti di niente. Godi e gemi per me." Le disse accarezzandole il ventre per poi raggiungere un suo seno che iniziò a palpare.
   Mentre leccava e succhiava il suo punto più sensibile, ne approfittò per cercare di penetrarla con un dito, cosa che fece venire subito dopo Eadlyn. che gemette rimanendo tremante sotto il suo tocco.
   "Non dovevi venire così in fretta." Le fece notare mordendole leggermente l'interno coscia.
   Senza aspettare che lei si riprendi dall'orgasmo appena avuto, fece entrare il suo dito fino all'ultima nocca, iniziando poi a farlo andare su e giù, regalando ad Eadlyn fremiti che fecero diventare insopportabili i pantaloni di Albert.
   Cercò di far entrare un secondo dito e quando lo fece, la ragazza provò una sensazione di fastidio che sono dopo un po' si trasformò in piacere.
   Iniziò a pompare sempre più velocemente regalandole sensazioni nuove e brividi incontrollati, ma si fermò poco prima di farla venire, lasciandola ansimante e confusa.
   Dopotutto non avrebbe resistito vedendola percossa da un nuovo orgasmo.
   Senza dire niente, si sbarazzò dei suoi pantaloni divenuti stretti e rivelò l'erezione che fece arrossire la ragazza.
   "So bene che non hai mai fatto una cosa del genere, ma impareremo a conoscerci, te lo assicuro." Le disse accarezzandole un fianco.
   La baciò e nel mentre avvicinò la sua erezione alla sua entrata, penetrandola piano.
   Percepì che stava trattenendo il respiro e cercò di non farla spaventare, dunque le diede un dolce bacio sulla guancia ed uno sulle labbra divenute rosse per i gemiti trattenuti tra i denti.
   Quando notò che si era calmata un poco, spinse ed entrò in lei strappandole un gemito e molti altri.
   Rimase fermo per farle riprendere fiato e resistette all'idea di iniziare a spingere velocemente per venire.
   Iniziò a spingere in lei con movimenti lenti strappandole dei dolci gemiti di piacere e sorpresa che lo fecero eccitare ancora di più.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 23, 2021 ⏰

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