NO WAY

18) FORSE NON DOVEVO...

YAMAGUCHI POV'S

Dopo essermi preparato, mi dirigo da Akaashi per chiedergli informazioni aggiuntive per quanto riguarda il piano di recupero dei nostri effetti personali. Mentre cammino noto Akaashi in braccio a Bokuto, resto per un attimo bloccato ad osservarli da lontano, ma appena si voltano mi avvicino a loro.

Akaashi di botto scende dalla presa di Bokuto e inizia a balbettare. Un attimo. Akaashi balbetta ora? Cosa mi sono perso? Ahhhh.

Akaashi: Y-Yams! D-Dimmi!

Yamaguchi: No nulla, scusami per l'intrusione! Volevo solo sapere se foste pronti per andare perché si sta facendo tardi.

Bokuto: Oh cazzo andiamo!

Ci carichiamo tutti su un camion, non so di chi sia ma non mi interessa al momento. Appena entrati notiamo che è completamente rosso con trentamila sticker di gatti attaccati ovunque. Ma che camion è mai questo? Chi potrebbe mai ridurre un camion in questo modo?

D'un tratto lascio perdere perché non era la mia priorità al momento e mi concentro sul ciò che dovremmo andare a fare, anche se inizio a tremare al solo pensarci. Io, Yamaguchi Tadashi chiamato dagli amici Yams. Devo fare una seconda cosa illegale! Non ci voglio credere. E se finissi nei guai. E se mi scoprissero. E se ci fossero pattuglie ovunque e non potessi recuperare la mia roba. E se venisse il famoso serial killer delle rose rugose?????? Ok Yams calmati. Ricordati che lo fai per Tsukki- no Tsukishima. e per Akaashi. E per quel fastidioso gufo.

Arriviamo a casa di Tsukki- shima. Akaashi ci ordina di scendere così mentre noi andiamo a prendere le mie cose e quelle di Tsukishima, lui le sue e quelle di Bokuto.

Apre la porta di casa e devo ammettere che dopo tanto tempo che non ci viene è molto profumata e ordinata, non c'è uno spiraglio o un granulo di polvere. Devo ammettere che è perfetta! Come lui d'altronde- No!NO! Conteniamoci. Tsukishima mi sorride e mi guarda dritto negli occhi. Potrei sciogliermi da un momento all'altro!

Tsukishima: Ecco casa mia! Ti piace?

Yamaguchi: S-Si sei bellissimo!

Tsukishima: Eh?

Yamaguchi: EH?! NO C'E' E' BELLISSIMO, UHHH UN TAVOLO E DELLE SEDIE! SONO STANCO MI SIEDO.

Tsukishima fa un ghigno malizioso, forse mi avrà sentito? Speriamo di no!

D'improvviso sento una mano toccarmi la spalla sinistra e al solo sfiorarla rabbrividisco. Un calore sento vicino al collo, un respiro e poi una voce pacata e leggermente roca.

Tsukishima: Ti ho sentito prima.

Non arrossisco, ho solo le guance che vanno a fuoco.

Tsukishima: Ti va di andare di sopra?

Inizia a scendere con la mano verso il mio petto e con l'altra mano solleva la molla del mio pantalone. Mi gira di scatto, essendo la sedia girevole e lui piegato mi trovo ad un centimetro dalle sue labbra. Mi da un bacio sulle labbra voglioso, inizia a pizzicarle come a chiedere il permesso per intrecciare le nostre lingue. Acconsento, mi prende in braccio da sotto le ascelle e io mi aggrappo con le gambe alla sua vita e inizio a strusciamici.

Tsukishima: M-mi farai venire p-prima di iniziare c-così!

Dice fra un gemito e l'altro.

AKAASHI POV'S

Una volta lasciati Yamaguchi e Tsukishima a casa di quest'ultimo ci dirigiamo a casa di Bokuto. Nonostante guidi e debba guardare avanti, Bokuto continua a girarsi e fissarmi. Come mi da fastidio!

Akaashi: Finiscila di fissarmi! Guarda avanti!

Bokuto: Scusa, volevo sapere solo se stessi bene.

Bokuto emo-mod on!

Sbuffo e faccio un sorriso sforzato ma nulla. Dunque lascio perdere. Arrivati a casa sua, parcheggia in mezzo alla strada e scende.

Akaashi. Bokuto!!! Ma che fai?

Bokuto: Vado a casa?!

Akaashi: Parcheggia bene il camion!

Bokuto abbassa gli occhi a terra e si dirige verso la porta di casa sua con le chiavi in mano. La apre e la socchiude. Sbuffo, accendo il camion, lo parcheggio meglio e mi dirigo sul retro per prendere i borsoni per mettere le cose di Bokuto. Apro il portellone anteriore e trovo una borsa che non pensavo di avere. Non ero neanche sicuro fosse mia. Forse sarà di Bokuto. La prendo in mano ed è abbastanza leggera ed ha un buonissimo odore. La apro e vedo un portafogli, è di Tsukishima! Apro la tasca laterale e non posso credere a ciò che vi ho trovato! La metto a posto subito e prendo le altre. Entro in casa e poso i borsoni all'ingresso.

Akaashi: Bokuto poso i borsoni qui!

Urlo invano, sono ancora pietrificato da ciò che ho visto ma cerco di restare il più tranquillo possibile. Bokuto non risponde e decido di esplorare un po' la casa. All'improvviso sento un cellulare squillare, più che cellulare, un telefono. Mi dirigo verso il suono ma non capisco dove sia, fin quando non lo sento più forte attaccandomi ad una parete. In quella parete c'era un camino con dei libri sopra. Subito noto che c'è una piccola linea laterale e intuisco ci sia un passaggio nascosto. Successivamente noto che uno dei libri è finto, lo tiro e si apre una porta che da luce ad un piccolo studio alquanto macabro. Mi dirigo verso la scrivania dove si trova il telefono, più entro in quella stanza e più il buon odore che c'è in tutta la casa si intensifica. Arrivato davanti alla scrivania noto una piantagione sul retro di rose rugose. OH CAZZO! MERDA! MA CHE CAZZO! B-B-BOKUTO! E'. E'. NO IMPOSSIBILE!

Il telefono continua a squillare imperterrito e così decido di rispondere. Mi avvicino un po' tremante e sconvolto.

Voce: Bokuto! Bokuto! Sei vivo! Pensavo fossi morto o che Akaashi ci avesse scoperti! Tsukishima dove sta? Anche lui non mi risponde, ha ucciso Jane? Bokuto? Bokuto? Bokutoo! Mi senti?!

Calo il telefono e quasi svengo. Quella voce, quella voce io la conosco benissimo! Quella è la voce del vicecomandante! Ma che cazzo sta succedendo? Il vicecomandante che parla con Bokuto?

Nella mente mi rimbomba solo una frase: Ha ucciso Jane? Ha ucciso Jane? Ha ucciso...ha ucciso...ha ucciso

Di colpo mi alzo dalla sedia su cui mi ero appoggiato per non svenire e mi dirigo verso la porta. Devo correre da Yamaguchi! Se le cose stanno come penso è in pericolo!!!!

NON DOVEVO ESSERE QUI!!!!!