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📍Nizza, Francia
Charles' pov
Dopo questo sfogo, ho portato Celine a prendere un gelato vicino alla spiaggia e abbiamo passato il pomeriggio li. Anche se è aprile, a Nizza e a Monaco sembra di stare ad agosto, con il sole, il caldo, il mare e la spiaggia sempre piena di persone. Abbiamo preso due sdraio e stiamo bevendo della coca cola mentre osserviamo in silenzio il malate sbattere delicatamente sulla spiaggia. Celine non ha ancora bevuto nulla di alcolico da quando si è risvegliata dal coma, in realtà una delle cose che so per certo su di lei è che non le sono mai piaciuti gli alcolici, neanche vino o birra ha mai bevuto, andava matta per lo champagne, ma sono sicuro che non è andata in coma etilico con quello, quindi non penso che continuerà a bere, magari tra un po' di tempo ricomincerà con lo champagne, ma non c'è fretta.
"mi era mancato il mare" le dico appena ho finito di bere il mio bicchiere. Lei sorride senza girarsi verso di me "già" dice girandosi. "grazie per oggi Charles, per avermi portato da papà, da Jules e per..per Jaques" mi ero completamente dimenticato di Jaques e del cazzotto che gli ho tirato. "non devi ringraziarmi, se non lo avessi fatto che fratello sarei?" "è la prima volta che mi sento tua sorella Charles. Sono stata stupida a pensare di quasi odiarti solo perché stavi seguendo le tracce di Jules, scusa" mi alzo dalla sdraio, lei fa lo stesso e la abbraccio. "ti voglio bene Celine, ricordatelo sempre"

📍MonteCarlo, Monaco
Verso le 19.30 torniamo a Monaco e porto Celine a casa, saluta George con un bacio e sale velocemente in camera seguita da lui. Deve dirgli di Jaques. Mi avvicinò a mia madre che sta pulendo il davanzale della cucina, mentre Lando è in camera sua(mia) a riposare credo. "mamma" lei si gira sorridente. "Jaques è uscito di prigione" "come?" fa cadere la spugna a terra e si gira completamente. "ho lasciato Celine da sola davanti alla tomba di papà per farla sfogare finalmente ed elaborare il lutto, ma è arrivato lui che sapeva che noi eravamo lì e le stava facendo del male, ero rientrato preoccupato e gli ho tirato un cazzotto, non avrei dovuto lasciarla sola scusa mamma" sto quasi per piangere. Mia madre mi abbraccia e dopo qualche minuto di silenzio mi dice di non far uscire Celine e George per la loro cena di stasera. "no mamma, è la loro serata, tra tre giorni ripartiremo e George si dovrà concentrare sulle corse, non è suo compito prendersi cura di lei, è il mio. Non sarà un coglione così a rovinargli la serata. Celine sa che lui è in giro e cercherà di rimanere attaccata a george in posti affollati" riesco a convincere mia madre e mi preparo per uscire con dei miei amici che non vedo da tanto.



Celine's pov
Siamo appena arrivati in un ristorante stupendo di Monaco, a dire la verità non ci sono mai stata ma sapevo della sua esistenza. George è stato così gentile a portarmi a cena, non sto per niente nell'umore giusto per andare a cena fuori, ho paura che possa incontrare Jaques, non ho detto niente a George di quello che è successo, non lo voglio far preoccupare, ne stasera, ne nei giorni che ci rimangono a Monaco, ne nelle prossime corse. Ordiniamo della carne buonissima per cena e poi dividiamo una coppa gelato fragola e vaniglia. George ha insistito per pagare il conto, non sono contraria a questo, ma mentre lui si preoccupa per me è mi paga la cena io gli sto mentendo, sento che sto sbagliando, so perfettamente che sto in, ma non riesco a dire quello che è successo veramente e non voglio farlo preoccupare.
Dopo aver cenato mi dice di seguirlo, esattamente non so dove, ma la sua euforia mi mette felicità. "sei diventato esperto di Monaco ora?" dico ridendo appena si ferma davanti al porto illuminato. "sono preparato visto?" dice lui indicando la fine del molo. Ci incamminiamo mano nella mano verso quel punto, appena arriviamo lì, lui si gira verso di me e appoggia le mani sui miei fianchi, sussulto leggermente ricordando il momento al cimitero, ma George non è così, il suo tocco è delicato e romantico, mi fa sentire bene. Metto le mani attorno al suo collo iniziando ad accarezzargli i capelli. "sei bellissima" mi dice facendomi arrossire. I suoi occhi azzurri quasi brillano in mezzo alle altre luci della città notturna. Sorrido alzandomi sulle punte, se dicessi leggermente mentirei, George è molto più alto di me, per arrivare a baciarlo si deve abbassare lui è mi devo alzare tanto io. Poso le mie labbra sulle sue e ci baciamo lentamente rimandando così per vari minuti. "ti amo" dice sulle mie labbra prima di baciarmi di nuovo. Un brivido mi percorre la schiena. È evidente. Lo amo anche io. "ti amo anche io" dico appena ci stacchiamo. Lo abbracciò fortissimo, come per sfogarmi, forse per sfogarmi del fatto che non gli ho detto di Jaques, forse perché sono stanca, forse perché sono grata di averlo con me.

Dopo un oretta ci dirigiamo verso casa e troviamo nel salotto solo Lando e Charles. "mamma?" chiedo togliendo il giacchetto. "è andata a dormire mezz'ora fa, vi siete divertiti?" sorrido alla domanda di Charles. Annuisco salendo al piano di sopra, mentre George si siede accanto a Lando al divano.

George's pov
"Amico, per quanto io sia geloso in questo momento" inizia a parlare Charles facendomi voltare verso di lui. "vai da lei muoviti" conclude facendo ridere Lando e spingendomi a salire le scale.
Salgo le scale lentamente per non svegliare Pascale, ed entro in camera di Arthur e Celine, dove trovo quest'ultima in intimo che si sta cambiando. Non dico niente e rimango ad osservarla, ha un fisico stupendo, è stupenda, è perfetta. Si infila un pigiama molto leggero nero, formati da dei pantaloncini e una canottiera, siede sul suo letto. "devo dormire sul letto di Arthur?" le chiedo sorridendo. "non ci provare" mi dice lei facendomi cenno di sedermi accanto a lei. Mi tolgo la maglietta e mi sdraio sul letto poggiando la testa sulle sue gambe. "sei bellissima anche struccata e in pigiama" dico tutto quello che penso. Mi tengo sui gomiti per arrivare a baciarla. Poi mi alzò e poggio le mani sulle sue guance. "ti amo George" mi dice lei iniziando a baciarmi. Rimaniamo così per non so quando tempo. So solo che lei si è addormentata sul mio petto poco fa.

𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐦𝐞 𝐡𝐚𝐫𝐝𝐞𝐫 | George RussellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora