Capitolo 3

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Pov's Izuku

Ho appena attraversato le enormi porte di casa e subito percepisco qualcosa che non va.
Continuo a camminare stando molto attento a tutto.
Controllo il primo piano ed è tutto a posto.
Ma la sensazione non sparisce.
Inizio a salire le scale e noto che la finestra che da sul monte del fuoco è aperta.
Mi avvicino e noto che ci sono delle piume.
Non può essere.
Conosco queste piume.
Sono le piume di un Angelo.
Sono le piume di Kacchan.
Salto fuori dalla finestra e seguo la striscia di piume e sangue.
A pochi metri da casa sotto un albero trovo l'Angelo svenuto.
Senza pensarci li prendo e lo porto nella mia stanza.
Lo appoggio sul mio letto e noto la smorfia di dolore dipinta sul suo viso.
Prendo delle bende e dell'acqua calda e iniziò a medicarlo.
Mentre lo medico noto alcuni piccoli particolari sulle sue ali.
Mancano alcune piume.
Questo è il segno, che l'Angelo non sia più puro.
Finisco di curarlo e lo copro con le coperte.

È sera, Kacchan dorme ancora ma adesso la sua temperatura è aumentata.
Ho cambiato più volte l'impacco freddo per far sì che la temperatura si abbassasse. Ma per ora nulla.
Ora sono seduto accanto al letto.
Gli passo le mani sulle guance e poi le porto nei suoi capelli.
Sono morbidi proprio come ricordavo.
Mi rimisi seduto e continui ad osservarlo.
Senza accorgermene cado tra le braccia di Morfeo.

Mi sveglio e controllo nuovamente Kacchan.
Dopodiché cambio l'impacco e vado in bagno, ma non ho neanche il tempo per spogliarmi che bussano alla porta.
Esco dal bagno e per sicurezza chiudo le tende del mio letto a baldacchino.
Vado ad aprire la porta ritrovando Kaminari, Mina, Shinso e Kirishima davanti.

Kaminari: buuuuuuongiiiioooornooo Izuku.

Shinso: che cosa inusuale. Di solito tu sei sempre vestito di tutto punto.
Mente ora hai gli stessi abiti di ieri.

Sbadiglio mettendo in bella mostra i miei canini e mi gratto la testa.

Izuku: mi stavo andando a vestire, ma mi avete disturbato.

Noto lo sguardo di Kirishima puntato dietro di me.

Kirishima: Izuku perché hai le tende del letto chiuse?

Izuku: così.

Kaminari: in effetti non le chiudi mai.

Izuku: ma dai ragazzi, da quando fate così?

Mina: Izuku facci vedere cosa c'è.

Shinso: non costringermi Izuku.

Izuku: ragazzi, mi state facendo incavolare. Smettilela, ORA!

Mina: Izu ti prego. Facci vedere cosa c'è.

Shinso: è l'ultimo avvertimento.

Kaminari:Izuku.

Izuku: Izuku, Izuku, Izuku. Ma vi sentite?! Da quando mi date ordini? Ora andatevene.

Non ho fatto in tempo a chiudere la porta.
Shinso mi ha spinto verso la porta e ha fatto passare Kirishima.

Izuku: Kirishima, NON FARLO.

Kirishima si blocca ma subito dopo continua a avanzare verso il mio letto, seguito da Mina e Kaminari.
È difronte al mio letto. Si vede che sta combattendo contro se stesso se aprire o meno.
La mano di Kirishima è ancora lungo il suo fianco, ma ben presto inizia a muoversi.
Afferra la tenda e la apre con uno scatto.

Shinso: un Angelo. Un fottuto Angelo. Sei serio Izuku?

Continuava così da minimo un'ora.
Io ero seduto su una sedia mentre gli altri erano in piedi davanti a me.

Shinso: parla Izuku! Spiegatemi quest'azione!

Non mi sforzavano neanche di guardarlo.
La mia attenzione era puntata sul letto.

Kirishima mi afferrò la mascella e mi fece voltare il viso si di lui.

Kirishima: dimmi il suo nome. Lo sai vero? Oppure l'hai trovato e te lo sei portato a casa?

Bene ci mancava solo la scenata di gelosia, perfetto.

Shinso: Kiri, stai esagerando.

Izuku: si Kiri stai esagerando.

Kirishima: dimmi il suo nome!

Lo ignorai e continuai a guardare Kacchan.

Kirishima: Maledizione Izuku, dimmi il suo dannato nome!!

Era fuori controllo, aveva gli occhi lucidi e stava urlando.

Izuku: non ti serve saperlo.

Kirishima indietreggia e si porta una mano alla bocca mentre mormora cose che non capisco e guarda alternando me e il letto.

Kirishima: non può essere, DIMMI CHE LUI NON È LA PERSONA CHE PENSO!!

Ora delle lacrime escono dai suoi occhi e anche se lontani sento il suo cuore che si spezza.

Izuku: mi spiace Kiri, non dovresti soffrire per uno come me. Ti meriti qualcuna di superiore a me, non accontentarti di questo.

In tutto il tempo ho indicato me.
Sono una persona spregevole, come posso far soffrire così un mio amico.
Kiri esce di corsa seguito da Mina e Kaminari, mentre Shinso mi guarda.
Lui è sempre stato il più bravo ad ascoltare e capire.
Trascina una sedia e si accomoda davanti a me

Shinso: ne vuoi parlare?

Annuisco.
Il silenzio i il protagonista per alcuni minuti, finché non prendo un respiro e inizio a parlare.

Izuku: lo so, sto facendo una cosa stupida.
Ma quando ho visto il suo corpo ricoperto di sangue e ferite e soprattutto l'ho trovato svenuto, io non ho potuto fare altro.
L'ho preso e l'ho portato qui.
Sono da ieri che curo nel miglior modo possibile Kacchan.
Ero certo che quando si sarebbe ripreso lo avrei lasciato andare e con lui i miei sentimenti, ma curandolo ho notato le sue ali.
Alle sue ali mancano delle piume, ho riconosciuto subito la causa della perdita delle piume.
L'ho avuta anch'io tanto tempo fa.
Le ali stanno perdere la purezza e questo è il primo sintomo che precede la trasformazione.
Volevo con tutto il mio cuore lasciarlo andare.
Ma dopo questo non posso.

Shinso: perché non puoi?

Izuku: tu non capisci. Ora non ha molta scelta.
Non può essere un Angelo, perché non è più puro e per il momento non può essere un Demone perché è troppo puro.
Le soluzioni sono due o rimane Angelo andando in contro alla morte o diventa un Demone.

Shinso: e tu cosa vorresti che facesse?

Izuku: ovviamente vorrei che vivesse con me, ma è lui che deve decidere.

L'inferno non è male in tua compagnia ~bakudeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora