Pov Viola:
Avvertì un brivido lungo tutto il corpo, un brivido mai provato prima. Sentivo delle mani di qualcuno di familiare lungo i miei fianchi, un respiro così caldo mi baciava il collo, mentre non riuscivo a smettere di amare quel profumo che ormai era sparso su tutti i miei vestiti.
Focalizzai la figura; era Ciro. Improvvisamente apro gli occhi e tutto torna alla normalità; attorno a me solo disordine, e io odio il disordine. Scesi dal letto prendendo i vestiti e tutto ciò che mi serviva levando quelli sporchi e attorcigliando attorno a me un asciugamano. Esco dalla cella dirigendomi alle docce, nelle celle non c'è nessuno, il corridoio è vuoto e in effetti Serena non era neanche in cella.
Cosa sarà successo?
Attraverso il corridoio fino a quando non sobbalzo a causa di un tocco alle mie spalle. Era lui, diamine. Era proprio lui.
"Cazzo." Pensai, non appena mi voltai e lo vidi.
Ero uscita in asciugamano perchè tanto eravamo tutte femmine, non sapevo i maschi potessero entrare!
L'asciugamano rischia quasi di cadere a causa del mio leggero spavento, quindi la tengo stretta. Sono imbarazzata ma mica lo do a vedere, non con uno come Ciro.
Lui era appoggiato al muro, con i capelli in ordine, le braccia incrociate e lo sguardo fisso su di me.
C: Buongiorno piccola.
Quel "Piccola" mi faceva andare in tilt, soprattutto detto da lui, adoro la sua voce, è così attraente, cazzo.
V: Buongiorno. Dico col mio tono freddo, tenendomi ben stretta l'asciugamano, avanzo dandogli le spalle.
Ciro nel mentre rollava una canna continuava a guardarmi, soprattutto il culo. Mi giro, beccandolo. Accenno un sorriso malizioso.
V: Guardare ma non toccare!
C: Ah si? Questo lo dici tu, piccola.
V: Adesso vuoi lasciarmi andare a fare la doccia o.. vuoi venire con me?
C: Sai Milù, quanto mi piacerebbe, ma non si può.
V: Non eri il grande Ciro tu?
C: Lo sono ancora.
V: E allora vieni.
C: Non tentarmi, piccola.
V: Peccato... sarà meglio andare da qualcun altro, cadrà subito ai miei piedi.
Mi voltai, e iniziai a fare qualche passo in avanti, mi piaceva provocare Ciro e volevo veder la sua reazione.
Sento dei passi farsi sempre più vicini a me, fino a quando una mano non mi prende e mi sbatte al muro, l'asciugamano cade leggermente scoprendomi il sopra del petto.
C: Da chi è che vai tu?
V: Non ti sarai mica arrabbiato?
C: Anche se fosse?
Sorrisi, stranamente.
Mi avvicinai al suo orecchio sussurrandogli delicatamente, aveva tutto il mio respiro caldo sul suo collo: mi chiamo Viola.
Spostai il suo braccio, riprendendo finalmente a camminare e dirigendomi alle docce.
Di proposito, sculettavo, come ho detto, amo provocarlo e so che aveva tutti gli occhi su di me.Pov Ciro:
Mi alzai più presto del solito, non avevo nemmeno dormito molto dopo ieri notte.
Andai subito alle docce, rinfrescandomi come ogni mattina. Chiamai immediatamente il comandante Lino, ordinandogli di far uscire tutte le ragazze, lasciando solo Milù.
L: Non credo si possa fare, Ciro..
C: Già m sta cacann o cazz, avvertirò mio padre e mio fratello. Buona fortuna a cercarti un altro lavoro, semmai ti prenderanno. Strunz!
L: No.. no. Vedo che posso fare.
C: Muovt.
Aspettai una mezz'oretta, fino a quando, finalmente Lino si presentò dicendo che era tutto apposto. Senza farmi vedere entrai nel reparto femminile, ovviamente vuoto. C'era solo Milù. Entrai nella sua cella, dormiva beatamente, sarei tentato di baciarla, ma cazzo, non so neppure il suo nome.
Esco, aspettando che lei si svegli, rollo una canna e dopo vari tiri vedo finalmente Milù in piedi, coperta con una sola asciugamano.
Butto la canna, incantato come sempre dalla sua bellezza, la squadro dalla testa ai piedi. Mi appoggio al muro, con le braccia incrociate dandole il buongiorno.
Sento avvicinarla al mio collo, e mi sussurra all'orecchio il suo nome: Viola.
L'asciugamano le cade leggermente, scoprendole la parte superiore del petto.
Era quello il momento opportuno? A quanto pare sì. Rimango immobile, accenno un sorriso malizioso, guardandola negli occhi, poi lei va via, alle docce.
(...) Dopo la nostra lunga chiacchierata, mi giro a guardarla, sculettava, e sapevo che me lo faceva di proposito, cazzo, non sa che non deve provocare uno come me. Rimango a guardarla fino a quando non finisce il corridoio e arriva alle docce.
Sorrido, pensando a lei, e mi dirigo in cortile dagli altri.
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Always with you - Ciro Ricci.🥀
FanficÈ nell'IPM di Napoli dove Ciro e Viola si incontrano per la prima volta, è sin da subito una questione di sguardi, amore a prima vista. Ciro è un ragazzo combattuto, arrogante, possessivo e provocatorio, viene da una famiglia camorrista. Viola è fre...