YAMAGUCHI POV'S
Dopo aver fatto alcune ricerche, decido di tornare a casa alquanto stremato. Mentre torno a casa mi chiama il mio capo.
Kenma: Yamaguchi c'è stato un ennesimo ritrovamento di un corpo a via *****, 23. Corri!
Giungo sul posto e trovo un'altra scena alquanto inquietante. Una donna morta sul letto matrimoniale, con un cellulare vicino all'orecchio e presentante ematomi violacei sul petto in corrispondenza del cuore, ovviamente ha i diti medi amputati e una rosa rugosa in mano. Ecco il marchio e la firma dello stesso serial killer delle altre 3 vittime. Però questa volta c'è una prova! IL CELLULARE! Metto i guanti e lo accendo. Non sembra puzzare di ammoniaca, forse ci sono le impronte dell'aggressore! Accendendolo noto una serie di chiamate sempre dallo stesso numero, così chiamo Akaashi. Terminata la chiamata inoltro il numero a Keiji quando bussano sull'infisso...
Yamaguchi: Luna!
Luna: Hey!
Yamaguchi: Che ci fai qui, sulla scena del crimine?
Luna: Ho trovato io il corpo, era la mia ragazza...
Yamaguchi: Come mai non ti vedo triste? Non ti dispiace nemmeno un po'?
Luna: No! Non stavo con lei per volere mio, ma dei miei...
Yamaguchi: Wow, sai cosa mi fa pensare... Che tu abbia un ottimo alibi per ucciderla, ti trovavi nel momento giusto, nel posto giusto Seguimi in centrale per favore!
Luna: Come vuoi...
Arrivati in centrale mi ritrovo ad interrogare quel bellissimo ragazzo dai capelli dorati e gli occhi stupendi...
Yamaguchi: Molto bene... Tsukishima Kei! Oggi alle 19:30 ti trovavi precisamente nel luogo e nel momento perfetto dov'è avvenuto il crimine, perché?
Che bel nome Kei...Lucciola e anche il cognome è bello, devo dire che lo rispecchia Luna. Allora l'ho chiamato per tutto il tempo con il suo cognome senza saperlo... Oddio!
Tsukishima: Oggi era il nostro anniversario e stavo andando da lei per "festeggiare".
Yamaguchi: Mh... Quindi nessuno può confermare il tuo alibi!
Tsukishima: Eh già...
Yamaguchi: Ed invece che mi dici della tua presenza, precisa in ogni scena del crimine?
Tsukishima: HAHAHAHAH!
Ma che cazzo ha da ridere?!
Tsukishima: Io sono...
Irrompe violentemente Akaashi.
Akaashi: Le chiamate provengono da un cellulare intestato a Tsukishima Kei!
Mi giro di scatto e guardo Tsukishima, ormai sconvolto e devastato. Il ragazzo che mi piaceva era un serial Killer?! Non ci posso credere... Non ci voglio credere. Con le lacrime in uscita rapida, ordino alle guardie di portarlo via. Akaashi mi abbraccia e mi consola, ma ormai sono devastato, ho il cuore a pezzi. Eppure mi sembrava un bravo ragazzo... Non pensavo che... Lui potesse... c'è che ha... le donne... NO! Ci deve essere un'altra spiegazione, NON E' LUI!
Torno a casa, ancora con gli occhi gonfi e stanchi per aver pianto troppo... BASTA! ORA STOP! Devo uscirne, al più presto. Devo trovare la forza di interrogarlo di nuovo, devo capire chi è il suo complice... Penso sia più difficile per me che per lui in questo momento.
La mattina dopo arrivo a lavoro.
Akaashi: Tadashi, se non ce la fai posso interrogarlo io. Stai tranquillo! Oppure posso accompagnarti.
Yamaguchi: No è una cosa che devo fare da solo, devo affrontarlo o rimarrò con il cuore spezzato. Devo far capire a me stesso che è un serial killer spietato, senza cuore, così lo dimenticherò.
Ed eccomi qui a rinterrogarlo... Certo che la maglietta bianca gli sta proprio bene... NO! NO!
Yamaguchi: La farò breve, se ci aiuti a capire chi è il tuo complice avrai uno sconto sulla pena.
Tsukishima: Il mio avvocato ha già parlato, io non c'entro nulla in questa storia. Non ho ucciso nessuno!
Yamaguchi: ALLORA PERCHE' ERI PRESENTE IN OGNI SCENA DEL CRIMINE??!?!
Tsukishima: Semplicemente perché.... m-mi piaci...
Yamaguchi: Se vabbè come no... Non sai che altro inventarti... Falla finita.
Da una parte ero arrabbiato, perchè mi aveva usato come alibi; dall'altra avrei voluto che quelle parole fossero vere... Si alzò improvvisamente ed io misi la mano immediatamente sulla pistola. Si avvicinò e mi baciò.
Yamaguchi: Ma che cazz...
Tsukishima divenne rosso e abbassò lo sguardo, da lì capì che era stato sincero, forse gli piacevo veramente, però questo non è un alibi sensato per essermi sempre attorno...
Yamaguchi: Okok! Io vado...
Andai immediatamente da Akaashi e gli raccontai tutto lui non credeva alle mie parole, io non credevo alle mie ma credevo a quelle di Tsukishima. Fantastico direi...
Akaashi: C'è solo un modo per capire se davvero è innocente. Dobbiamo perquisire casa sua con un mandato e dobbiamo sperare che non ci siano prove o arme dei delitti. Ma cosa più importante dobbiamo sperare che non ci siano le rose.
Yamaguchi: Okok vado subito a richiedere un mandato!
Akaashi: Perfetto io continuo a fare delle ricerche.
Uscì dall'ufficio e trovai Bokuto...
Yamaguchi: Bokuto?!
Bokuto: Ehm... si... ero venuto p-per A-Akaashi ma vi ho sentito parlare e non volevo d-disturbare.
Yamaguchi: Mh...
In poche ore Yamaguchi ottenne tutti i permessi e il mandato, così andò a casa di Tsukishima con Akaashi. La casa era molto grande, situata in centro città, con una vetrata formidabile che dà su una piazza colma di verde, con una fontana al centro. Akaashi setacciò il salotto, la camera da letto e la cucina ma non vi trovò nulla. Io vidi in bagno, poi la cucina. Mi restava solo lo studio. Entrai e mi trovai di fronte tantissime librerie che contornavano la stanza, una scrivania al centro con una sedia fighissima in eco pelle presumo. Akaashi mi raggiunse lì poco dopo, avendo finito di controllare l'intera casa. Fortunatamente controllammo tutto lo studio ma non trovammo nulla, dovevamo controllare solo i cassetti della scrivania. Aprimmo il primo e trovammo dei fogli, erano i suoi disegni di quando era piccolo. CHE CARINIII! AWWWW! Aprimmo il secondo ma era vuoto ed infine l'ultimo lo aprì Akaashi. Aprì il cassetto e ci trovammo 3 rose rugose. A quella vista rimasi esterrefatto, eppure mi è sembrato così sincero, così puro. Ero convinto che non mi stesse mentendo, che stesse dicendo sul serio, che quel bacio era reale, ma a quanto pare mi sbagliavo! Delle lacrime iniziarono a scendermi dalla guancia prima che me ne accorgessi. Ero finalmente e totalmente a pezzi, tutto era contro di lui. Era lui l'assassino! Chi era ora il suo complice?
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NO WAY
FantasyUn duo si trova a lottare contro dei criminali, chi si cela dietro a questi misteri? Cosa nascondono?Cosa accadrà alla fine? Beh... sotto questi misteri si cela una mente molto intelligente offuscata dall'odio e dal rancore, menti malate e creative...