─ yeah right ─

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Nel tardo pomeriggio Will dopo aver fatto i compiti assegnati si preparò per andare a casa dell'amico.

Pronto, uscì di casa e montò sulla sua bici.

Durante il tragitto pensava a come avrebbe potuto aiutare Mike, non avendo mai avuto una ragazza non era molto esperto a riguardo, poteva basarsi solo sulla sua esperienza dei film che aveva visto pensò ridacchiando.

Un signore che camminava nelle circostanze lo vide ridere da solo e iniziò a guardarlo in modo anomalo, il ragazzo vedendo quella reazione si girò dall'altra parte continuando a ridacchiare.

Arrivato a destinazione, si diresse verso la porta d'ingresso di Mike e suonò il campanello.
«ehi Will!»
«ehi»
«entra» disse il corvino dandogli una pacca sulla spalla.

Il più piccolo si pulì le scarpe sullo zerbino ed entrò in casa.
«salve signora Wheeler»
«ciao tesoro»
ci fu un momento di sorrisi imbarazzati tra essi, così Mike per rompere il ghiaccio disse:
«wow, beh... Will andiamo»
il moro annuì e lo seguì su.

«allooora» disse Mike buttandosi sul suo letto «non so il motivo preciso per cui Undici mi ha lasciato» continuò mentre guardava il soffitto
«mh»
«a te sembra normale che mi lasci senza dirmi il perché?»
«i-»
«glielo avrei chiesto ma ero sconvolto in quel momento» «cred-»
«certo abbiamo avuto delle divergenze durante la nostra lunga relazione»
«mag-»
«ma non mi sarei mai aspettato che sarebbe finita cos-»
«Mike mi fai parlare?» disse Will ghignando
«si scusa»
«io credo che abbia avuto un motivo logico per lasciarti o altrimenti non lo avrebbe fatto»
«beh fin qua c'ero anche io»
«magari lei desiderava un altro tipo di relazione» suggerì il moro con tono saggio «o magari le hai fatto qualcosa che l'ha fatta stare male e non te ne sei accorto»

«uh guarda pizza!» esclamò il corvino prendendo una scatola da sotto il suo letto «sarà rimasta dai giorni della mia "depressione". Ne vuoi un pò?»
«Mike concentrati»
«si...»
«ma poi che schifo perchè dovrei mangiare una fetta di pizza proveniente dal sotto del tuo lurido letto?»
entrambi scoppiarono a ridere.

«tornando a noi» disse Micheal con la bocca piena di pizza, Will lo guardò disgustato ma era così carino quando faceva lo stupido.

«secondo te dovrei farle un regalo?»
il moro non rispose, continuava a fissarlo, non lo aveva mai notato nei minimi dettagli, le sue lentiggini, i suoi capelli... erano così belli, lui era così bello...

«Will?»
«... oh giusto, si credo di si»
«cosa potrei regalarle?»
«non so, cosa cosa le piace da impazzire?»
«eggos?»
«già, ma no»
«allora non saprei»
«mh... magari domani a scuola potresti lasciarle delle rose nell'armadietto»
«uuu, bella idea» disse il corvino meravigliato «da quando sei così esperto con le ragazze?»
«molti anni di esperienza cinematografica»
«ah si ovvio»
i due risero per quasi tutta la serata.

Ormai si era fatto tardi, era quasi ora di cena, così cogliendo l'occasione Mike gli chiese di restare a cena, Will accettò, anche perché sua madre lavorava fino a tardi e non aveva voglia di cenare a casa sua da solo.

«deliziosa cena, grazie di tutto»
«grazie a te per aver fatto sentire di nuovo bene mio figlio, sei un vero amico»
il più piccolo sorrise e il più grande ricambiò il saluto e lo accompagnò alla porta dicendogli: «grazie per i consigli Will, vediamo se il tutto domani a scuola funzionerà»
«ok a domani»
Mike lo abbracciò forte e Will provò una bellissima sensazione dentro di sé a quel tocco, ma perché? Perchè lo faceva sentire così?

Non riuscendo a rispondere alle tante domande, appena arrivò a casa si infilò esausto sotto le coperte e si addormentò immediatamente.

 𝑼𝑵𝑫𝑬𝑹 𝑻𝑯𝑬 𝑹𝑨𝑰𝑵 | 𝑩𝒀𝑳𝑬𝑹 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora