VIII "Un brutto sogno"

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Il pranzo passò, recuperammo alcune lezioni e studiammo. Sembrava tutto troppo bello e poi arrivò lui...

"Hermione..." la chiamò lui con voce bassa, "si?" è tornato porco Salazar 

"...senti io volevo farmi perdonare...per tutto quello che ho fatto, per il mio comportamento sbagliato e per il male che ti ho fatto, voglio farmi perdonare!" Hermione sorrise e lo abbraccio io li stavo guardando schifata.

"Selenia va bene se per sta sera vado con lui, abbiamo bisogno di stare un po' da soli" sembrava così felice... ma non volevo lasciarla andare con lui, "prima di andare, hai qualcosa da dire Weasley?" gli domandai.

"scusa" disse, ovvio che non mi facevo infinocchiare così ma non potevo dire di no a lei, "OK, ma guai se te le torci un solo capello" lo sussurrai nel suo orecchio di modo che lei non sentisse, gli venne la pelle d'oca e fui abbastanza soddisfatta, li guardai andare via verso la torre dei grifondoro. Non mi fidavo di lui, però ora avevo un impegno da rispettare con la mia cara madrina.

21:55

Avevo un mantello scuro in dosso tirai su il cappuccio e mi diressi dalla McGrannit passando per i corridoi bui, arrivai da lei alle dieci in punto, ero sempre puntuale è il punto forte.

"Madrina ci siete?" domandai entrando nella grande stanza, non la vidi mi avvicinai un po' di più alla grande scrivania.

"SILVER" urlò il cappello parlante, per un momento mi spaventai, "cappello, devi sempre urlare?" gli domandai nervosa.

"hahaha scusa fanciulla, ma sono abituato ad avere questo tono di voce così alto ormai dovresti saperlo, come stai?" era simpatico tutto sommato ed era così gentile. " bene cappello, e tu come stai?" gli domandai avvicinandomi a lui.

"un po' impolverato ma sto bene ormai ho quasi mille anni non dimenticarlo! Scommetto che stai cercando tua madrina, è sempre in ritardo" risi e lo spolverai con una mano. "già cappello, stai diventando vecchio e si sto aspettando proprio lei, speravo di trovarla già qui ma penso che dovrò aspettare un po'"  dissi sedendomi e iniziando a preparare il tè con la bacchetta.

"sai, lei è molto impegnata, sempre così di fretta" disse lui mentre mi fissava, "già lo so, mi mancano i momenti che passavamo insieme io e lei quando ero piccola, quando mi portava a vagare per questo grande castello..." entrò nella stanza,

"ora però lo fai da sola, è grazie a me se sai a memoria tutte le stanze e i corridoi, oppure mi sbaglio?!" mi alzai per abbracciarla poi ci sedemmo. Gli porsi una tazza di tè al lampone.

"già tutto merito tuo madrina" 

"scusa se ho tardato ma ho dovuto sistemare un paio di cose, come stai?" mi chiese lei sorseggiando un po' di quella bevanda calda così buona.

"si va avanti, so cosa vuoi chiedermi. Mi hanno lasciato il conto alla Gringott e la casa di famiglia, al compimento dei diciott'anni potrò andare via da casa dei Malfoy anche se ci sto bene" accennò ad un sorriso.

"E in amore come va??" Domandò lei curiosa, magari potevamo evitarla questa domanda orribile, "non benissimo" mi limitai a dirle ma voleva sapere di più, lo leggevo nei suoi occhi.
"Ok ok, sta andando male perché la ragazza che voglio sta con uno che non la merita, lei è così bella, affascinante, intelligente ed io vorrei averla per me" lei sapeva della mia sessualità ero tranquilla.

"Dimmi tutto avanti, abbiamo tanto tempo!" Quando si trattava di gossip in fatto di amore era la prima a volerne essere informata così dovetti dirle tutto.

"Beh lei è una grifondoro, è più bassa di me di dieci centimetri, dai capelli castani, con un favoloso sorriso, prima neanche mi conosceva ed ora sa quasi tutto su di me, ma per lei sono pronta ad aprirmi del tutto...se solo ne avessi la possibilità. E molto intelligente, un po'ficcanaso ma mi piace, è grazie a te se ho potuto parlarle per la prima volta, prima non sapevo cosa pensare di lei ed ora mi piace come non mai, non è come tutte le altre lei è diversa.
Mi ricordo di quando la vidi alla stamberga strillante o quando al secondo anno la vidi davanti al negozio di scope ad ammirare la Nimbus 2000, subito dopo entrai con papà e la comprai, quando ancora non ero nella squadra di quidditch, quando tirò quel cazzotto in faccia a Draco ed io dovetti medicarlo nel mentre che mi raccontava chi era stato risi così forte che mi sentì tutta la sala serpeverde. Oppure di quando andai con Draco, Tiger e Goile a lanciargli palle di neve e Potter ci stese io rimasi dietro ad un albero perché sapevo fosse lui e rimasi a guardare quella dolce ragazza con il naso rosso..." Mi fermai, stavo vedendo la gioia negli occhi di Minerva. Mi resi conto di tutto quello che avevo detto e mi bloccai.

"Selenia hai detto cose così belle sulla Granger, lei ti piace davvero, forse dovresti provare davvero ad avvicinarti di più lei ne sarebbe felice nel sapere tutte queste cose" la guardai, mi alzai di scatto.

"NO. Lei non dovrà mai sapere tutto ciò, non siamo fatte per stare insieme, devo solo limitarmi a proteggerla, lei ha già qualcuno che la ama e che farebbe di tuto per lei" non so perché lo stessi dicendo se quello che volevo era lei, ma in fondo sapevo che quello che volevo fare era sbagliato ma allo stesso tempo giusto...non capivo più nulla. Avevo bisogno di dormire.

"Scusate madrina ho bisogno di dormire, buonanotte." Scesi le scale e corsi nei sotterranei fino alla sala. Arrivai in camera mia mi spogliai e mi misi sotto alle coperte cercando di nascondere il dolore e le lacrime...mi addormentai.

"Selennia sveglia, siamo in ritardo per le lezioni" aprii gli occhi e la vidi nella sua solita uniforme da grifondoro "Hermione?" sembrava un miraggio così vicino ma allo  stesso tempo lontanissimo.

"certo stupida, chi senno Silente?" risi dolcemente, anche lei, decisi di alzarmi ma ero andata a letto nuda la vidi girarsi come se già lo sapesse, presi la vestaglia e la indossai.

"cosa ci fai qui?" le chiesi curiosa di sapere come avesse fatto ad evitare una centinaia di serpeverde che uscivano dalle loro stanze per andare a fare colazione, ameno che non fosse venuta presto.

"mi hai detto tu di venire qui, non ti ricordi?" mi chiese sorridente, mi puzzava tutto ciò, ma magari lo avevo solo scordato. Mi vestii mi prese per mano ed uscimmo dalla stanza, la sua mano non era come  me l'aspettavo...era fredda, fredda come la pelle di Draco quasi, da lei mi aspettavo una mano calda e soffice, ma in fondo eravamo in pieno settembre era plausibile.

Non mi portò nella sala grande ma mi portò fuori nel giardino, stava... nevicando.

"perché nevica?" gli chiesi stordita, "è normale che nevichi, siamo in pieno dicembre." disse lei facendola sembrare una cosa così normale, come sono passata da settembre a dicembre, cosa stava succedendo alla mia vita, a me?!

Hermione si avvicino a me si mise in punta di piedi dopo che sulla nostra testa comparvero delle foglie di vischio, mi baciò, un bacio veloce, freddo nel vero senso della parola, come un fulmine e poi... il vuoto, buio e freddo. Mi Sveglio.

Era tutto un sogno...avevo sognato tutto, si è aperta la finestra, stava suonando il campanile, erano le sette. Devo alzarmi.

"Io e te una cosa sola" SERMIONE //Selenia e Hermione//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora