📍Londra, Inghilterra
Hamilton's houseCeline's pov
"non vedo l'ora di vederti, mi manchi troppo, non so quanto riuscirò a resistere senza di te" sto cercando in tutti i modi di non scoppiare a piangere, ma è difficile. "tra tre settimane ci rivediamo, ricordi?" anche Arthur sta trattenendo le lacrime, lo sento, ho una voglia assurda di abbracciarlo, ma non posso. "si" rispondo mordendomi il labbro per non piangere. Apro la bocca per dire qualcosa ma vengo interrotta dal rumore di un pugno sulla porta e in seguito il cigolio della stessa che si apre, mi giro notando il viso di George spuntare da dietro la porta. "è arrivata la pizza" dice lui. Annuisco e mi giro di nuovo, per non far vedere i miei occhi lucidi, ma lui li ha già notati, lo so perché quando mi sono girata verso di lui ha assunto un'espressione preoccupata. "devo andare, ci sentiamo più tardi ,mi manchi tantissimo, scusa per non averti risposto prima" dico velocemente. " a dopo, mi manchi anche tu" sorrido alle parole di Arthur e attacco il telefono, mi strofino gli occhi leggermente e mi giro verso la porta, George è ancora li. Mi avvicino a lui e andiamo insieme verso il salotto. "il tuo ragazzo?" chiede lui girandosi verso di me a guardarmi negli occhi. Odio quando qualcuno mi guarda in faccia, sono costretta a farlo anche io e non ci riesco. Alzo lo sguardo e fisso i suoi occhi, sto cercando di resistere il più possibile. "oh, nono" "non c'è bisogno che menti" "non sto mentendo!" Ho alzato troppo la voce adesso. Mi sento stupida. Abbasso di nuovo lo sguardo. "scusa" dice lui fermandosi. Non so perché ma mi sono fermata anche io. "no scusa me, era mio fratello gemello, Arthur" dico alzando lo sguardo verso George, mi stava già guardando. "ecco a chi somigliavi! Siete identici!" dice sorridendo e facendo sorridere anche me. Non so quanto tempo era che non sorridevo così. Arriviamo in salotto e Lewis mi indica una sedia, mi siedo e inizio a mangiare la mia pizza. "è veramente buona" dico appena finito. Mi rendo conto di cosa ho appena fatto: ho mangiato una pizza rotonda in poco tempo, molto meno rispetto agli altri due, e ho detto che era buona. Ora sembrerò un maiale senza contegno. "hai pienamente ragione" dice Lewis finendo l'ultimo pezzo, mi rendo conto che George l'ha finita prima di me. Dopo poco tempo, George si alza e sorridendo si scusa "devo andare a comprare delle nuove scarpe, ci vediamo questa sera da Charles" annuisco senza sapere minimamente cosa dobbiamo fare da mio fratello stasera. Appena George chiude la porta, rimango a fissarla pensando se Charles mi aveva accennato qualcosa, ma non ricordo nulla. "vedo che qualcuno si è innamorato" dice Lewis. "come?" dico girandomi verso di lui. "si vede lontano anni luce che ti piace Russell" "non è affatto vero!" Lewis fa una smorfia. "vi conosco da meno di due ore come fa a piacermi?" "so che segui la formula uno, ci conosci da anni" "Non vuol dire nulla!" "se lo dici tu" mi sta facendo stranire. "anche se fosse, sei tu che mi conosci da meno di due ore, non puoi capire quello che provo o penso o chi mi piace" sento che ho detto troppo. "chi ti piace?" sento la voce di Charles e mi giro verso la porta "nessuno" dico alzandomi in piedi lentamente e avvicinandomi a Charles, esco dalla porta e salgo nella sua macchina e mio fratello mi raggiunge un paio di minuti dopo. "tutto apposto?" "sisi" dico sorridendo, un sorriso finto, ma l'unico che sa riconoscerli è Arthur. Charles mi sorride.
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𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐦𝐞 𝐡𝐚𝐫𝐝𝐞𝐫 | George Russell
Fiksi Penggemar".... e la verità era che Celine Leclerc in quegli occhi azzurri come il mare ci era annegata già da mesi, ma mentre annegava in quegli occhi si sentiva al sicuro, si sentiva felice per la prima volta dopo tanto tempo" Celine Leclerc, sorella minor...