[ 4.00 am ]

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Respirai profondamente e guardai Evan "Hey, puoi dirmi che ora è?" i miei occhi che si stavano quasi  chiudendo si riaprirono di scatto quando mi rispose "Quattro del mattino" lui sbattè le palpebre un paio di volte per tentare di rimanere sveglio e io feci lo stesso.

"Vorrei tanto addormentarmi se solo i cattivi pensieri la smettessero di tormentarmi" borbottò molto silenziosamente ma io riuscii a capire le sue parole. Io alzai un sopracciglio in cerca di risposte, lui ridacchiò e incominciò a spiegare quello che gli era successo.

"Sai, ero in un nightclub qualche giorno fa e sono entrato in una sorta di rissa perchè un idiota stava dando fastidio alla mia ragazza" non capii perchè ma al menzionare la sua ragazza il mio sorriso svanì. "In realtà era la mia fidanzata" disse, ed ecco che in quel momento una fitta di gelosia mi colpì al petto e quello era un classico dolore di chi si era preso una brutta cotta, il che sembrava strano dal momento che lo conoscevo da soltanto quattro ore.

"P-parlami della tua hm...ragazza" mi sorpresi per il fatto che avevo appena balbettato e io non balbetto, mai. Lui mi guardò prima di iniziare a parlare. "E' davvero bella, Alice. Ha dei bellissimi occhi blu e grigi che si illuminano appena le parli del cibo" fece uscire una risatina e poi continuò " capelli corti e biondi che spesso erano unti ma dannatamente morbidi e aveva un profumo tutto suo, capito?" annuii, sembrava che fosse veramente innamorato di questa ragazza. Chiunque questa fosse stata, era davvero fortunata. "Come si chiama?" lui rimase zitto per un momento e poi rispose "Emma" gli sorrisi "E' davvero un bel nome" lui annuii e sospirò tristemente "Si... peccato che mi ha lasciato per un tipo che somiglia a Theo James" io per poco non riuscii a trattenermi dalle risate, sapevo che era abbastanza brutto ridere in quel momento ma era la scusa più insignificante che io avessi mai sentito per lasciare un ragazzo così innamorato fino ad ora. Un momento dopo rise lui e così io lo seguii facendo uscire la risata che stavo trattenendo e una volta iniziato, non riuscivo più a smettere. Ero sicura del fatto che se in quel momento qualcuno ci avrebbe visto avrebbe pensato che eravamo due psicopatici. Due idioti che si trovavano bloccati in un ascensore e che ridevano a crepapelle.

Iniziai a scuotere la testa per cercare di smettere di ridere "Quindi questa ragazza di cui eri disperatamente innamorato ti ha mollato per uno che somiglia a Theo James" lui annuì e rise con me. "E' così... stupido" dissi e lui annuì di nuovo. "Scusami, lei era la tua fidanzata" lui si calmò e rispose "All'inizio ero un pò depresso, iniziai a vedere un terapista perchè ero davvero sconvolto" fece spallucce "però fu solo per tre giorni, ci sono passato sopra ormai" io annuii nonostante non stavo capendo, non avevo mai avuto una vera relazione prima, si forse qualche flirt al liceo ma niente di importante.

"Probabilmente non ti meritava comunque" lui mi guardò e mi sorrise.

12 ore [evan peters]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora