*JULIA'S POV*
Mi svegliai in una stanza: era grande e buia, e il nero e il bianco della sala lasciavano emergere razionalità e trascuratezza.
Io ero sdraiata su un rigido letto matrimoniale avvolta da una pesantissima coperta nera..
Essa era impregnata di un odore maschile: un profumo simile a vaniglia, tabacco e freschezza.
Avevo mal di testa e non sapevo se i colori della camera erano reali o erano i miei occhi che non riuscivano a distinguerli, vedendo solo il bianco e il nero.
Ero sudata e avevo caldo, scostai la coperta e cercai di alzarmi.
Quando misi i piedi a terra, avvertii come un intenso bruciore alla gamba e ad un tratto ricordai: il mostro..Le urla.. Il castello..Una voce..
Rabbrividii ma non piansi, non volevo e non c'era tempo, dovevo solo scoprire più informazioni possibili su questa faccenda..
E accadde che in quell'istante avvertii di nuovo il brivido di quel fascino misterioso, come se fossi ancora su quella strada ad osservare quelle creature strane e misteriose, come se stessi ancora guardando negli occhi la commessa del negozio dove comprai le collane, come se stessi ancora di fronte a Susan con il braccio teso, fiduciosa, attendendo che quel "rito" sconosciuto e segreto venisse completato.
Sfiorai la collana che portavo al collo d'impulso e cercai di alzarmi senza far troppo rumore, poteva esserci qualcuno nella stanza anche se io non vedevo niente a causa dell'oscurità..
I miei sensi si acutizzarono, facendomi sentire il penetrante odore maschile sentito sul cuscino e facendomi percepire ogni piccolo movimento che poteva accadere da un momento all'altro..
Mugolai mentre andai a sbattere contro qualcosa, la sfiorai e percepii una superficie liscia e rigida e sperai che fossero i miei compagni di vita: i libri.
Esaminai meglio il misterioso oggetto collocato dinnanzi a me e scoprii che si trattava di una immensa e vasta pila di libri, disposti ordinatamente per terra.
Sarei rimasta a leggerli uno per uno se non fosse per la mia curiosità, infatti quest'ultima mi stava guidando verso l'uscita della sala, verso le uniche persone che potevano soddisfarla a pieno.
Aprii la porta girando la maniglia che al contatto con la mia mano risultava fredda e il silenzio che seguiva nel corridoio faceva raggelare il sangue.
Il caldo e confortevole profumo che aleggiava nella camera in cui mi ero risvegliata, si sostituì quello intenso e austero del legno e dell'incenso.
La gamba pulsava ad ogni piccolo e incerto passo che le mie gambe affrontavano ma nessuno in quel momento era più determinata di me; determinata a scoprire la verità..
Il corridoio era lungo e stretto, privo di lampade o fonti di illuminazione, se non fosse stato per delle pietre attaccate al muro che illuminavano con una fioca brillantezza.
<< C'è qualcuno? >> sospirai lentamente per la tensione.
Non ricevetti nessuna risposta ma il silenzio agghiacciante che vi era prima, era stato rimpiazzato da una multitudine di voci e risate sommesse:
<< Ma dovete farmi entrare?! Quella mondana è stata morsa da un demone! È debole, se non in coma, per loro i morsi di demone sono mortali! Merito di vederla?! >> gridò una voce dolce e familiare.
<< E tu chi saresti per vederla?! Solo i Fratelli Silenti ed Helena possono vederla sai? E poi non ci trovo niente di interessante nel vedere una insulsa mondana, andiamo tra due ore sarà tutto finito e butteremo il suo corpo nel.. >>
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Weakness ||H.S|| {#Wattys2015}
RomanceAprii il libro che mi aveva consigliato Edward e notai una parte sottolineata che diceva:"Ci innamoriamo di chi è in grado di tenerci testa, di chi non cede, di chi ci sfida, di chi è misteriosamente affascinante, di chi è in grado di distruggerci...