Do you want to blow everything up?

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Pov Viola:

06.00 a.m.
Mi sveglio, nel bagno della mia cella, addosso a Ciro, mi guardo attorno strabuzzando di volta in volta gli occhi. Lui dorme beatamente, è ancora a petto nudo, incredibile! Io sono ancora con addosso il babydoll e muoio di freddo. Mi accendo una sigaretta, aprendo la finestra e comincio a fumare, riflettendo.
Rifletto su quanto questo carcere mi stia cambiando la vita, o meglio, Ciro.
E forse sta cambiando anche me, ed è una fortuna, o sfortuna, perché mai nessuno c'è riuscito. Non so cos'abbia di tanto speciale lui, non lo so. Fatto sta che riesce ad attirarmi come la luna attira le maree, e forse non lo fa neanche apposta.
Ero ancora appoggiata alla finestra, emetto un piccolo urlo dato che qualcuno mi tocca alle mie spalle. Mi volto di scatto. Non ho nemmeno il tempo di aprire bocca che mi bacia.
C: Buongiorno piccola.
V: A te, idiota. La prossima volta almeno avvertimi.
C: È proprio questo il bello.
V: Allora, vuoi andare adesso? Prima che lo venga a sapere il direttore?
C: Peccato, volevo stare ancora qui con te.
Apro la porta silenziosamente, dato che Serena e tutte dormono.
Avanzo, aprendo la porta della cella.
V: Vai, forza.
Prima di uscire mi da un ultimo bacio, e poi lo vedo correre lungo tutto il corridoio come un bambino di cinque anni.
Sposto lo sguardo sul mio letto; cazzo, la sua maglietta! Serena l'avrà vista, diamine.
Sono l'unica in piedi in tutto l'edificio, e quasi quasi mi rimetto a dormire.
Chiudo la cella, e cazzo, la porta sbatte.
S: Viola, cosa ci fai sveglia a quest'ora?
Mi volto verso di lei, cercando di pensare il più velocemente ad una qualche scusa plausibile.
V: Beh, la luce del sole mi ha dato fastidio e mi sono alzata.
S: Ah... capisco.
Mi siedo sul letto, odorando la maglietta di Ciro, ha ancora il suo profumo addosso,come lo ha anche il babydoll.
S: Quella non è la maglietta di Ciro?
V: Cosa? Chi?
S: Ciro, Viola.
V: Ah, no. È mia, mi piace questo stile.
S: Giuro di averne vista una uguale addosso a Ciro, uhm... ieri!
V: Può essere l'abbia anche lui.
S: Sì... può essere. O forse è stato qui!
V: Ma che dici, smettila.
S: Okay, scusa.
Sposto lo sguardo sull'orologio, segnava le 07:00.
V: È ora di farmi una bella doccia.
Dico, nel mentre prendo tutto il necessario.
S: Puoi almeno raccontarmi..-
La blocco subito.
V: A dopo.
E scappo via dalla cella, andando alle docce.

Pov Ciro:

I suoi lunghi capelli castani erano sparsi per tutto il mio corpo, le sue labbra mi baciavano ed io approfittavo solamente dei momenti, dato che non l'ho mai amata, un passatempo, potevo dire. Stavo sognando Silvia, la mia ex.
Era anche lei in carcere, da più tempo di me.
Due anni fa avevamo fatto una rapina, l'ho coinvolta. E lei, convinta che io l'amassi da impazzire si è presa tutte le colpe. Poi per aver ucciso un infame, il mio migliore amico, capitai anch'io qui. Ma non capisco perché io la stia sognando, dovrei sognare Viola, cazzo.
La luce del sole mi colpisce gli occhi, facendomi svegliare. Lei era lì, a fumare una sigaretta, chissà a chi o a cosa starà pensando. Mi avvicino lentamente, toccandogli le spalle e dico: "Bu!"
Non le do neanche il tempo di parlare che la prendo per i fianchi e l'avvicino a me, baciandola dolcemente.
Era arrivata l'ora di andare, così le do un ultimo bacio sgattaiolando via dalla sua cella. Ancora non ci credo che ho passato una notte nella cella della ragazza più bella, a parer mio.
Improvvisamente sento freddo, in effetti ero a petto nudo, e ho pure dimenticato la mia maglietta da lei, diamine. Spero non faccia la stronza e me la dia al più presto! Anche se addosso a lei sta molto meglio.
Il carcere è vuoto e mi intrufolo nel reparto maschile, tutti dormivano, entro nella mia cella e trovo Edoardo sveglio.
Avevo il fiatone, vado subito nel letto, coprendomi.
E: Ciro, ma dove sei stato?
C: Da Viola.
E: Ciro questa Viola non ti sta facendo bene, lo capisci? Peggiora solo la situazione. Abbiamo già tutto il piano programmato e il piano non include una cazzo di femmina qualunque.
C: Edoardo che cazzo stai dicendo? Lei non è una qualunque, e sì, so bene che il piano non la include ma la includerà.
E: Oh sì, le farai fare la fine di Silvia, vero?
C: Eduà, tu nun stai buon. Silvia è na zoccl, Viola no.
E: Viola è una cazzo di psicopatica Ciro. Non ha sentimenti.
C: Mo me scassat o cazz. Non è perché sei solo come un cane mi devi rompere il cazzo, capito? Continua e il piano non includerà te.
E: L'ho detto Ciro. Stai uscendo pazzo.
C: Fo cess.
Iniziai ad aumentare il tono e lui si zittì.
Non credevo a ciò che stavo sentendo, lui era il mio migliore amico, il mio braccio destro. Doveva più di tutti sostenermi, e invece no.
Credo che Viola sia l'unica di cui io mi possa fidare veramente.

Always with you - Ciro Ricci.🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora