Capitolo 6

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Dopo aver lasciato Kiri nel giardino mi dirigo verso la mia camera, apro la porta e rimango paralizzato.
Oltre agli occhi dei quattro (Denki, Shinso, Mina e Sashiro) un altro paio di occhi rossi rubino mi fissavano.

Izuku: k-Kacchan.

Sashiro: vi lasciamo soli, io ritornerò dopo per controllarti.

Uscirono tutti e mi lasciarono in camera da solo con lui.
Mi avvicinai e gli sorrisi.

Izuku: come stai?

Lui giocava con le sue mani senza degnarmi di uno sguardo.

Izuku: rispondi ti prego.

Nulla, mi ignorava.

Izuku: va bene, sai quando ti ho trovato sotto l'albero ho avuto una paura assurda.
Mi fa piacere che ora tu stia meglio.

Silenzio.

Izuku: bhe, visto che non parli e che sicuramente mi odi, io vado. Chiamo Sashiro per fargli finire i controlli.

Mi girai ma al primo mi fermai per un debole sussurro.

Kacchan: non ti odio, ma non posso parlarti, non ne ho il diritto.

Mi girai ringraziando non so chi.

Izuku: ripeti, non ho sentito.

Kacchan: dopo quello che ti ho fatto non ho il diritto di parlarti.

Izuku: non hai il diritto di parlarmi?
Hai sentito la cavolata che hai detto.

Kacchan: Izuku, ti ho reso l'infanzia un'inferno.

Izuku: Kacchan, non per essere puntiglioso, ma io vivo all'inferno.

Kacchan: smettila, non è divertente Deku.

Delle lacrime uscirono dai miei occhi accarezzando le guance e le lentiggini su di esse.

Kacchan: perché piangi?

Izuku: varie cose, tu sei qui con me, ti sei svegliato e soprattutto mi hai chiamato Deku. Quel soprannome mi è mancato.

Kacchan: non piangere per me, non lo merito.
Comunque dimmi come faccio a tornare nel paradiso.

Izuku: no, Kacchan no, non puoi tornare lì. Ti uccideranno.

Kacchan: fanno bene, merito la morte. In più non sono più puro.

Izuku: non permetterò la tua morte. Tu rimarrai qui.

Kacchan: anche rimanendo qui perderò la vita.

Abbassai lo sguardo, ecco arrivati all'argomento tanto temuto.

Izuku: un modo per rimanere in vita c'è.

Kacchan: cazzo Nerd, non diventerò mai come te, non sarò mai un Demone.

Quelle parole fecero male, tanto male.
Mi girai e me ne andai, ma non prima di urlargli contro.

Izuku: cosa mi aspettavo, che avresti vissuto con me, ma figuriamoci. Tu non vivresti mai con qualcuno che odi. Mi odiavi quando ero un Angelo figuriamoci ora che sono un Demone.

Uscì dalla mia camera, con le lacrime.
Odiavo piangere, mi ricordava troppo il me del passato.
Odiavo ancora di più farmi vedere mentre piangevo, mi sentivo debole quando lo succedeva.
Superai i miei amici e mio padre e uscì.
Andrò a trovare Fiamma, è deciso.

Spazio me
Devo dirvi delle cosine.
1) mi spiace che questo capitolo sia corto. Ma ho cambiato delle cose per far andar avanti le cose.
2) ho deciso che questa sarà una short story. Quindi tra pochi capitoli finirà.
3) mi sento una merda per aver messo da parte l'altra storia che sto scrivendo ( se vi va fateci un salto) comunque mi farò perdonare giurooo.
Gomen

Bye bye

A già che sbadata

4) fatemi sapere se la storia vi sta piacendo

Bye bye
Ele🌸

L'inferno non è male in tua compagnia ~bakudeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora