[ 2.00 am ]

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A L I C E

Sono passati esattamente 20 minuti da quando l'ascensore si è fermato e niente. Ho provato ad usare il mio cellulare ma non c'è campo, anche il ragazzo ha provato un bel numero di volte, ma nessuno dei due ha risolto qualcosa, avevamo anche provato a gridare aiuto nella speranza che qualcuno ci sentisse ma niente. Eravamo in trappola.

"Merda, cosa facciamo adesso?" guardai il ragazzo che stava ancora cercando rete con il cellulare. Scosse la testa "Non ne ho idea e non penso che qualcuno si possa rendere conto dell'ascensore fino a che quel qualcuno si sveglierà e andrà a lavoro" un espressione di preoccupazione si presentò sul suo suo volto "Sono spacciato." Lo guardai con altrettanta preoccupazione ma non aprii bocca. Non volevo farmi gli affari suoi, non sapevo neppure il suo nome.

"Comunque io sono Evan, Evan Peters." Tese il braccio verso di me per presentarsi. Un momento? Mi aveva per caso letto nella mente? "Alice. Alice Monroe." Mi presentai e gli strinsi la mano "È un bel nome, Monroe." mi rivolse un sorriso, "Grazie Peters, anche il tuo non è male!" Lui si lasciò sfuggire una risatina, e dio santo per un momento mi era sembrato di essere in paradiso.

Evan ritornò nella sua preoccupazione "Quindi cosa facciamo adesso? I nostri cellulari non funzionano e nessuno può sentire che siamo qui, rimarremo qui rinchiusi per le prossime 4 ore!" sospirò e si accasciò sul pavimento, io decisi di avvicinarmi sedendogli accanto. "Andrà tutto bene. Dobbiamo solo..." provai a pensare a qualcosa ma nulla mi passò per la testa. Che cosa avremmo dovuto fare per le prossime 4 ore? " Dobbiamo solo bere acqua in abbondanza e mangiare piu che possiamo." Gli rivolsi un sogghigno "Mi piacerebbe, se solo avessimo acqua o cibo." tirò fuori un altro sospiro preoccupato.

Trascinai la borsa al mio fianco e iniziai a tirare fuori tutto ciò che avevo dentro, 2 banane, 2 sandwiches, 2 bottiglie d'acqua e 2 tavolette di cioccolata. I suoi occhi si aprirono e riempirono di sollievo " Di solito preparo la roba per me e per la mia collega di lavoro ma fortunatamente oggi non c'era e fortunatamente non ho avuto tempo per una pausa pranzo. Sei fortunato Peters!" lui rise e scosse la testa guardandomi con un ampio sorriso "Credo che tu inizierai a piacermi molto presro, Monroe!"

12 ore [evan peters]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora