Pov Viola:
Ho finalmente finito la doccia, e indosso i vestiti puliti, il mio pensiero era principalmente a Ciro, insomma, non potrei mai innamorarmi di lui, cazzo, forse lo sono già..
Vado a fare colazione e cerco di non pensarci più di troppo. Vedo finalmente Serena, seduta al tavolo con una zingara: Naditza e mi avvicino.
V: Buongiorno, non ti ho vista stamattina.
S: Sì, Perchè stranamente il tuo ragazzo ha ordinato al comandante di farci uscire TUTTE alle 06:00 del mattino.
Rimasi stupita, quel ragazzo mi sorprendeva ogni giorno di più.
V: Il mio ragazzo? Scusami?
S: Non è il tuo ragazzo?
V: Scusa ma chi te l'ha detto?
S: Ciro Ricci in persona. Ha pure minacciato TUTTI i ragazzi di non guardarti.
Questo era troppo, cazzo. Come osa? Non ha di certo il controllo su di me!
V: Non è il mio ragazzo, è solo un coglione.
A quel punto la zingara interviene, non mi è mai piaciuta e nemmeno io a lei.
N: Serena, stasera dormiamo insieme? Un pigiama party, come ai vecchi tempi! Viene anche Silvia.
Quanto odiavo quelle cose e Serena lo sapeva bene, guai a lei per come risponde.
S: Sì! Non ci avevo pensato..— E si blocca tutt'ad un tratto guardandomi.
La fulminai con lo sguardo.
V: Serena non può, dorme con me. Vero Serena?
S: S-sì.. magari un'altra volta..
A quel punto, mi alzai fulminando con lo sguardo anche la zingara.
Vado a cercare subito Ciro, non può permettersi di dire queste cose, soprattutto non con me.
Vado in cortile, lui era lì, seduto con i suoi amici: Pino, Edoardo e un ragazzo ricciolino, mai visto prima.
Mi avvicino alla rete, chiamandolo.
V: Ciro, vieni.
Sposta lo sguardo su di me, sorridendo.
Che nervi, cazzo!
P: E crè Ciro, te si truvat a uagliò e nun c ric nient?
C: Ma t vo sta zitt, frat ro cazz?
Edoardo fece scena muta, sapeva che Ciro era interessato a me, e sapeva che non era qualcosa di positivo provocarlo quando si parlava di "amore."
Finalmente si avvicina, facendo ulteriori tiri alla canna.
C: Ciao piccola. Ti mancavo troppo?
V: No, per niente. Senti, ma da quando sei il mio ragazzo? Incrociai le braccia al petto e con fare arrogante gli risposi.
C: Da sempre.
V: Smettila di fare il coglione, cazzo! Non sei il mio ragazzo e non lo sarai mai, capito?
Ciro si avvicinò alla rete, unendo le mani alle mie, c'era solo quel blocco di parete a separarci.
C: È tutto da vedere.
V: Vaffanculo.
E me ne andai, rientrando in cella.
Ma quanto cazzo poteva esser arrogante quel figlio di puttana? Da oggi non lo vedrò più, deciso. Impara a scherzare con una come me.
Rollai una canna, e mi misi a leggere un libro in attesa di Serena, la pagherà per oggi.Pov Ciro:
Dopo aver finito di fare colazione, mi sedetti al cortile, immerso nei miei pensieri, mentre facevo qualche tiro alla mia canna. Dopo un po' arrivarono anche Edoardo e Pino, non erano soli; con loro c'era anche Filippo Ferrari, il figlio di papà arrivato qui per sbaglio.
C: Chiattillo, buongiorno.
Non avendo ricevuto risposta, alzo il tono di voce.
C: Crè chiattì, ti hanno tagliato la lingua?
F: N-no. Buongiorno..
C: E finalmente sentiamo la tua voce, na merd come mi aspettavo.
E: Ja cirù, povero.
Pino scoppia a ridere.
C: Eduà, e tip com a iss vanno trattati con i piedi.
Edoardo era sempre stato il mio braccio destro, non nego però che tra me e lui ci sia molta differenza. Lui ha i suoi limiti, io no.
Una voce femminile attira la mia attenzione, proveniva dalla mia destra. Mi giro subito, riconoscendo Viola. Cazzo, mi sta migliorando la giornata.
C: Uagliù, mo veng.
E vado verso di lei, mentre faccio ancora qualche tiro alla canna.
Era nervosa, ma quanto era bella quanto si agitava? Proprio la mia donna.
(...) Beh, in effetti avevo detto a tutti di non guardare e toccare Viola, che era roba mia. Perchè si arrabbia così tanto? Deve andarne fiera, anzi.Flashback:
Mensa, ore 11:00 a.m.
Mi alzo, mettendomi al centro della stanza, alzo il tono di voce, ero più che serio.
Erano tutti in silenzio, tutti con gli occhi su di me, pronti ad ascoltarmi.
C: Uagliù, conoscete la nuova arrivata, Viola?
Alcuni risposero sì, altri no.
C: Vabbuò, allora non osate nè guardarla nè avvicinarvi a lei. Sono stato chiaro?
E di nuovo, tutti risposero di sì. Tranne un ragazzo; Gennaro.
Era anche lui proveniente da una famiglia camorrista, la mia famiglia e la sua sono state da sempre in competizione.
Era totalmente indifferente, stava mangiando.
Mi avvicino a lui, facendogli cadere il vassoio dal tavolo, così come tutto il cibo.
C: E capit o no?
G: Mh, cosa?
C: Cosa? Mo t facc vrè ij cosa.
Lo afferrò dal collo sbattendolo al muro, mi sfilo dai piedi un coltellino che portavo sempre con me.
C: Adesso mi hai capito, strunz?
G: Sìsì.
C: E mo lievt annanz o cazz.
(...) Forse avevo esagerato, Viola era andata via mandandomi a fanculo. Non importa, mi farò perdonare. È una tipa difficile, è questo ciò che mi attira di lei.
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Always with you - Ciro Ricci.🥀
FanficÈ nell'IPM di Napoli dove Ciro e Viola si incontrano per la prima volta, è sin da subito una questione di sguardi, amore a prima vista. Ciro è un ragazzo combattuto, arrogante, possessivo e provocatorio, viene da una famiglia camorrista. Viola è fre...