Capitolo 9

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Nella notte si sentirono altre urla provenire dalla mia vecchia camera, ma quando il sole era ormai alto nel cielo queste cessarono.
La casa era tutto d'un tratto troppo silenziosa.

Dopo svariate discussioni tra me e me, mi alzai e andai in cucina.
Preparai una semplice ma abbondante colazione.
Nel vassoio d'argento non c'era un singolo piatto di tradizione demoniaca, ma solo piatti che ricordavano vagamente il sapore o l'odore della cucina angelica.
Mi incamminai piano verso la camera e bussai timidamente.
Quando sentì un breve rantolo mi decisi ad aprire.

Izuku: ti ho portato qualcosa da mangiare.

Nessuna risposta.
Mi avvicinai al comodino e appoggiai delicatamente il vassoio.
Poi mi diressi verso l'armadio.

Izuku: che taglia porti?

Silenzio.

Izuku: ho capito. Me ne vado.
Sul comodino hai qualcosa da mangiare, se vuoi farti una doccia il bagno è quello lì, e se cerchi asciugamani e vestiti sono nell'armadio.
Prendi tutto quello che più ti piace e se qualcosa non dovesse andarti o piacerti, manderò qualcuno a comprarti qualsiasi cosa desideri.

Mi avvicinai alla porta e la aprì per uscire, ma mi bloccai.

Izuku: mi spiace di non aver fatto quello che avevi chiesto.
Se non vorrai parlarmi capirò.

Uscì e mi chiusi la porta alle spalle.
Trovai gli altri davanti la porta, avevano sicuramente sentito tutto.
Sorrisi nel modo di naturale possibile e me ne andai.

Izuku: potreste stargli vicino voi, siete perfetti per tirargli su il morale.

Mina: Izuku......

Shinso: lascia fare a noi. Ma tu dove stai andando.

Izuku: è meglio per lui che rimanga in questa casa.
Qui sarà al sicuro; mentre io andrò a farmi un bel viaggio.

Mina: ma, non puoi lasciarci così. Cosa ne pensa tuo padre?

Izuku: non ne sa nulla. Lo informerò tra un po', ma non avrà nulla da ridire.

Avevano tutti le lacrime agli occhi.

Mina: no non puoi andartene.
NON VOGLIO.

Izuku: Mina, questa decisione distrugge anche me.
Ma non posso fare altro.

Shinso: sei sicuro che sia l'unico modo.

Izuku: si, se non ci sarò io tra i piedi lui potrà anche amare questa vita.
Ma se ci fossi io, non la accetterà mai.

Denki: perché, perché fai sempre in modo che tutti siano felici mentre tu sei l'unico a soffrire.
Non lo accetto.
Perché devi lasciare casa tua.
Perché devi lasciare noi.
Perché..

Maledizione, come ultimo ricordo volevo vederli sorridere come ieri sera e invece l'ultima volta che li vedrò sarà con le lacrime agli occhi, che mi supplicano di non andare.

Izuku: maledizione, mi ero ripromesso di non piangere e invece eccomi qui a frignare come un bambino.
Ragazzi siete la cosa più bella che mi sia mai capitata in tutta la mia vita.
Sono onorato di essere considerato un vostro amico.
E ne sarò onorato anche tra cinquant'anni.

Mina: il tuo viaggio sarà per sempre vero?
Quando ti vedremo lasciare la casa sarà l'ultima volta che ti vedremo, giusto?

Izuku: esatto Mina.
Posso andarmene senza pesi sulla coscienza.
Voi siete insieme, formate delle bellissime coppie.
Quindi starete bene.
Ora vado a preparare le ultime cose.

Me ne andai lasciandoli increduli nel corridoio.
Arrivato in camera, feci finta di preparare delle cose.
Cercavo in tutti i modi di non pensare.

La porta della camera di aprì e ne entrò solo Mina.

Mina: Izuku, ti prego ti scongiuro di non andartene.

Izuku: ho preso la mia decisione. Me ne andrò tra poco.
Ora ti prego lasciami solo.

Mina: va bene. Ti voglio bene Izu.

Chiese la porta e io mi accasciai a terra lasciando che le lacrime uscissero indisturbate.

Siamo quasi alla fine.
Mancano pochi capitoli.

L'inferno non è male in tua compagnia ~bakudeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora