𝐈.

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Una luce inondò i suoi occhi verdi.

Si sentì scaraventare per terra, la caviglia gli faceva ancora molto male, alzò lo sguardo e intravide poco più avanti Cedric, anche lui disteso sul prato.

Si alzarono velocemente e il tassorosso si avvicinò alla coppa: -Harry è una passaporta, geniale!- ma Harry era concentrato su altro. In quel cimitero ci era già stato in uno dei suoi sogni, o meglio incubi, su Voldemort. Alzò immediatamente la bacchetta e Cedric fece lo stesso.

Improvvisamente intravidero un'ombra fra la nebbia avvicinarsi. Era la figura di un uomo piuttosto goffo. Quando fu abbastanza vicino da poter scrutare il suo viso il cuore di Harry mancò di un battito.

Era Codaliscia.

Colui che aveva tradito i suoi genitori dando la loro posizione a Voldemort, il più grande mago oscuro di tutti i tempi, era proprio lì, davanti a lui.

Portava in braccio un corpo minuscolo, pallido e magro, coperto da un telo nero.
-Avada Kedavra-.
Harry si voltò e vide Cedric a terra, immobile, con gli occhi grigi ancora aperti, privi di espressione. Rimase a fissarlo per qualche secondo che sembrò durare un'eternità, il suo cuore venne trafitto dalla luce assente negli occhi dell'amico. Non era successo veramente, Cedric era ancora vivo, cercò di convincersi, finchè Codaliscia puntò la bacchetta verso di lui e lo scaraventò su una lapide. Riuscì però a leggere di sfuggita il nome inciso sulla pietra.

TOM RIDDLE.

Il mangiamorte fece apparire un'enorme calderone, prese la creatura e la lasciò andare nella miscela bollente, si avvicinò poi alla tomba a cui era legato Harry, estrasse un osso e incominciò a recitare:
-Osso del padre, donato a sua insaputa, rinnoverai il figlio!- e lo buttò nel calderone. Estrasse un coltello, esitò un attimo ma poi si tagliò una mano:
-Carne del servo donata con l'assenso, rinnoverai il tuo signore- e si mise ad urlare per il dolore, infine si avvicinò ad Harry, la lama gli trafisse il braccio creando un taglio abbastanza profondo:
-Sangue del nemico, preso con la forza, farai risorgere il tuo avversario- e fece cadere qualche goccia nel calderone.
-Il signore oscuro risorgerà-.

Harry non ci poteva ancora credere, stava succedendo tutto troppo in fretta.

La passaporta era programmata per portarlo in quel cimitero. Ma come? Chi aveva ingannato tutti quanti? Pensò subito a Karkaroff o a Piton, di cui non si fidava ancora pienamente da quando aveva scoperto che in passato erano dei mangiamorte.

Il calderone emanò delle scintille verdi dal quale uscì un corpo alto, magro e pallido.

Voldemort era tornato.

Udì una voce fredda che gli fece venire i brividi.
-Codaliscia, la mia bacchetta- l'altro gliela pose subito in mano.
-Dammi il braccio-
-Oh grazie mio signore, grazie- e gli sporse il braccio mozzato.
-L'altro braccio Codaliscia-. Quest'ultimo piagnucolando gli tese il braccio destro e Voldemort chiamò gli altri mangiamorte attraverso il marchio nero del suo servo.

Nel giro di pochi secondi, si smateriallizzarono degli uomini incappucciati attorno a loro.

Dopo essersi rivolto ai suoi seguaci si voltò verso Harry.
-Harry Potter, il ragazzo sopravvissuto, finalmente ci reincontriamo. Finalmente posso... toccarti- e appoggiò un dito sulla cicatrice di Harry che iniziò a bruciare e a far male come non gli era mai successo prima.

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