Capitolo 10

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Pov's Kacchan

Quando aprì gli occhi, una strana sensazione di benessere mi invase.
Mi sentivo forte, in forma.
Ma non avevo il coraggio di alzarmi e guardarmi allo specchio.

Sentì qualcuno bussare delicatamente alla porta in risposta feci solamente un piccolo rumore, e la porta si aprì, entrò una persona che non riuscì ad identificare.

??: ti ho portato qualcosa da mangiare.

La voce del ragazzo, ero sicuro si trattasse di un ragazzo, aveva qualcosa di familiare ma allo stesso tempo diverso.
Non riuscivo a capire a chi appartenesse, ma non avevo voglia di alzarmi a vedere.
Così non risposi.
Il ragazzo si avvicinò a me e appoggiò qualcosa sul comodino accanto al mio letto.
Provai a guardarlo ma la poca luce che entrava dalla finestra non mi faceva scorgere bene il suo volto.
Poi lo sentì muoversi e andare in fondo alla stanza, dopodiché uno scricchiolio, segno che qualcosa fu aperto.

??: che taglia porti?

Perché voleva sapere la mia taglia?
Cosa voleva da me quella persona?
Forse sarà un domestico o un amico del Nerd.
Ommiodio il Nerd. Dov'era ora? Avevo bisogno di parlargli.
Dovevo dirgli tante cose.
E volevo tante risposte.
Ma dov'era? Perché non era qui con me?
La voce della persona mi svegliò dai miei pensieri.

??: ho capito. Me ne vado.
Sul comodino hai qualcosa da mangiare, se vuoi farti una doccia il bagno è quello lì, e se cerchi asciugamani e vestiti sono nell'armadio.
Prendi tutto quello che più ti piace e se qualcosa non dovesse andarti o piacerti, manderò qualcuno a comprarti qualsiasi cosa desideri.

I suoi passi andarono verso la porta, ma ci fu un momento di esitazione, si capiva dai suoi passi, ora non si sentivano più segno che si fosse fermato.

??: mi spiace di non aver fatto quello che avevi chiesto.
Se non vorrai più parlarmi capirò.

Uscì e chiuse la porta.
Ma in tutto questo non capivo cosa volesse dire con quelle ultime frasi.
Cosa gli avevo chiesto di fare? E perché non avrei dovuto rivolgergli la parola.
Maledizione, non sapevo nemmeno chi diavolo fosse.
Queste persone sono strane.

Fuori dalla stanza si sentivano delle voci, ma non capivo cosa dicessero, così mi limitai a ignorarle.
Non so quando finirono di parlare e soprattutto non so quando quelle tre persone entrarono nella stanza.
Me le ritrovai accanto tutto d'un tratto.

??: buongiorno Bakugou.

Come diavolo sapevano il mio cognome?
Provai a parlare ma trovai alcune difficoltà.

Kacchan: c-come f-a-te a c-co-no-scere il mi-o co-gnome?

Quella era la mia voce? Ma cosa?

??: Izuku.

Quel nome mi che sgranare gli occhi, provai ad alzarmi e dopo vari tentativi finalmente vedevo i loro visi.
Erano due ragazzi, quello con i capelli rossi lo conoscevo, era venuto a parlarmi già una volta, ma l'altro era uno sconosciuto per me, aveva i capelli gialli con una strana saetta nera e delle corna in testa.

Kacchan: il Nerd vi ha parlato di me?
Ora dov'è?

Una ragazza entrò come una furia e mi si piazzò davanti.
Aveva i capelli rosa e delle corna gialle.

Ragazza: vuoi sapere dov'è Izuku. Per ora è in camera, ma non resterà per molto lì.

Kacchan: viene qui?

Ragazza: no. Vuole andare via.

Kacchan: dove  vuole andare?

Ragazza: via da questa casa, ed è tutta colpa tua.

Kacchan: colpa mia?

??: Mina calmati.

Il ragazzo con i capelli gialli portò una mano sulla spalla della ragazza, che da quello che avevo capito si chiamava Mina.

Mina: no Denki, non mi calmo. È colpa sua se Izu vuole andare via.

Kacchan: no non può andare via, devo dirgli delle cose.

Mina: potevi farlo prima, ma tu non l'hai neanche degnato di uno sguardo.

Kacchan:prima?

Mina: si prima, quando ti ha portato la colazione.

Kacchan: era lui. Quel ragazzo era Deku?

Mina: e chi altro sennò.

Kacchan: devo andare da lui.

??: non credo riuscirai a volare o correre fino da lui.

Quelle parole furono dette da un altro ragazzo, questo aveva delle occhiaie marcate e dei capelli viola.

Kacchan: in che senso non riuscirò a correre e volare da lui.

??: è appena uscito.

Kacchan: devo muovermi ad andare da lui.
Dimmi dov'è andato.

??: facciamo così io e Denki andiamo a fermarlo, mentre Mina e Kirishima ti aiutano a raggiungerci.

Kacchan: ok

??: comunque io sono Shinso.

??: e io Denki.

??: io Mina.

??: io Kirishima.

Kacchan:nomi molto carini, ma non me ne frega altamente di come vi chiamate, ora devo raggiungere il Nerd.

Shinso: hai ragione. Muoviamoci.

L'inferno non è male in tua compagnia ~bakudeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora