Laguna Larga, Luglio 2018.
"Te ne stai andando?"
La voce di Alicia mi fa sussultare e scivolare la valigia dalla mano, per fortuna sono praticamente all'uscita e lontana dalle camere da letto."Per favore, non andare a svegliare Paulo Alicia, lasciami andare."
"Cosa risolverai scappando bambina mia?"
Si avvicina, mi accarezza il viso, mi abbandono a questo tocco materno che mi mancherà tanto.
Troppo."E' la cosa più giusta che posa fare ora, per favore Alicia."
La supplico con le lacrime agli occhi."Ti lascio andare Rachele, non sarò io a fermarti. Non sarò io a mettermi fra voi."
Mi prende la mano, mi scappa un singhiozzo.
"Mi mancherai tanto Rachele."
Sussurra con voce tremante e io mi lascio andare fra le sue braccia, fra le braccia di quella mamma che è diventata un po' anche la mia mamma."Mi mancherai tanto anche tu Alicia, tantissimo."
Riesco a dire.
"Ma prometto di chiamarti, di renderti partecipe di quella che sarà la mia vita.""Mi basta questo."
Mi dice, mi bacia la fronte, percepisco anche le sue lacrime scendere.
"Ci sentiamo presto bambina mia, abbi cura di te.""Ti voglio bene Alicia, tanto tanto bene. Ora vado, il tassista mi sta aspettando da un po'."
Mi lascia andare, non dice nulla."Di a Paulo di non cercarmi, fa in modo che non mi cerchi. E' meglio così per entrambi. Digli di lasciarmi andare e abbraccialo tanto Alicia, tanto e forte."
Mi sento spezzata in due, mi manca il respiro ma mi faccio forza e con le lacrime che mi rigano il volto mi faccio forza, prendo la valigia e me ne vado.Mi fermo sulla soglia della porta, esito un attimo ma non mi volto indietro.
Percorro il vialetto e saluto il tassista che mi ha aspettato, ringraziandolo per l'attesa.
Ho un aspetto orribile ma non fa domande, anzi, mi offre pure un fazzolettino durante il tragitto verso l'aeroporto.Sorrido, lo ringrazio, poi mi appoggio al finestrino.
Chiudo gli occhi.
E dico addio.
-
Come si vive senza cuore?
Come si vive con un enorme buco nero nel petto?
Non sento più nulla, mi fa male tutto, non riesco a respirare.È forse così che ci si sente morendo? O forse morire farebbe meno male che scappare via come una ladra dalla casa della famiglia dell'amore della mia vita, ma così sarà meno doloroso.
O almeno credo.
Lo spero.
Abbiamo fatto l'amore e quando si è addormentato me ne sono andata, se fossi rimasta fra le sue braccia non avrei mai avuto il coraggio di andarmene davvero ma me ne sono dovuta andare o saremmo finiti per ucciderci a vicenda.
Non gli perdonerò mai quello che mi ha fatto e, soprattutto, non dirò mai addio al lavoro della mia vita, a tutto ciò che, anche inconsapevolmente, ho sempre voluto fare. Sempre.
E' assurdo fare questo ragionamento ora, dopo più di un anno dal mio primo incontro da lui, dopo mesi di relazione, dopo mesi di amore.
Un amore così forte, che ci ha consumati e ci consumerà sempre. Un amore travolgente, immenso, indescrivibile. Un amore che però non basta e non basterà mai.
Come una stupida ragazzina mi sono illusa che la Juventus potesse essere il suo solo futuro.
E mai ragionamento è stato più sbagliato.
Sono stata stupida, ingenua, ho voluto girare la testa dall'altra parte e non guardare in faccia la realtà. Una realtà che poi mi è arrivata addosso violenta. Così violenta da avermi quasi ammazzato.
Ma sono qui, in piedi.
A pezzi ma in piedi.Non sarò mai più me stessa.
Questa notte gli ho lasciato tutto, l'ho amato con tutta me stessa, gli ho lasciato una parte di me che non tornerà mai più. Oserei dire di avergli lasciato la parte migliore di me.Non guarderò mai più la vita con gli stessi occhi.
Non amerò mai più nessuno.
O, meglio, continuerò ad amare ma amerò solo lui. Per tutta la vita.Solo e solamente lui.
Come la peggiore delle condanne.
Perché lo so benissimo che lo amerò per sempre.
Lo so benissimo che è l'amore della mia vita.
Che sarà per sempre l'amore della mia vita.Mi asciugo le lacrime, sono in aereo, ho trovato un volo notturno anche se credo sia quasi mattina, nonostante sia ancora buio. Ho prenotato un volo in prima classe perché volevo starmene da sola il più possibile, non ho la forza di stare in mezzo a troppa gente e, per mia fortuna, non c'è praticamente nessuno. I posti intorno a me sono praticamente vuoti, è solo passata una hostess a chiedermi se mi servisse qualcosa e le ho chiesto dell'acqua.
E' stata gentile, me l'ha portata praticamente subito e mi ha appoggiato una mano sulla spalla, sorridendomi. Ho cercato di ricambiare il sorriso ma credo di avere un aspetto orribile e sorridere nelle ultime ventiquattro ore non è stato molto nelle mie corde.
Sto andando in Russia dall'unica persona che mi conosce così bene da poter mettere di nuovo insieme i miei cocci. Sono una stronza perché so di correre il rischio di illuderlo, anzi, sicuramente sarà così ma devo sopravvivere, devo cercare di non lasciarmi morire e questo, egoisticamente, è l'unico modo che ho per non chiudere gli occhi per sempre.
Ho perso la mia bambina e l'amore della mia vita in poco più di un mese l'una dall'altro.
E' un dolore atroce, che non posso descrivere e non penso di poter paragonare nemmeno a quando ho perso Francesco. Dolori arrivati un due momenti troppo diversi della mia vita ma entrambi atroci e che mi porterò dentro per sempre.Mi chiedo cos'abbia fatto di male per aver tutto il minuto prima e perdere tutto il minuto dopo.
A quest'ora dovrei essere sotto le coperte, al caldo, con Paulo che coccola il mio pancione con dentro la mia bambina. La mia Alice.
La nostra Alice.
E invece non c'è più nulla.
Non c'è più la nostra famiglia.
Non c'è più un nostra.
Non c'è più un noi.Non c'è più Alice.
La mia meravigliosa Alice.Però ora persa così, tra le nuvole, la sento un po' più vicina.
Mi accarezzo la pancia, una pancia che ultimamente fatico a riconoscere e un po' rifiuto.
Chiudo gli occhi.
E per l'ultima volta immagino una vita che non avrò mai più.
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Vi ricordo il profilo Instagram su cui possiamo fare due chiacchiere e potrete fare le vostre domande su Fix You e gli inediti: unpomifaridere_
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Fix You Inediti.-Paulo Dybala
FanfictionQuesto libro non nasce per qualcosa in particolare, nasce semplicemente per mancanza. Nasce per il mio egoismo. Ecco si, nasce per puro egoismo. Mi mancano Paulo e Rachele, mi manca Fix You, mi manca questa storia. E ascoltato una canzone non ho po...