Light Or Darkness

𝐗𝐕𝐈.

Entrò nella spaziosa stanza e rimase di stucco quando vide l'eleganza che conteneva. Le pareti erano color crema, si intravedevano dei ricami d'oro dipinti sui muri, un lampadario di cristallo si levava al centro della sala illuminandola, al lato sinistro si trovava invece una lunga tavolata apparecchiata elegantemente che lasciava un elevato spazio dedicato a qualche poltroncina, due divanetti, un pianoforte a corda e alla pista da ballo, il pavimento in marmo bianco era decorato da forme nere che davano un senso di finezza.

Per un attimo le sembrò di non essere più all'interno del castello, ma di trovarsi in una villa in stile gotico del 1800, con colori molto più solari di quelli di Hogwarts.

In ogni angolo della sala c'erano gruppetti di due o tre persone che parlottavano fra di loro, divisi per case.

Alice si sentì spaesata, lei non era li con nessuno, era sola. Percepì decisamente la mancanza di Abraxas e iniziò a pentirsi della propria scelta di non essere rimasta con lui a fargli compagnia.

Ma non poteva più tornare indietro, o avrebbe fatto la figura della stupida.

Decise così di avvicinarsi a Lumacorno, che stava dialogando con alcuni Corvonero, per iniziare una conversazione sulle pozioni.

-Ohoh sono felice che ci abbia raggiunto questa sera signorina Krum- squittì il professore porgendo un bicchiere ad Alice.
-Piacere mio professore- rispose lei con gioia, continuando poi con -come è andata la sua- ma venne interrotta da Tom Riddle che si rivolse a Lumacorno ignorando totalmente Alice e il fatto che ci stesse parlando lei in quel momento.

-Buonasera signore, sono rimasto molto affascinato dalla pozione che ci ha mostrato oggi in classe. Trovo che il Veritaserum sia davvero utile nel caso bisogni estrarre da una persona informazioni importanti, per esempio per...chiarire la situazione con Grindelwald- la sua voce si fece più misteriosa, Lumacorno lo guardò accigliato poi sorrise al suo alunno preferito. Stava per aprire bocca quando Alice parlò prima di lui.

-Come mai tutto questo interesse per Grindelwald "Signor" Riddle? Ha per caso in mente di seguire le sue orme e cimentarsi nelle arti oscure?- lo canzonò lei con tono alquanto provocatorio.

Tom a differenza sua si irrigidì, ma per non dare l'impressione sbagliata a Lumacorno guardò Alice negli occhi, le sorrise falsamente e chiarì:
-Solo puro interesse, signorina Krum. Secondo il mio parere tutti coloro che cospirano con Gellert Grindelwald non sono degni di rimanere in circolazione. Potrebbero essere un serio pericolo per la comunità babbana e, tutti sappiamo che noi maghi non siamo superiori a loro, siamo semplicemente tutti euguali- per poi voltarsi verso il professore. Il suo viso era manipolatore, falso, quasi da adulatore, Lumacorno però non se n'era accorto.

Era troppo accecato dalla saggezza, dall'intelligenza e dall'eleganza del ragazzo che gli si prostrava di fronte, difatti confermò a pieno il discorso di Riddle trascurando totalmente Alice.

Dopo qualche secondo di silenzio si dileguò dai due Serpeverde con un semplice: -Bene ragazzi, vi lascio ai vostri discorsi. Sono sicuro che avrete molte cose interessanti di cui discutere, nel mentre, io penserò a procurarmi un calice di vino- e camminò goffamente verso un piccolo tavolino sul quale erano poste sottili coppe di bevande alcoliche e non.

Appena si allontanò Tom passò dall'osservare i passi lenti del professore, agli occhi verdi di Alice.
-Sai Krum, potresti anche evitare di farmi quel genere di domande davanti al professore- disse seccato.
-Stai tranquillo sei ancora il suo leccaculo preferito, ti ha creduto in pieno- rispose lei aspra.

Regnava competizione fra loro, se n'erano accorti entrambi.

Tom sapeva che Alice non avrebbe mai potuto rubargli il posto del migliore perché si considerava già il più brillante ma nonostante questo percepiva la minaccia di quella ragazza, lei invece desiderava ardentemente di sottrarglielo per una soddisfazione personale, ma soprattutto per vedere quel ragazzo che si presentava agli occhi delle persone così perfetto, fallire.