6

1.8K 55 0
                                    

📍Londra, Inghilterra

celine's pov

"Cosa dobbiamo fare stasera?" chiedo guardando fuori dal finestrino. "ah già, mi sono dimenticato di dirtelo, alcuni verranno nel mio appartamento, non so guarderemo un film, qualcosa del genere, poi dormiremo tutti insieme" al solo pensiero di dormire nella stessa stanza di George Russell ho il volta stomaco. "passo" dico velocemente. "dai sarà solo per una serata, così conosci meglio tutti, Lewis ci sarà, non puoi rimanere a casa sua da sola" "che male c'è?" chiedo guardandolo in faccia, ma mi pento subito dopo, abbasso lo sguardo. "solo una serata" dico prima di allacciarmi la cinta. Charles sorride. "cazzo!" ho spaventato Charles. "cosa succede?" chiede lui preoccupato. "ho dimenticato il telefono in camera da Lewis, non posso chiamare Arthur" dico portandomi una mano sulla fronte, Charles sorride. "Mi presti il tuo?" lo supplico. "no, ora passerai del tempo con il tuo fratello preferito" "dov'è Arthur?" dico ironica, facendolo voltare e fare una smorfia. "seriamente Charles, se non gli rispondo mi ucciderà" "non è vero" dice lui parcheggiando la macchina e scendendo, poco convinta, poco dopo scendo anche io. Mi trovo davanti ad un centro commerciale enorme. "perché?" chiedo confusa. "ti serve un vestito per stasera" risponde lui trascinandomi dentro. Fortuna che era una serata tranquilla. Mi lancia dentro un negozio e io avvisto subito una felpa stupenda, la indico a Charles, che arriccia le sopracciglia. "ti compro la felpa, se ti compro anche quel vestito, e lo indossi stasera" sbuffo guardando il vestito che Charles ha indicato, mmi avvicino ad esso e cerco la mia taglia. Prendo la M. "ti sta enorme così" dice Charles strappandomelo dalle mani e mettendomi in mano lo stesso vestito di due misure più piccolo. "xs?" chiedo stupita. Ho sempre portato la M, non che mi stessero piccole le altre misure, ma da quando ho iniziato ad essere giudicata per il mio fisico, ho sempre cercato di nasconderlo il più possibile. Charles annuisce, prende la felpa che ho indicato prima e insieme al vestito la mette sulla cassa, paga e poi entriamo in un altro negozio. "e ora?" "con quel vestito non puoi di certo indossare le converse" mi dice lui. Mi imbroncio guardando le converse nere che porto ai piedi. Entrati nel negozio di scarpe, Charles mi chiede la misura delle scarpe "38? hai un piede minuscolo!" annuisco sorridendo. Il sorriso mi svanisce dalle labbra quando vedo le scarpe con cui Charles esce dal negozio. "non indosserò quelle cose" dico. "si che lo farai" dice lui prendendomi per un polso e trascinandomi per tutto il centro commerciale fino ad arrivare al negozio di Victoria's Secret. è serio? Vedo sul suo viso un tono di imbarazzo nel guardare i reggiseni appesi su tutte le mura. "ne ho abbastanza in valigia" dico girandomi velocemente per uscire, ma lui mi prende per i fianchi e mi ri tira dentro. "ehm io...di questo non me ne intendo" dice imbarazzato. "ci penso io" dico scocciata avvicinandomi a un reggiseno di pizzo rosso. I reggiseni sono l'unica cosa che indosso normalmente come tutte le mie coetanee. Lo prendo, lo metto in mano a mio fratello ed esco dal negozio. Sembra stupito della mia terza di reggiseno, porto sempre vestiti larghi che non lo mettono in evidenza, Poco tempo dopo esce dal negozio, risaliamo in auto, mi porta a casa di Lewis e mi da appuntamento per le 7 nel suo appartamento, andrò con Lewis. Stendo il vestito orribile che Charles mi ha obbligata a prendere sul letto e inizio a fissarlo, finché non sento il telefono squillare, è Arthur. "Art!" "come mai tutto questo entusiasmo?" "stasera c'è una specie di festa all'appartamento di Charles, sono appena tornata dal centro commerciale, mi ha obbligata a comprare un vestito, un paio di scarpe e un reggiseno abbinati!" dico disperata. Arthur ride. "ti ha veramente comprato un reggiseno?" dice prima di scoppiare a ridere. "smettila, ti prego chiamalo, convincilo a non farmi andare" "no, voglio che vai" ora è tornato serio. "Art lo sai che non mi piace vestirmi attillata, saranno tutti maschi poi" "è vero lo so, ma so anche che sei una ragazza bellissima, lo sei sempre stata, ora è il momento di dimostrare che sei una figa da paura, e smettila di farti mille problemi!" Arthur è veramente incoraggiante. Sorrido mentre un paio di lacrime scendono dai miei occhi, ringrazio e saluto Arthur prima di iniziare a prepararmi per una serata e una nottata di tortura.

𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐦𝐞 𝐡𝐚𝐫𝐝𝐞𝐫 | George RussellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora