Capitolo 2

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Pov's Izuku

Ero ancora seduto sull'alto muro che segnava il confine tra i tre mondi.
Guardavo la distesa di nuvole con malinconia.
Non mi mancava la vita che conducevo, ma mi mancava affetto di mia madre.
Mi mancavano i suoi baci per augurarmi la buonanotte e i suoi abbracci che ti riscaldavano il cuore.
Lei era l'unica cosa bella che avessi in quella vita.
Ora ero temuto e rispettato.
Anche se tutto questo non era merito mio, ma del nome del mio padre adottivo.
Mi aveva trovato senza sensi e in piena trasformazione.
Ma senza nessuna esitazione mi aveva preso con se e portato a casa sua.
Rimase accanto a me per tutta la durata della trasformazione, e al mio risveglio fu pronto a spiegarmi l'accaduto.
Ormai ero con lui da dieci anni.
E in quei dieci anni non ho mai smesso di ringraziarlo.
Mi ha cresciuto come se fossi suo figlio e ora io porto fieramente il suo cognome.
Ora sono Izuku Midoriya e non più Izuku Mikumo.
Quella persona ormai è morta.
[piccola parentesi. Per chi non lo sapesse Mikumo era la prima idea per il cognome del nostro broccolo. Ecco il motivo di questa mia scelta]

Cavolo è tardi, meglio andare o farò nuovamente arrabbiare Mei.
Quando si arrabbia quella ragazza fa veramente paura, ma questo non lo saprà mai.
Mi alzo e stendo le ali e inizi a volare verso casa sorvolando persone e alberi.

Arrivo a casa 40 minuti dopo.
La casa dove abito non è una casa, bensì un castello.
Questa è situata accanto al monte di fuoco, casa dei drago da millenni.
Entro nell'abitazione e percorrendo i vari corridoi arrivo finalmente nella sala da pranzo trovando i miei due amici già seduti al tavolo.

Izuku: vedo con piacere che non vi siete mossi di un centimetro.

Kirishima: dai amico, casa tua è una bomba.

Kaminari: già, vorremmo vivere qui.

Izuku: grazie, ma no. Non vi sopporterei neanche per un giorno.

Kirishima: sei molto spiritoso. Cos'è ti ha punto un Velenottero?

Izuku: no sono sempre così.

A questa risposta lo vedo sbuffare, segno di un'altra sconfitta per lui.
Ridacchio e alzo gli occhi al cielo.

Izuku: dove si trova mio padre?

Kaminari: ha ricevuto una chiamata. É andato al palazzo, sembrava urgente.

Izuku: chiederò a lui stasera.

Presi posto al tavolo e quando dei passi si udirono nel corridoio spostai i miei occhi verdi sulla porta.

Le porte si aprirono, mostrando un esile figura che portava del cibo.

Izuku: ciao Mei.

Mei: caro Izuku, bentornato.

Posò i vassoi sul tavolo e il pranzo iniziò.

Finito il pranzo, uscii con Kirishima e Kaminari.
Incontrammo per strada Mina e Shinso.

Mina: avete sentito la notizia?

Kirishima:no cosa

Mina: pare che due angeli si sono introdotti nella città.

Kaminari: che sfrontatezza.

Shinso: in effetti.

Mina: ma non preoccupatevi. Li hanno intercettati e ora li stanno interrogando.

Kirishima: spero che li facciano soffrire. Non sopporto quei pennuti.

Izuku: hhahahah. Prima dici che vorresti vivere con me ed ora dici che non mi sopporti. Sei molto contraddittorio Kiri.

L'inferno non è male in tua compagnia ~bakudeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora