2- One shot Percabeth (pt. 1) ☑️

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Al Campo Mezzosangue era ormai sera. I ragazzi erano riuniti attorno al falò per bruciare le offerte e qualcuno anche per salutarsi. Infatti, la mattina dopo, Grover, Percy e Annabeth sarebbero partiti per una missione particolare in una scuola mortale. Sarebbero stati lì per almeno una settimana. Piper, Leo, Nico e Will si erano avvicinati ai tre ragazzi e avevano iniziato ad abbracciarli, mentre nei pressi dei confini del campo si iniziava a radunare una piccola folla. I loro amici del Campo Giove erano passati di lì per salutare, senza sapere della missione. Che coincidenza! I sette della profezia si erano radunati insieme a Grover, Reyna, Will e Nico nella cabina di Poseidone, in via del tutto eccezionale, dove nessuno li avrebbe disturbati. Alla fine avevano deciso che avrebbero giocato ad obbligo o verità.

-Verità- annuì convinto Percy in risposta alla domanda di Jason. -Qual è la persona a cui tieni di più in questa stanza?- Percy sembrò pensarci un po' su, poi rispose serio -Annabeth ovviamente. È la mia migliore amica.- La ragazza, che era seduta di fianco a lui, lo guardò e prese la parola -Grazie Testa d'Alghe, anche io tengo molto a me.- Tutti scoppiarono a ridere, mentre Percy provava a fare l'offeso. -Dai sto scherzando- specificò Annabeth sorridendo, mentre appoggiava la testa sulla sua spalla. -Uuuuuuh che cariniiii- scherzò invece Leo, come sempre. -Ma piantala!- disse Percy -Piuttosto, ora tocca a me chiedere, quindi... vediamo un po'... Leo!- Il ragazzo sbuffò -Eh va bene, avrai la tua vendetta sei contento? Comunque obbligo.- Percy fece un ghigno abbastanza inquietante, mentre sussurrava qualcosa all'orecchio di Nico, che era seduto lì vicino. -Si, mi piace- sorrise Nico per risposta.

-Vai, sono pronto a tutto!- Percy si girò e disse -Bene, allora devi prendere fuoco e correre per tutto il campo urlando.- Leo sorrise nervoso -Per così poco? Cosa sarà mai?- Nico allora interruppe Percy -Nel frattempo, cerca di non farti uccidere dalle furie per aver infranto il coprifuoco.- Questa volta il ragazzo impallidì. "E-E va bene. Lo farò", aveva detto prima di uscire ed illuminarsi come una torcia umana, per poi iniziare a correre più veloce possibile.

-Sei stato crudele, amico- disse Jason dopo aver aperto la porta a Leo, che bussava come se ne andasse della propria vita (cosa che probabilmente era vera). -Se lo meritava- disse Percy scherzando. -Dai, torcia umana, ora tocca a te- Leo lo fulminò con lo sguardo -Grazie, Acquaman. Jason, obbligo o verità?- Il ragazzo si passò una mano tra i capelli per poi dire -Mmmh... verità- Leo si fermò un attimo a pensare poi parlò -Okay, ti piace qualcuno?- (Pip e Jason non stanno insieme) -Ehm, si, a dire la verità si- Leo si illuminò, a differenza di una certa ragazza dai capelli castani -Era ora amico. E chi è?- chiese il ragazzo euforico -Era solo una domanda te lo ricordo- -Uffa, e va bene, tocca a te-

-Verità- rispose Nico -Stai con qualcuno?- chiese Jason tutto d'un fiato. -Ehmmm, si- il ragazzo arrossì notevolmente, mentre Leo, dopo essersi ripreso dalla sua "avventura", ricominciò a scherzare -Ooooh, attenzioneee! Chi è la fortunata?- Will si alzò di scatto, rosso in viso -Ma come la fortunata? Non avevi detto che ti piacevo?!- urlò, evidentemente incapace di controllarsi. -Beh, grazie Will, non avevo ancora detto di essere gay!- Tutti i presenti ammutolirono, compreso Will. Dopo qualche secondo imbarazzante il figlio di Apollo riuscì a parlare, o meglio balbettare qualcosa -Ehm... Scusa?- Nico lo guardò e scoppiò a ridere -Stai tranquillo. Anzi, ti devo ringraziare, non so se sarei riuscito a dirlo senza il tuo aiuto. E poi, dovresti vedere la tua faccia in questo momento- e riprese a ridere di gusto. -Quindi sono perdonato?- Il figlio di Ade annuì convinto, per poi dirigersi verso di lui e abbracciarlo contento. Doveva piacergli proprio, perché di solito non dimostrava mai affetto verso qualcuno in pubblico.

La sera era andata avanti abbastanza tranquillamente, a parte qualche piccolo incendio da parte di Leo ed una lattina esplosa a causa di Percy che era agitato. Anche se ad un certo punto il terreno aveva tremato e tutti avevano guardato male Nico, era stato un gioco abbastanza normale e pacato per gli standard dei semidei. Insomma, era andato tutto bene. L'obbligo con cui si era conclusa la serata, era stato da parte di Piper verso Percy, Annabeth e Grover: sarebbero dovuti rimanere per una notte nella scuola per la quale partivano la mattina seguente. Completamente contro le regole, ma divertente, si era giustificata la ragazza con un'alzata di spalle. Poi aveva aggiunto -Dai ora andate a letto, che vi aspetta una giornata (e una notte) lunga, domani- I tre amici, anche se tristi di non poter continuare il gioco con gli altri, erano andati a letto, Annabeth nella cabina numero sei, Percy invece aveva aspettato che gli altri uscissero da quella di suo padre per poter dormire in pace.








Angolo autrice*

Bene, sono tornata con un nuovo capitolo, anche se dopo tantissimo tempo. Scusatemi ma la scuola mi sta opprimendo :')

Mi sa che sta venendo un po' troppo lunga come one shot, quindi la continuo domani (avrà più parti), lo so che mi odiate già.

A prestooo,

Figlia di Apollo 💛

𝙾𝚗𝚎 𝚜𝚑𝚘𝚝 𝚜𝚞𝚕𝚕𝚎 𝚜𝚑𝚒𝚙 𝚍𝚒 𝚙𝚓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora