X "Azzurri come il ghiaccio"

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18:30

Erano passate delle ore, che a me erano sembrati minuti ero rimasta per due ore ad ascoltarla parlare di quanto gli mancassero i suoi genitori, dei problemi e delle gioie che aveva avuto prima che arrivassi io poi mi parlò di lenticchia e dei problemi che avevano, mi limitai ad ascoltarla e confortarla con un caldo abbraccio ed una carezza, anche quando era scoppiata a piangere per i suoi. Per lenticchia stava iniziando a provare odio ma non ne era ancora consapevole, le aveva detto che voleva farsi perdonare e lei ci era cascata.

Per la restante ora facemmo comparire delle carte e una scacchiera, giocammo, ci divertimmo, eravamo felici e spensierate senza preoccuparci del futuro o del passato ma solo del presente. Finimmo di giocare a scacchi e vidi dietro al divanetto, davanti al camino comparire un pianoforte, io non lo avevo pensato.

"cosa ci fa un piano li?" domandai, mi guardò poi si girò verso il piano e sorrise.

"insegnami a suonare il piano" disse con le mani giunte, strabuzzai gli occhi, mi stava davvero chiedendo di insegnargli IO a suonare? non me lo feci ripetere un'altra volta e mi alzai andandoci vicino, lei mi seguì.

"non è semplice, ne sei sicura?" domandai schiacciando qualche tasto, "ovvio!" disse lei emozionata, annuii e la tirai piano verso di me mi sedetti sullo sgabello, lei quasi sopra di me per permettermi di posare le mani sulle sue.

Misi le mani sul piano e inizia a suonare una canzone che mi aveva insegnato Narcissa, il testo della canzone parlava di un ragazzo innamorato perso di una ragazza dai capelli rossi, supponevo che non ne conosce il significato così iniziai a suonare quella.

"dammi le mani" gli dissi, e lei me le porse. Le presi, le posai sui tasti e iniziai a muovere le mie e le sue allo stesso tempo, era bellissimo...avrei voluto non finisse mai quel momento.

La canzone era finita ma lei non aveva nessuna intenzione di levare le mani da sotto alle mie, si girò per guardarmi e per poco con cadde, si era spaventata,

"oi oi che succede? stavi cadendo" dissi ridendo, "cosa hai visto un fantasma?" gli chiesi e mi fece alzare portandomi al grande specchio che c'era sopra al camino,

"guarda i tuoi occhi" disse emozionata, sembrava che avesse visto per la prima volta un pupazzo di neve che cammina, mi girai a guardarli, e rimasi sorpresa anche io, i miei occhi erano diventati di un azzurro ghiaccio e sembravano così normali, così veri erano bellissimi ed era da tanto che non li vedevo così.

"o mamma mia devo farmeli passare subito, è quasi ora di cena" lei non capiva, e neanche io capivo perché lo stessi dicendo.

" cosa?? ma sei pazza no! lasciali così passeranno da soli, ma ti prego lasciali sono bellissimi. Ti prego" mi stava letteralmente implorando.

"non rimarranno per sempre lo sai vero?" gli chiesi incrociando le braccia al petto, esitò qualche istante poi gli spuntò un sorriso grande quanto una casa, a cosa stava pensando?

"se riusciamo a scoprire cosa ti fa così felice faremo in modo che tu lo sia sempre o quasi" strabuzzai gli occhi, era davvero intelligente ma non volevo...

"perché ti importa così tanto Grenger" fece spallucce e mi portò al piano,

"suona di nuovo" non domandai neanche il perché lo feci e basta, mi rimisi a suonare, mi sollevo il viso e guardò i miei occhi rimanevano quasi impassibili e poi iniziarono a scurirsi mi tirò le mani via dal piano e le strinse tra le sue e iniziarono di nuovo a schiarirsi, aveva capito.

"quindi?" domandai, "quindi suonare ti rende felice" disse, non stava dicendo la verità e lo capii solo dopo, che stupida che sono.

"ora andiamo a cena, ho impegni sta sera" disse lei mentre mi trascinava fuori dalla stanza delle necessità, gli chiesi quali impegni e mi disse solo che doveva vedere Harry che non si prendevano un po' di tempo tra migliori amici da tanto, ci stava non obbiettai. Arrivammo nella sala grande, entrò prima lei e andò al tavolo grifondoro salutando gli amici, poco dopo entrai e mi diressi con la testa bassa al tavolo serpeverde.

"selly??" era Draco, "si lo so lasciamo perdere, non ne voglio parlare" dissi mentre ero sotto lo sguardo di mezza Hogwarts "non dirmi che..." ci mesi un'attimo a capire che intendeva. "si colpa sua, lei sa che è per lei che sono così, ma pensa che sia perché ho trovato qualcuno con cui parlare, una nuova amica" ovviamente mi sbagliavo ma non lo sapevo, non toccammo più quell'argomento per tutta la sera.

Pov's Hermione

Avevo passato quasi tutta la giornata con Selenia, e ora volevo dedicare un po' di tempo ad Harry. Così andai nella sua stanza bussai alla porta, entrai e mi sedetti sul letto.

"ciao Harry, come stai?" gli chiesi abbracciandolo, lui ricambiò, "sto relativamente bene, tu?"

"benino dai", "cosa significa relativamente bene, dimmi che succede" all'inizio era titubante se dirmelo o meno ma poi inizio a parlare, oggi mi sembravo una psicologa.

"beh ecco... penso di stare frequentando qualcuno, però non ne sono così sicuro dato che sembra essere restio su cosa siamo." o mamma mia Harry finalmente si è lasciato alle spalle Ginny ma è fantastico.

"oddio sono felice per te, chi è la fortunata?" domandai emozionata.

"ecco...riguardo a questo particolare io penso di doverti dire che non è..." si fermò perché non era sicuro se dirlo o meno, "quindiiii" lo incitai a continuare

"...non è una grifondoro!"

"ah...tutto qui? pensavo mi avresti detto qualcosa di più interessante. Ma non importa sono un sacco felice per te" lo abbracciai di nuovo, ma comunque era ancora un po' giù sembrava si stesse tenendo qualcosa che voleva urlare ma non volevo obbligarlo di certo, "però quando ti senti pronto... ecco magari potrai dirmi cosa ti preoccupa davvero" non disse nulla annuì e basta.

Voleva cambiare argomento il più in fretta possibile, "tu invece, mi sembri u po' più diversa e distratta, cosa sta succedendo??" sorrisi, ed arrossi leggermente

"beh ho trovato qualcuno, oltre a te, che mi capisce come voglio, che mi da il cioccolato quando sono giù, che è felice di avermi al suo fianco, intelligente, simpatica, divertente, dolce, con una paura matta di mostrare i suoi sentimenti, affascinante e bellissima, con quei suoi occhi così particolari..." oddio, stavo davvero dicendo delle cose così belle di Selenia, che cosa mi sta succedendo?! Harry mi guardò stupito, come se avessi appena detto che mi sarei sposata quasi si emozionò.

"cos'è per te, questa ragazza?" mi domandò curioso,

"io...io n-non penso di saperlo, non ciò mai pensato" dissi corruciandomi le mani lui me le prese e le strinse, "Hermione, quella che provi e forse attrazione verso di lei, però se posso darti un consiglio, fai attenzione in fondo stai ancora con Ron" oddio aveva ragione, io stavo iniziando a provare qualcosa per lei, ma non potevo dirglielo, almeno non ora. Però ora è meglio cambiare argomento, annui per il resto della sera provai a non pensare a lei e quasi ci riuscii, ma quando andai a dormire mi tornò in mente lei, e tutte le cose che mi aveva detto, tutti i momenti che avevamo passato insieme. Dovevo capirci di più.

"Io e te una cosa sola" SERMIONE //Selenia e Hermione//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora